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Friday, August 20, 2010

Barberino val d'Elsa
Un momento dell'inaugurazione

Margherita Hack ha inaugurato un finto osservatorio nel Chianti. E dice"Siamo tutti figli delle stelle"

Storia di un fallimento annunciato. Garante del CICAP ( Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che di solito ha l' obiettivo di smascherare le bufale, in questo caso ne avalla una, partecipando alla sua inaugurazione . Un "osservatorio" senza telescopio, ne cupola, ne strumenti scientifici e senza personale, la grande bufala è stata inaugurata, gettando solo fumo negli occhi dei cittadini.
L'astrofisica proprio sabato festeggiava il suo compleanno. La struttura, completamente in legno, è un investimento da 300.000 euro
14/06/2010 - 14:32

Nonostante il gran caldo c’era tanta gente sabato scorso nel Parco botanico del Chianti per partecipare all’inaugurazione dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti a Montecorboli, nel comune di Barberino Val d’Elsa.

Tanta gente e un’ospite d’eccezione: l’astrofisica Margherita Hack che ha festeggiato il suo compleanno nel Chianti, terra che ormai l’ha “adottata”, e ha autografato la facciata dell’osservatorio.

La nuova struttura, realizzata interamente in legno, secondo i principi della bioarchitettura, nasce da un progetto del 1997, su iniziativa del gruppo Astrofili “Il Borghetto” e ha visto la partecipazione delle amministrazioni di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Castellina in Chianti, Provincia di Firenze e Provincia di Siena. Il nuovo osservatorio, quando sarà completato e avrà tutta la strumentazione tecnica necessaria, avrà un valore di circa 300.000 euro. Il progetto tecnico è stato curato dal geometra Massimo Calosi di Barberino. Per il momento, è stato inaugurato il primo lotto di lavori che comprende anche il sali-scendi per i diversamente abili donato dal Lions Club Barberino Montelibertas ma collaborano al completamento dell’opera anche l’Università di Firenze e gli istituti superiori Don Giovanni Bosco di Colle Val d’Elsa e Sarrocchi-Roncalli di Poggibonsi che realizzeranno il telescopio con uno specchio dal diametro di un metro da collocare sulla torre di osservazione che è stata completata insieme alle due aule didattiche e al laboratorio.

Il sindaco di Tavarnelle, Sestilio Dirindelli, ha aperto gli interventi sottolineando che “nonostante le tante difficoltà di bilancio, qui, in questi territori, crediamo nella ricerca e nella scienza. È un’opera importante per tutto il Chianti e mi auguro che entro l’anno riusciremo a completarla con la cupola, pertanto, l’anno prossimo, credo che saremo di nuovo qui per l’inaugurazione dell’osservatorio completato. È nato come una piccola opera ma nel corso dell’anno è cresciuta fino a diventare una grande opera, un luogo dove la scienza si integra al territorio e si offre alla conoscenza dei nostri ragazzi e dei nostri cittadini. Credo che potremo prendere il protocollo d’intesa che ci ha portato fin qui e di estenderlo a tutti i Comuni del Chianti sia fiorentino che senese. Un grazie anche al contributo offerto dal Lions Club Montelibertas”.

Il vicesindaco di Barberino, Mario Becattelli, ha ringraziato “Margherita Hack, gli astrofili e tutti coloro che ci permettono di continuare a guardare le stelle perché siamo una società che tende a cancellare il cielo con l’inquinamento luminoso. In questo parco, quando calerà l’oscurità, sarà possibile osservare un cielo che ormai ci stiamo dimenticando. Mi auguro che possano partecipare tanti giovani e tanti bambini che, abitando in città troppo luminose, spesso non hanno mai visto il cielo brillare di stelle”.

Un saluto anche da parte di Pietro Roselli, assessore all’agricoltura della Provincia di Firenze che ha sottolineato “la tenacia mostrata dagli astrofili che si sono impegnati affinché questo progetto diventasse la realtà nella quale ora ci troviamo. È un luogo che ci aiuta a vedere le stelle ma che ci aiuta anche a recuperare i sogni dei nostri giovani. È uno spazio di ricerca e di incontro. È una straordinaria opportunità per le future generazioni”.

Quando il progetto vide la luce, Anna Betti era sindaco di Castellina e attualmente è assessore all’agricoltura della Provincia di Siena e anche lei ha ricordato che “l’osservatorio era partito da un piccolo progetto e ora sorge in un luogo molto bello, adatto anche alla socialità. È un’eccellenza della cultura, della conoscenza e della scienza. È un modo per stare vicino ai sogni e ai bisogni delle persone e rappresenta un tassello dell’accordo siglato fra gli otto Comuni del Chianti per combattere l’inquinamento luminoso. Ora è necessario non disturbare oltre il cielo”.

Anche Stefano Fusi, nel percorso di realizzazione dell’osservatorio, ha cambiato incarico istituzionale: da sindaco di Tavarnelle è diventato consigliere della Provincia di Firenze. Ha visto nascere il progetto e ora saluta “l’opera realizzata nata da una scommessa partita alcuni anni fa con il gruppo degli astrofili con tutte le difficoltà per reperire i fondi, trovare il luogo ideale e che ora è diventata una scommessa vinta. La presenza di tantissime persone e di tanta gente lo dimostra: questa sarà una struttura viva per la ricerca, per le attività culturali, per il territorio del Chianti. Spero che guardare il cielo ci aiuti anche a guardare in noi stessi”.

Dopo gli interventi delle istituzioni, hanno preso la parola Paolo Morandi, presidente del gruppo astrofili “Il Borghetto” spiegando che “l’osservatorio è il realizzarsi di un sogno. È una struttura divisa in quattro sezioni e deve diventare un centro reale di incontro” e suo padre Morando Morandi, presidente del Lions Club Montelibertas che si è adoperato per la donazione dell’impianto di sali-scendi per i diversamente abili “abbiamo voluto dare una mano alle persone con difficoltà motorie, lasciando un servizio per la collettività”.

Il professore Emanuele Pace del Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio dell’Università di Firenze ha esordito dicendo “ci siamo, siamo qui. Questa è una storia iniziata alcuni anni fa con l’incontro con Paolo Morandi e ora abbiamo l’osservatorio che ha coinvolto tante persone. Spero che sia una struttura che permetta di avvicinare le persone alla scienza e al rispetto dell’ambiente. Sarà diviso in quattro sezioni e sarà un osservatorio meteorologico, un osservatorio geosismico, un osservatorio ambientale e un osservatorio astronomico.

Sarà al servizio della collettività e sarà completato con un’altra scommessa. Il telescopio, infatti, piuttosto che acquistarlo abbiamo deciso di farlo costruire agli studenti degli istituti superiori Don Giovanni Bosco di Colle Val d’Elsa e Sarrocchi-Roncalli di Poggibonsi, così che un’iniziativa didattica diventi, per loro, già un importante banco di prova. Sarà un telescopio realizzato con le conoscenze e le competenze delle due scuole della Val d’Elsa, fatto in casa”.

L’ultimo intervento è stato quello più atteso: della professoressa Margherita Hack. Anche lei ha sottolineato l’importanza di questo osservatorio, realizzato in “una struttura ecologica, tutta in legno. L’importanza di questi laboratori è di permettere ai ragazzi di capire, di mettere le mani nelle cose che studiano”.

La professoressa ha criticato, con qualche battuta, i tagli operati dal Governo nella ricerca e nella cultura e ha auspicato che “si possa continuare a guardare il cielo che ormai non si osserva più, perché le stelle sono oscurate dalla luce delle città”.

Infine, in una breve lezione sull’origine della vita e delle stelle, sullo spazio cosmico e le distanze nelle galassie, ha spiegato che “noi, le nostre vite, siamo un prodotto molto complesso nato dall’evoluzione delle stelle”.

Dopo gli interventi, tanti doni a Margherita Hack che proprio sabato festeggiava il suo compleanno e il taglio del nastro da parte della professoressa.

Un ringraziamento all’Auser di Barberino e Tavarnelle che ha garantito un servizio di bus navetta tra il parcheggio all’ingresso del parco e l’osservatorio.

Fonte: Comune di Barberino Val d'Elsa - Ufficio Stampa


DOPO 7 ANNI DI CHIACCHIERE E PROMESSE E' STATO INAUGURATO IL NULLA

di Oliviero Mannucci


L'altro giorno ero alla COOP di Tavarnelle Val di Pesa ed ho incontrato un ex membro del gruppo astrofili di Tavarnelle - Barberino del quale per qualche anno sono stato membro e segretario. Sapete cosa mi ha detto questo ragazzo..? Sono andato a vedere il nuovo osservatorio ma dentro non c'è niente. Cari amici lettori, se vi invitassero ad una inaugurazione di un nuovo osservatorio astronomico, vi aspettereste come minimo di vedere un telescopio degno del suo nome, una cupola, e degli strumenti scientifici pronti ad essere usati, e se non trovaste nulla di tutto questo vi sentireste come minimo presi in giro, o no?! Dovete sapere che il sottoscritto ha fatto parte del gruppo di lavoro che si è occupato della progettazione di questa nuova struttura, che doveva essere pronta, secondo le promesse dei politici di Barberino V.Elsa nella primavera del 2008. Anzi vi dirò di più, avendo collaborato per quattro anni con il dipartimento di scienza dello spazio di Arcetri, fui proprio io a mettere a conoscenza del dipartimento del progetto che si voleva realizzare a Tavarnelle, e fui sempre io che misi in contatto il dott.Pace con l'assessore alla cultura Cencetti del comune di Barberino V.Elsa , e sempre io misi in contatto il presidente del gruppo astrofili P.Morandi con il Dott.Pace ( colui che diventerà il direttore scientifico del progetto), introducendolo, di fatto, ad Arcetri. Inoltre sempre io proposi di non realizzare un semplice osservatorio astronomico, ma un osservatorio polifunzionale, in grado quindi, non solo di studiare il cielo stellato, ma di rilevare dati meteo, ambientali e geo-sismici da fornire su richiesta alle aziende presenti sul territorio. Questo per fare qualcosa di veramente utile per la collettività e non solo a livello culturale, ma con riflessi economici anche nella vita di tutti i giorni. Sapete come è andata a finire: Me se sono dovuto andare via dal progetto disgustato! Quando la politica mette il dito in ciò che non gli compete fa solo casini, ma vediamo perchè? Per costruire queste quattro "mura" in legno, in mezzo ad un bosco ( io avevo proposto una costruzione in muratura sicuramente più sicura in caso d'incendio) ci hanno messo 7 anni, di cui 6 di chiacchiere a non finire, e uno di lavoro, fatto molto con calma ( nel frattempo sono stati realizzati molti altri progetti partiti molto più tardi di questo). Visto l'ingente spesa, avevo proposto di fare l'osservatorio in modo modulare; cioè, prima la struttura che doveva accogliere il telescopio da 80 cm, un tetto scorrevole ( sicuramente meno costoso della "assai più scenografica cupola", come disse un assessore, che però costa molto di più sia in termini di realizzazione che di manutenzione) e poi una volta reso operativo questo modulo, si sarebbe potuto realizzare con il passare del tempo e con qualche sponsor le ali laterali ( come previsto nel progetto) dove alloggiare gli uffici, altri strumenti scientifici e un piccolo planetario. NO! dissero gli assessori, "facciamo tutto SUBITO" ( notare il subito). Morale della favola...è stata costruita una struttura in legno in mezzo ad un bosco ( proposta da un architetto che nel progetto originale collocò la canna fumaria davanti alla cupola), un legno che per quanto ignifugo possa essere sempre legno è, se un giorno dovesse scoppiare un incendio serio nel bosco che lo circonda voglio proprio vedere. Inoltre una struttura di legno avrà bisogno, per essere mantenuta al meglio, di costosa e periodica manutenzione. L'"osservatorio" è privo degli strumenti necessari ad adempiere lo scopo per cui è stata costruito, cioè il telescopio da 80 cm previsto, che adesso si dice sarà di un metro, che udite, udite, per risparmiare verrà costruito dagli studenti delle scuole meccaniche di Poggibonsi e colle Val d'Elsa!!!!!!????? Se per fare quattro "mura" ci sono voluti 7 anni, per vedere l'osservatorio operativo quante vite bisognerà reincarnarsi mi domando? E quando sarà veramente pronto il tutto ( se mai lo sarà) hanno detto gli assessori e il responsabile scientifico del progetto dott.Pace, lo gestiranno i volontari!!!!!????? Ma di che cosa stiamo parlando? Il gruppo astrofili di Tavarnelle- Barberino ha perso la maggior parte dei suoi aderenti proprio perchè non andava mai ad osservare il cielo; se veniva fissatoun appuntamento arrivavano tutti 30 minuti un ora dopo se non peggio. Se questo "osservatorio polifunzionale" un giorno inizierà a funzionare, dovrà essere economicamente indipendente, senza pesare sulle finanze dei cittadini, e quindi dovrà avere un personale pagato per fare ricerca, rilevamenti, confezionamento dei dati da vendere alle aziende che ne faranno richiesta! Feci un prospetto di massima, e venne fuori che per pareggiare il bilancio nel primo anno di attività, le poche persone assunte avrebbero dovuto farsi un CULO COSI', altro che tutto affidato ai volontari. Pur di non ammettere il fallimento del progetto, hanno preferito INAUGURARE IL NULLA. SOLDI DELLA COLLETTIVITA' BUTTATI AL VENTO. Cari politici di Barberino e Tavarnelle, altro che " figli delle stelle" a Roma si dice figli di qualcos'altro! Andate a vedere come ha realizzato il suo osservatorio un noto astrofilo consulente di varie ditte costruttrici di telescopi, montature ed accessori per l'astronomia - http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=osservatorio - altro che voli pindarici di chi non ne capisce niente!

Oliviero Mannucci
P.S. - Alcuni giorni fa è uscito questo articolo che parla dell'assenteismo dilagante nel Comune di Tavarnelle Val di Pesa. Questo è uno dei motivi di tanta lentezza nella realizzazione dell'osservatorio astronomico e di tante altre cose, ingrandite e leggete.

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