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Wednesday, January 19, 2011

Sole sempre più debole: la Nasa abbassa ancora i massimi del ciclo 24

Ancora una volta, l'ennesima, la Nasa è costretta a rivedere al ribasso la previsione del massimo dell'attuale ciclo solare, il 24
immagine articolo 19605

Immagine tratta dal sito della Nasa che evidenzia l'ultima previsione per il ciclo 24. Ciclo oramai visto come molto debole.

Aldo Meschiari: 19-01-2011 ore 16:07

Qualunque cosa si possa pensare riguardo al ruolo che l'attività solare possa giocare nel determinare il clima della Terra, la cosa certa è che il Sole sta attraversando una fase di notevole quiescenza o bassa attività. In effetti sia il flusso solare che il numero delle macchie rimangono molto bassi. Tale situazione ha costretto la Nasa per l'ennesima volta a ritoccare la previsione del massimo del ciclo 24: l'attuale nuova previsione afferma che il massimo si raggiungerà nell'estate del 2013 con un valore di smoothed sunspot number (numero di macchie aggiustato) di circa 59.

Ritengo interessante andare a ripassare le precedenti previsioni.
Dapprima, nel 2008, il picco per il ciclo 24 venne stabilito a 130/140 macchie: in altre parole ci si aspettava un altro ciclo molto forte, come il 23. Nel gennaio 2009 la prima correzione, che fece scendere il picco a 100/110 macchie. Poi nel maggio 2009 la terza grande correzione: si scende a 80/90 macchie. La penultima correzione è stata effettuata nell'ottobre 2010: 60/70 macchie.

Oggi siamo scesi ad una previsione di 59 macchie per il massimo del ciclo. Pensate che si è passati da 140 macchie a 59, praticamente un terzo delle iniziali, e quello che sarebbe dovuto essere un altro ciclo molto attivo è diventato un ciclo debole, se non debolissimo. La Nasa stessa afferma nel suo sito che le previsioni continuano a rivelarsi errate e il sole proprio non ne vuole sapere di ripartire. Saremo forse all'inizio di un minimo importante come quelli avutosi nel passato? Secondo diversi studiosi il Sole ha imboccato la strada di una lunga fase di quiescenza che potrebbe addirittura assomigliare al grande minimo di Maunder.

I prossimi anni si dimostreranno un'importantissima occasione sia per studiare in modo più accurato i rapporti tra l'attività solare e il sistema climatico terrestre, sia per capire se davvero siamo alle soglie di un nuovo grande minimo solare.

Tratto da: http://www.meteogiornale.it/


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