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Monday, February 28, 2011

Tyche: il pianeta fantasma scoperto nel sistema solare

Si chiama Tyche ed è più grande di Giove.



pianeta nascosto

Si chiama Tyche e, secondo la teoria di due astrofisici dell'Università della Louisiana, sarebbe ben quattro volte più grande di Giove. La prova della sua esistenza potrebbe arrivare dall'analisi dai dati raccolti da telescopio WISE della Nasa.

“Tyche si nasconderebbe dietro alla nube di comete ghiacciate ai confini del Sistema Solare”

Pianeta remoto - John Matese e Daniel Whitmire, due astrofisici dell'Università della Louisiana a Lafayette ne sono convinti: un enorme pianeta fantasma si “nasconde” dietro alla Nube di Oort, un remoto agglomerato di piccole comete ghiacciate che delimita i confini del nostro Sistema Solare. L'hanno chiamato Tyche come la Dea greca della fortuna e sorella “buona” di Nemesis. Secondo la teoria, Tyche sarebbe un gigantesco corpo gassoso - composto prevalentemente da idrogeno ed elio - quattro volte la dimensione di Giove e ben 15mila volte quella della Terra.

In attesa di conferma - Una teoria resta tale finché non si trovano delle prove che la confermino. John Matese e Daniel Whitmire confidano così in qualche indizio presente nei dati raccolti da WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer), il telescopio lanciato nello spazio dalla NASA a fine 2009. Se la teoria dei due astrofisici si rivelasse corretta, Tyche diventerebbe il nono e il più grande pianeta del Sistema Solare. e, allora, dovrebbe essere approvato dalla International Astronomical Union. Previo riconoscimento dell'International Astronomical Union.

Fonte: http://www.jacktech.it/

L’ESA sceglie la Classe Media

SCIENZA ITALIANA NELLA ROSA DEI PROGETTI

Universo violento per LOFT, esopianeti per EChO, asteroidi per MarcoPolo-R, relatività generale per STE-QUEST. Questi gli obiettivi dei progetti che passano il turno delle selezioni ESA per la missione M3 di Cosmic Vision. La partecipazione italiana.

LOFT, EChO, MarcoPolo-R e STE-QUEST: questi i nomi, resi noti oggi, delle missioni di “classe media” (M3) che l’ESA lancerà fra il 2020 e il 2022 nell’ambito del programma spaziale Cosmic Vision.

«È la competizione più dura che ci sia mai stata per il programma scientifico ESA», ha detto Fabio Favata, dell’Agenzia Spaziale Europea, a sottolineare il grande interesse degli astrofisici per questa opportunità di lancio.

Si tratta di quattro proposte con obiettivi scientifici assai diversi fra loro: ecco un rapido ritratto delle quattro candidate in gara.

LOFT (Large Observatory For X-ray Timing) è un satellite che andrà a puntare lo sguardo al limite dell’osservabile: vicino all’orizzonte degli eventi dei buchi neri e nei dintorni delle stelle di neutroni. Per capire, studiandone l’emissione a raggi X, cosa accade alla materia che vi orbita attorno. Un progetto a guida INAF: i principal investigator sono Marco Feroci, dell’INAF-IASF di Roma, e Luigi Stella, dell’INAF-Osservatorio astronomico di Roma. È un progetto con un’ampia partecipazione internazionale: Olanda, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Svizzera, Irlanda, Turchia, Grecia e Repubblica Ceca. Sono coinvolti anche Stati Uniti e Brasil.

INAF presente anche in EChO (Exoplanet Characterisation Observatory), che dalla remotissima L2, la stessa postazione dove già si trovano i satelliti ESA Planck e Herschel, a un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, concentrerà la sua attenzione sull’atmosfera dei pianeti extrasolari. La missione è stata presentata da un board di CO-PI del quale fa parte Giusi Micela dell’INAF-Osservatorio astronomico di Palermo. Sono inoltre coinvolti l’INAF-IFSI di Roma, l’Università di Firenze, l’INAF-Osservatorio astronomico di Torino e molti altri scienziati INAF.

C’è poi MarcoPolo-R: da viaggiatore nato, come il suo nome suggerisce, andrà a estrarre campioni direttamente sul suolo d’un asteroide, per poi riportarli a Terra per sottoporli ad analisi accurate, a caccia fra l’altro di composti organici. Tra i membri del team proponente figurano per l’Italia: Elisabetta Dotto (INAF-OAR), John Robert Brucato (INAF-OAA), Priscilla Cerroni (INAF-IASF) e Raffaele Saladino (Università della Tuscia). MarcoPolo-R vede inoltre la partecipazione di oltre 550 scienziati di 16 paesi europei, di cui circa 120 italiani.

E infine STE-QUEST (Space-Time Explorer and Quantum Equivalence Principle Space Test), un laboratorio spaziale pensato per mettere alla prova il Principio d’equivalenza della relatività generale. Come? Misurando, con il ticchettio di orologi atomici a bordo del satellite e sulla Terra, la curvatura dello spazio-tempo con una precisione senza precedenti.

L’asteroide Cleopatra si è fatto in tre



Ricercatori statunitensi e francesi hanno analizzato l'asteroide che porta il nome della regina egizia. Non è un pezzo di roccia, ma è fatto di materiali uniti dalla gravità. I due frammenti, staccatisi in un impatto, sono stati battezzati come i gemelli avuti da Marco Antonio

di Luca Nobili


POSSIEDE DUE LUNE GEMELLE



Con la famosa regina egizia non ha in comune solo il nome ma anche due figli gemelli. L’asteroide Cleopatra possiede infatti due piccole lune, probabilmente frammenti che si sono staccati dopo uno scontro avvenuto 100 milioni di anni fa. La scoperta è riportata dall’Università di Berkeley e in un articolo pubblicato sulla rivista Icarus ed è merito di un gruppo di astronomi francesi e americani pronti anche a dare un nome adeguato ai due piccoli satelliti: Cleoselene e Alexhelios, dai nomi dei due gemelli di Cleopatra avuti da Marco Antonio, Cleopatra Selene II e Alessandro Helios.

Grazie alle osservazioni effettuate con diversi telescopi, incluso il Keck II nelle Hawaii, oltre a determinare la presenza e le orbite delle due lune è stata anche confermata la forma peculiare di Cleopatra, simile a un grande osso di cane. La presenza dei satelliti ha inoltre permesso di stimare la densità di massa dell’asteroide, a sorpresa risultata inferiore alle aspettative: non si tratta quindi di un unico blocco compatto, come ci si attende da asteroidi di queste dimensioni, quanto di un insieme di frammenti tenuti assieme dalla mutua attrazione gravitazionale.

Per Franck Marchis, astronomo dell’Università di Berkekey coinvolto nella ricerca, proprio questa struttura spiega le due lune e la forma ad osso. Secondo la ricostruzione elaborata insieme ai suoi colleghi, circa 100 milioni di anni fa lo scontro con un altro asteroide ha fatto ruotare velocemente Cleopatra su se stesso: per via della sua bassa compattezza e di questa rotazione vorticosa, nel corso dei successivi milioni di anni ha assunto la forma allungata, buttando fuori vari pezzi tra i quali le due lune attuali.

Il gruppo di astronomi sta ora continuando le osservazioni in cerca di altri asteroidi di grandi dimensioni con satelliti, per poterne così calcolare la densità e determinarne la struttura interna. Si tratta di una ricerca che può avere conseguenze importanti perché più ne troveranno di simili a Cleopatra, più andranno apportati ritocchi agli attuali modelli di formazione dei corpi rocciosi che popolano il nostro Sistema Solare.

Fonte: http://www.media.inaf.it/

Prima passeggiata spaziale per l'equipaggio del Discovery

Per la decana delle navette ancora in attività, si tratta della 39esima ed ultima missione


Prima passeggiata spaziale per l'equipaggio del Discovery

Washington, 28 feb. (TMNews) - Steve Bowen e Alvin Drew hanno compiuto la prima "passeggiata spaziale" (attività extraveicolare, Eva) prevista nel programma della missione dello space shuttle "Discovery", attraccato alla Stazione Spaziale Internazionale "Alpha".

L'Eva ha lo scopo di installare un collegamento elettrico fra due dei moduli statunitensi dell'Iss, "Unity" e "Tranquillity", in grado anche di accedere ad un generatore di emergenza; subito dopo verrà ritirata una pompa difettosa già sostituita l'anno scorso, e che verrà riportata a terra in una successiva missione.

Per la "Discovery", decana delle navette ancora in attività, si tratta della 39esima ed ultima missione: salvo sorprese dell'ultim'ora - ovvero l'allocazione di ulteriori fondi alla Nasa per il 2011 - sarà la "Endeavour" a far calare il sipario sul programma shuttle nel prossimo aprile.

Mgi-San

Fonte: http://www.tmnews.it/

SCIENZIATI CINESI STUDIANO I VIDEO UFO E EDUCANO LA GENTE PREPARANDOLA AD UN CONTATTO ET

Gli avvistamenti UFO in Cina, segnalati e registrati da civili, stanno aumentando ad un ritmo rapido. Ci sono letteralmente dozzine di registrazioni video di UFO nei cieli sopra la Cina, che vengono effettuati quasi ogni giorno. Il governo cinese è sospettato da molti all'interno della Repubblica Popolare, di nascondere la verità della visita aliena sulla Terra. Come possibile preludio ad ammettere che la Terra viene visitato dagli alieni, il governo sta utilizzando scienziati e osservatori astronomici locali, nel tentativo di educare la popolazione locale sul tema. Ricercatori UFO sono talvolta spediti all'interno delle scuole per aiutare i bambini a comprendere questa Realtà e che potrebbero avere un domani, un incontro extraterrestre.

Foto sopra: Wei Ningqiang, un bancario di Nanchino e’ riuscito ad immortalere con la sua fotocamera nuova ad alta definizione quello che potrebbe essere un reale UFO. L’astronomo Sichao Wang, un esperto del Planetario di Zijnshan dell’Accademia Cinese delle Scienze ha dichiarato che la foto e’ reale, ovvero non e’ stata manipola digitalmente e non si tratta di sporco sull’obiettivo (fonte: ivanceci.it)

Il primo video qui sotto è un esempio di filmati UFO che viene studiato dagli scienziati cinesi. Il secondo video qui sotto, mostra ricercatori UFO, come il signor Shilli, in visita alla scuola e che indaga alcuni casi con alcuni studenti, che potrebbero aver filmato un extraterrestre. Il terzo video proviene da un evento UFO che ha avuto luogo a Nigbo, tempio storico in Cina, dove ialcuni testimoni hanno fotografato e filmato un UFO, mentre aleggiava sulla verticale del santuario.

Per vedere i video citati nell'articolo clikka su questo link: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/314-scienziati-cinesi-studiano-i-video-ufo-e-educano-la-gente-preparandola-ad-un-contatto-et

Fonte: http://www.segnidalcielo.it/

Commento di Oliviero Mannucci: La Cina, un paese fra i più estesi e popolati al mondo, nonostante la carenza di democrazia, sta cercando di informare la popolazione sulla realtà che il nostro pianeta è visitato da esseri provvenienti da altri mondi. I TEMPI SONO MATURI Quando succederà questo in Italia?

SPIRALE UFO AVVISTATA E RIPRESA SOPRA SEVERODVINSK (RUSSIA)

Una spirale di grandi dimensioni è stata avvistata e ripresa il 26 Febbraio 2011 nella città di Severodvinsk (Russia). Si ritiene che possa trattarsi della capsula Soyuz lanciata nel crepuscolo

Sta girando la notizia dell'avvistamento di una spirale di grandi dimensioni che è stata segnalata e ripresa il 26 Febbraio 2011 nella città di Severodvinsk (Russia). Si ritiene che possa trattarsi della capsula Soyuz lanciata nel crepuscolo, ma sembrerebbe che anche moltissime persone in Russia abbiamo avvistato lo stesso fenomeno. Non è la prima volta che si manifesta questo fenomeno, ricordando che in tutto il mondo, sia stato segnalata e registrata la presenza di spirali UFO. Comunque fino a prova contraria, rimane il mistero.


Per vedere il relativo filmato clikka su questo link: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/315-spirale-ufo-avvistata-e-ripresa-sopra-severodvinsk-russia

ULTIME NEWS: LO SHUTTLE DISCOVERY FORSE COLPITO DA DETRITI SPAZIALI E CIRCONDATO DA UFO

La notizia ancora non è ufficiale ma alcuni ricercatori che seguono e monitorizzano costantemente l'ultimo viaggio nello spazio della navetta Discovery, sospettano, anche a detta del capo delle comunicazioni del centro spaziale Houston, che lo shuttle sia stato leggermente colpito da detriti spaziali, forse meteoriti.

La notizia ancora non è ufficiale ma alcuni ricercatori che seguono e monitorizzano costantemente l'ultimo viaggio nello spazio della navetta Discovery, sospettano, anche a detta del capo delle comunicazioni del centro spaziale Houston, che lo shuttle sia stato leggermente colpito da detriti spaziali, forse meteoriti.

Dai dati telemetrici, si nota la presenza di puntini bianchi, ovvero oggetti non identificati che si avvicinano alla navetta spaziale. Il fermo immagine (sotto) dei dati telemetrici mette in evidenza questa misteriosa presenza.

Fonte: segnidalcielo.it

RUSSIA: IL RADAR DI SAKHA INTERCETTO' UN UFO

Ricordate il video trasmesso su Segnidalcielo TV, riguardante un UFO registrato dai radar dello stato della Yakutzia centrale, esattamente nella città di Sakha? Bene, ora dopo un anno trapela la notizia che quelle tracce radar, che evidenziavano la presenza di un UFO, potrebbero essere reali.

La notizia viene pubblicata sul sito ufo-nlo2011.narod2.ru comunica che: "il sistema radar ha dimostrato che l'oggetto non identificato, viaggiava ad una velocità di 9.800 Km/h e si trovava ad una altezza di 19.780 metri. L'Ufo cambio direzione in modo repentino, ad angolo retto e fu intercettato anche da un secondo radar SSR, il quale non avendolo identificato, lo registrò con la sigla "0000". Aviabort (agenzia per la sicurezza dei voli aerei russa) ha anche dichiarato che l'oggetto interferiva sulle frequenze aeronautiche, complicando il lavoro dei piloti e dei controllori del traffico aereo."

traduzione a cura di Segnidalcielo

Niente pizza nell'ATV


Tantissimo lavoro da fare a bordo della Stazione Spaziale. Domani è previsto il collegamento tra il modulo PMM Leonardo e la Stazione Spaziale, condotte adoperando il braccio robotico della ISS. Saranno due ore di lavoro molto intenso; poi, dopo una lunga pausa, sarà aperto il boccaporto di collegamento e gli astronauti potranno entrare in Leonardo. Intanto, dopo l’aggancio del Discovery alla Stazione - lo Shuttle è in ottime condizioni, non ha subito alcun danno durante il lancio - gli equipaggi si sono messi al lavoro per svuotare la stiva dello Shuttle. Ed è stata condotta una passeggiata spaziale per mettere a punto una serie di collegamenti elettrici e sostituire una pompa difettosa.

Immagino che per Leonardo sarà seguita la stessa procedura seguita per entrare dentro l’ATV: come richiedono in modo rigido i russi, prima di aprire il portello che collega la Stazione a Johannes Kepler, per tre ore è stato fatto girare una specie di “aspiratore-pulitore con filtro” di atmosfera, lo scrubber, che serve per evitare anche il minimo rischio di contaminazione dell’aria della Stazione. Deludendo (ma lui lo sapeva...) le aspettative di Paolo Nespoli, nell’ATV il nostro astronauta non ha trovato grandi leccornie: “Presi i pacchi doni - ha scritto su Twitter - Non c’è pizza per me? Accidenti, dovrò accontentarmi di pasta reidratata per i prossimi mesi!”.

Intanto, il lancio della sonda NASA Glory, in partenza dalla Vandenberg Air Force Base in California (ne avavamo parlato qui) è stato rimandato. Gli ingegneri di NASA Orbital Sciences Corp. continuano ad indagare i problemi tecnici che si sono manifestati mercoledì scorso, nel corso del primo tentativo di lancio. Il satellite Glory verrà lanciato con un razzo Taurus XL, prodotto da Orbital Sciences, ed è una missione destinata a migliorare la nostra comprensione di come il Sole e delle minuscole particelle presenti in atmosfera chiamate aerosol interagiscono con il clima della Terra.

Fonte: http://www.lastampa.it/



Wikileaks/ Rapporto Vancouver-Messaggi segreti sugli UFO

di Paola Coppa.


Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha recentemente divulgato alcune informazioni riguardanti la presenza di alieni sulla Terra. E’ avvenuto durante una recente intervista alla CBS, nel programma 60 Minute, durante la quale nelle dichiarazioni di Assange sono stati intercettati messaggi segreti criptati alla rovescia grazie all’ausilio di un laboratorio mobile di monitoraggio audio, attraverso uno specchio audio a filtro digitale.

I messaggi segreti riguardano i dati di un rapporto dell’ European Union Times che descrive una guerra segreta degli Stati Uniti contro una base UFO nel Sud del Pacifico. Nell’ultima pubblicazione di Assange del mese di dicembre, nel giornale britannico The Guardian, si confermano notizie sugli UFO e l’ analisi delle notizie riguardanti ‘Wikileaks UFO’ è ora al vaglio delle agenzie di intelligence militari, tra cui la US Navy Network Information Center o NNIC, con base a Camp Pendleton, in California. La spettacolare battaglia è visibile sul sito web.

Tuttavia, le recenti apparizioni degli UFO negli spazi aerei sensibili di Gerusalemme , Victoria BC , New York e Dallas TX, devono essere rivalutate positivamente come azioni pacifiche pubbliche e politiche. L’intento degli alieni è di condividere le risorse potenziali del mondo con gli esseri umani. Questa vicenda è ora il soggetto di un nuovo episodio di SecretMessageTV e può anche essere ascoltata su Secret Segnala – Podcast Edition .

I messaggi segreti di Assangesugli UFO sono stati rilevati e campionati con una metodologia open source analitica ed analizzati digitalmente alla CBS Television lungo l’asse Y , che consente la riproduzione audio e il controllo audio in senso inverso. I messaggi individuati attraverso questa procedura sono costituiti da processi inconsci legati al parlare nel sonno ed ai lapsus freudiani. Essi forniscono ripetutamente informazioni involontarie, rivelando i contenuti inconsci della mente di chi parla. Examiner.com ha segnalato l’importanza di tale metodo e come tale l’analisi si è dimostrata efficace per la raccolta di informazioni militari, politiche, per la polizia scientifica , clinica e per rilevazioni di UFO .

Ecco una trascrizione parziale di alcune parti dell’intervista a 60 Minutes insieme ai messaggi segreti dal nuovo rapporto Vancouver:

Julian Assange: “Mi piacerebbe credere che la maggioranza della popolazione degli Stati Uniti non crede che il signor Assange sia un terrorista né chiede che venga assassinato da parte di personalità politiche popolari negli Stati Uniti. D’altra parte, l’incitamento ad uccidere è un problema serio e vi è una parte della popolazione che crede che cio’ si possa realizzare “.

Messaggio segreto: Io non sono uno di voi.

Julian Assange dice: “Ora ci sono alcune opinioni [tra cui quelle del segretario di Stato Usa Hillary Clinton ] che sostengono che stiamo sovvertendo la loro autorità. Ha ragione, stiamo sovvertendo l’autorità illegittima. La questione è sapere se l’amministrazione è legittima o illegittima. “

Messaggio segreto: l’Iran ha il nucleare.

Julian Assange dice: “Quello che abbiamo è un sistema che prevede di distribuire i backup criptati di cose che si devono ancora rendere note. Ci sono copie di backup distribuiti tra molte, molte persone – 100.000 persone. Tutto quello che dobbiamo fare è dare loro una chiave cifrata. Essi saranno in grado di continuare … Se un numero di persone saranno imprigionate o assassinate allora capiremo che non si puo’ andare avanti così perchè altre persone potranno impadronirsi del nostro lavoro e allora divulgheremo quelle chiavi. “

Messaggio segreto: Credo che questa battaglia sarà cruenta.

Julian Assange dice: “Non voglio fare alcun commento in relazione a quella prossima pubblicazione per quanto riguarda il contenuto di un disco rigido che contiene 5 GB di dati bancari riservati .

Messaggio segreto: E’ alieno. Ora nascosto.

J.Assange afferma:”Sono le nostre fonti ed hanno scelto di darci informazioni oppure no in base a come vedono le nostre azioni. I nostri donatori scelgono di darci i soldi oppure no. Questa organizzazione non puo’ sopravvivere per piu’ di qualche mese senza l’appoggio costante del pubblico”.

Messaggio segreto: La città piattino.

Lo scorso dicembre l’European Union Times ha dichiarato che “ Gli Stati Uniti sono arrivati al loro massimo livello di guardia il 10 giugno 2004, quando un’imponente flotta di UFO si è innalzata dalla parte sud dell’Oceano e si è avvicinata a Guadalajara, in Messico, a 1.600 km dal confine americano. Prima di arrivare fino al confine con gli USA, questa flotta di alieni, ha fatto ritorno verso sud, in direzione della loro “casa nell’oceano”, la loro base.

I timori della popolazione americana per la presenza degli extra-terrestri è iniziata – afferma la relazione – l’11 luglio 1991 (e di seguito il 7 ottobre), quando, durante l’eclissi solare, alcuni aerei misteriosi apparvero a centinaia su tutto il territorio del Messico, anche sulla capitale Città del Messico. I media americani non trasmisero le immagini per evitare che la popolazione vedesse. Dal 2004 – continua la relazione – flotte di alieni provenieneti dall’Oceano del sud, hanno continuato ad uscire dalle loro basi fino a poco tempo fà quando un’altra flotta di UFO è stata avvistata in Cile. “Il pericolo piu’ grande per noi è causato dalle enormi onde che queste flotte aliene provocano emergendo dalle acque dell’Oceano Meridionale (probabilmente la sede delle loro basi sottomarine)”.


Commento di Oliviero Mannucci: La notizia in questione ho voluto riportarla nuovamente in quanto c'è un gruppo di pseudo ufologi interessati a disinformare che vogliono far passare come poco incisiva questa notizia. Leggete, guardate il video http://secretmessagetv.com/ e fatevi la vostra opinione, capirete poi da voi chi veramente sta cercando d'informare l'opinione pubblica e chi no.

Visita: http://freeassange.org

UFO: in Arizona emoziona l’intervento di Travis Walton

rapimento ufo travis waltonil ventesimo congresso ufologico internazionale

I militari e gli ex funzionari governativi presenti erano quelli più attesi,tuttavia la “star” più amata dal pubblico, in questi giorni in Arizona, è stato senza dubbio Travis Walton. Un simbolo planetario per la tematica UFO nel 2011. La sua presenza all’International UFO Congress si è rivelata uno dei momenti più interessanti ed emozionanti. A riprova che la sua vicenda, ormai vecchia di 36 anni, desta ancora l’interesse delle nuove e vecchie generazioni di appassionati. E’ con tutta probabilità il caso di abduction, o presunto tale, più dibattuto nella storia contemporanea. Travis Walton oggi, nell’ambiente UFO, è uno dei personaggi più popolari in assoluto. Proprio in occasione del suo intervento all’UFO International Congress l’ex taglialegna ha raccontato episodi circostanziati della sua esperienza, incentrando la sua testimonianza soprattutto su alcuni aspetti meno conosciuti al grande pubblico.

Walton è invitato continuamente, fuori e dentro gli Stati Uniti, in conferenze tematiche. Recentemente ha dato alle stampe una nuova edizione del suo best seller “Fire in The Sky”. La vicenda di Travis Walton è emblematica anche per raccontare il clima che si viveva, negli anni ’70, sulla tematica riguardante avvistamenti, news e caso di rapimenti alieni. Ancora oggi, sul caso di abduction del 1975, l’opinione pubblica americana appare divisa. (Foto: @ParanormalTV YouTube)

Fonte: http://notiziefresche.info/

Ologrammi anti crash?

State guidando di notte, vi viene sonno e vi addormentate, non c'è problema il vostro ologramma personale vi sveglierà, oppure impedirà che vi venga rubata l'auto. Guardate il video in questione clikkando sul link:

http://www.youtube.com/watch?v=vN8EI93VHds&feature=related

Domani parte una nova sonda sulla Luna


Domani la Cina lancerà la sua seconda sonda lunare Chang’e-2. Obiettivo: testare la tecnologia per un allunaggio privo di equipaggio previsto nel 2012, con una possibile missione lunare, questa volta con equipaggio umano al seguito, che dovrebbe seguire nel 2017. Inoltre, proprio in previsione delle future missioni, eseguirà analisi più dettagliate della superficie della Luna.
La seconda sonda lunare cinese, il satellite Chang’e-2, sarà lanciato nello spazio venerdì primo ottobre, nel giorno della festa della repubblica cinese, dalla base di Xichang, nella provincia del Gansu. Ouyang Ziyuan, capo del team dell’esplorazione lunare cinese, ha detto al Global Times che il conto alla rovescia è cominciato.
Secondo quanto detto dai media cinesi, la sonda sarà inviata nello spazio grazie ad un razzo Long March 3C tra venerdì e domenica. La data esatta dipenderà dalle condizioni meteo.
Secondo gli esperti i residenti nel raggio di 2,5 chilometri dal luogo del lancio dovranno essere fatti evacuare. A circa tre chilometri dal luogo del lancio è stato costruita una struttura destinata ad accogliere circa 1000 spettatori.
Il satellite Chang’e-2 impiegherà cinque giorni per raggiungere la sua orbita prestabilita, circa otto giorni più velocemente del suo predecessore, Chang’e-1 e sarà circa 100 chilometri più vicino alla luna. Chang’e-2 porta con sè un altimetro al laser e una camera che può produrre immagini tridimensionali ad alta risoluzione. Queste strumentazioni dovrebbero anche servire a trovare un buon punto di atterraggio per Chang’e-3, che dovrebbe essere lanciato entro il 2013.
La precedente missione lunare, la sonda Chang’e I, fu lanciata nel 2007 e mandata a schiantarsi sulla superficie lunare 16 mesi più tardi per analizzare il risultato dell’impatto che ha sollevato parecchie tonnellate di polvere dalla superficie, ma non prima di avere fotografato buona parte della superficie producendo splendide immagini in alta risoluzione.
La nuova sonda sarà equipaggiata con strumenti in grado di scattare foto della superficie con una definizione ancora maggiore, potendo arrivare a distinguere oggetti fino a un metro di grandezza.

Fonte: http://www.tecnologiaericerca.com/

Ex astronauta Nasa: dalla Terra su Marte in soli 39 giorni di viaggio


Un ex astronauta della Nasa, Franklin Chang Diaz, ha ideato un razzo spaziale in grado di portare l’uomo su Marte. sta lavorando al motore da quando ne aveva 25 e l’agenzia spaziale Usa potrebbe ora convincersi a usarlo. Uno dei grandi limiti ad un viaggio su Marte è da sempre stato il tempo richiesto per arrivarci, stimato intorno ai 3 anni complessivi, con una fermata obbligatoria sulla superficie marziana di circa 18 mesi, in attesa di un riavvicinamento delle orbite dei due pianeti,per tornare sulla Terra. Franklin Chang-Diaz, un ex astronauta e ricercatore del Massachusetts Istitute of Technology(MIT), dice che arrivare su Marte potrebbe essere un impresa di 39 giorni usando la nuova tecnologia del razzo VASIMR, che adesso è in fase di ultimazione e pronto per il lancio dopo decenni di sviluppo e progettazione. Chang Diaz ci lavora da più di 30 anni ed ora finalmente la Nasa ha deciso di credere nel progetto e, se le prove avranno i risultati sperati, di realizzarlo. Questa tecnologia prevede anche l’eliminazione dei carburanti fossili in quanto lo speciale razzo viene alimentato da reattori nucleari e idrogeno liquido e potrebbe raggiungere la velocita’ di 123000 miglia l’ora, in pratica coprirebbe la distanza tra New York e Los Angeles in 1 minuto. VASIMR sta per Variable Specific Impluse Magnetoplasma Rocket, e sta diventando velocemente uno dei pezzi centrali nella strategia futura della NASA, mentre si guarda intorno per aiuti privati per alleviare i costi dell’esplorazione spaziale. VASIMR (Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket) è una tecnologia per propulsori spaziali ad alta potenza basata sul plasma, con temperature prossime a quella del sole. Il plasma è un fluido gassoso, le cui particelle parzialmente ionizzate sono portate ad altissime temperature da onde radio e controllate da forti campi magnetici. L’utilizzo dei magneti isola inoltre la struttura del reattore dal calore sviluppato, che va ben oltre la temperatura di fusione dei materiali. Questa elevata temperatura causa l’uscita dei gas dall’ugello del motore ad una velocità che è di gran lunga superiore a quella dei propulsori chimici tradizionali, quindi con una efficienza maggiore. Il razzo userebbe dunque l’elettricità per trasformare un combustibile come, idrogeno, elio o deuterio, in gas di plasma riscaldato a 11 milioni di gradi Celsius. Il gas di plasma sarebbe poi incanalato in tubi speciali di scarico, usando campi magnetici per spingere la nave. Questo sistema spingerebbe una nave verso la Luna, o Marte, sempre più velocemente fino ad una velocità estimata di 55 km al secondo, finché i motori non vengono invertiti. La distanza tra la Terra e Marte, varia tra i 55 milioni ed i 400 milioni di km, in base alle rispettive orbite.L’uso di carburante ionizzato potrebbe avere il beneficio ulteriore di aiutare a creare un campo magnetico intorno alla nave, che la proteggerebbe dalle radiazioni. Alcuni modelli in piccola scala di VASIMR sono già stati creati e testati nel vuoto, grazie ad un accordo con la NASA. Il prossimo grande passo, secondo Chang-Diaz, sarà lo sviluppo in orbita,entro la fine del 2013, di una nave che usi un motore VASIMR; un prototipo di 200 kw, chiamato VX-200. Marte non è mai stato così vicino come ora…

Fonte: http://www.tecnologiaericerca.com/

Anno 2018: la NASA sul sole

Ebbene si, la NASA invierà una sonda nell’atmosfera del Sole, a circa quattro milioni di miglia dalla sua superficie. Il progetto, denominato Solar Probe Plus , è previsto per l’anno 2018.
A prima vista quattro milioni di miglia non sembra molto vicino, ma sarebbe motlo importante, poiché questa è una regione dove nessun mezzo creato dall’uomo sia mai arrivato.
E’ molto difficile avvicinarsi al sole a causa delle temperature elevatissime causate dallo stesso. In questo caso lo scudo termico del veicolo spaziale, anche se sarà relativamente lontano dalla superficie della stella, dovrà sopportare radiazioni intense che lo porteranno a temperature superiori a 2.550 gradi Fahrenheit e per fare ciò si sta studiando una soluzione con un materiale composito a base di carbonio.
Tra gli obiettivi della missione si cercherà di risolvere una questione fondamentali della fisica solare e cioè perché l’atmosfera esterna del sole è così molto più calda rispetto alla fotosfera (si parla di 5800 K rispetto al milione di K della corona) nonostante la prima sia meno densa e produca un milionesimo della luce visibile del Sole ha dichiarato Dick Fisher, direttore della NASA heliophysics division a Washington.

L’altro importante quesito riguarda la formazione, la propagazione e l’accelerazione dei venti solari – i quali arrivano a velocità supersoniche – che coinvolgono tutto il nostro sistema che vi orbita attorno.

“Siamo stati alle prese con diversi misteri sul sole da decenni e questa missione dovrebbe finalmente fornire tante risposte”, ha detto Fisher.

Robot Astronauta Robonaut R2 dallo Shuttle alla ISS, le foto!

Robonaut R2

Robonaut R2, ossia l’astronauta robotico progettato dalla NASA e da General Motors, è finalmente giunto sulla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Stivato nello Shuttle Discovery e impacchettato come un mobile di IKEA, questo prodigio hi tech rimarrà in modo permanente sulla più costosa e tecnologica costruzione mai realizzata dall’uomo, ad aiutare e affiancare il lavoro dei vari colleghi in carne e ossa che si succedono a bordo. In gallery possiamo ammirare una serie di foto di Robonaut R2 dentro il pacchetto regalo. In fotogallery, tra l’altro, possiamo anche ammirare un suggestivo scatto dello Shuttle Discovery visto dagli oblò della Stazione Spaziale Internazionale. Dietro l’obiettivo c’era il grande Paolo Nespoli che ha immediatamente caricato tutto su Flickr.

Robonaut R2 è giunto bello impacchettato per occupare il minimo ingombro e ora sarà montato e attivato dallo staff a bordo. Rimarrà in modo permanente sulla ISS per sostituire e affiancare il personale umano nei compiti più pericolosi e duri.

Primo di gambe, sarà agganciato ad appositi supporti aiutando durante esperimenti e magari in futuro anche nelle varie passeggiate spaziali per lavori di fino, non è ancora chiaro in che misura e con che mansioni.

Fonte: http://www.tecnocino.it/

Contatto alieno: troppi indizi a volte fanno una prova

Gli alieni potrebbero giungere sulla terra prima di quanto immaginiamo, oppure stabilire a breve un contatto preciso con noi umani: suggestioni? Sogni ad occhi aperti? Eppure rifacendoci ai dati concreti, in questi ultimi tempi qualcosa sembra bollire in pentola.

Di questa eventualità ad esempio, se ne è parlato nei giorni scorsi in provincia di Benevento, in occasione di un convegno tenutosi nel quadro del ventiquattresimo Raduno internazionale delle mongolfiere. Di certo, il recente avvistamento Ufo di New York, altri in Medio Oriente e in Texas, oltre quello di inizio mese in Corea, rendono la tematica aliena particolarmente affascinante e di stretta attualità. Per gli scettici tuttavia, Ufo non vuol dire per forza alieni, quindi per molti non potrebbe rappresentare alcuna prova

Molti fattori, non si sa se classificarle come coincidenze o meno, farebbero supporre che concretamente potrebbe essere in atto qualcosa che le autorità, ovviamente, tendono a minimizzare.

Rimanendo ai fatti concreti: a settembre l’Onu aveva nominato a capo del Ministero degli Affari Spaziali l’astrofisica malese Mazlan Othman. Quest’ultima, secondo indiscrezioni, sarebbe stata nominata dall’Onu in tale veste proprio in evenienza di un eventuale contatto di origine extraterrestre. Nei giorni successivi, in seguito alla grande visibilità data dalla stampa estera alla notizia, l’Onu si era affrettata a smentire che il ruolo dell’astrofisica asiatica fosse prettamente volto a un eventuale incontro con extraterrestri. Contemporaneamente, negli stessi giorni, veniva scoperto un nuovo pianeta abitale, in un altro sistema solare, con caratteristiche identiche a quelle terrestri. Ecco un elemento concreto, semmai ce ne fosse bisogno, che molto lontano da noi potrebbe essersi sviluppata una civiltà con caratteristiche simili a quelle umane. Tanti indizi, secondo Sherlock Holmes, finiscono per fare una prova.

Fonte: http://notiziefresche.info/

Die Glocke: l’UFO segreto dei nazisti

di Vincenzo Panella.


Die Glocke (in tedesco “la campana”) è un velivolo segreto tecnologicamente molto avanzato, che si pensa sia stato progettato, costruito e sperimentato dagli scienziati nazisti. Il primo a parlarne fu il giornalista polacco Igor Witkowski, ma divenne molto popolare quando ne scrisse l’esperto in tecnologie militari Nick Cook. Nelle duemila pagine del suo libro “Die Wahrheit über die Wunderwaffe” (La verità sulle armi segrete), Witkowski rivela come durante la seconda guerra mondiale l’esercito nazista avesse in dotazione un’arma segreta non convenzionale, la cui esistenza fu rivelata nel corso di un interrogatorio all’ufficiale polacco Jakob Sporrenberg.

Secondo Witkowski, Sporrenberg mostrò dei documenti classificati agli inquirenti nell’agosto del 1997, affermando di avere accesso alla documentazione segreta del governo polacco sulle armi segrete di Hitler. Sebbene non ci siano prove tangibili sulla verità di tali affermazioni, le sue dichiarazioni fecero molto rumore e vennero poi rielaborate dall’autore Nick Cook, che elaborò nel libro “The Hunt for Zero Point” (La ricerca del punto zero) le sue personali interpretazioni.

Le prime sperimentazioni dell’arma furono portate avanti dagli scienziati del Terzo Reich nel laboratorio “Der Riese” (il gigante), sito al confine tra Germania e Cecoslovacchia. Le dichiarazioni di Witkowski, assieme a quelle di Cook, suscitarono diverse congetture e ipotesi più o meno fantasiose sulla vera natura delle armi naziste, e in particolare la “Die Glocke”. Witkowski parla anche di alcune rovine dalla forma circolare nei pressi della miniera di Wenceslas, e dichiara che sarebbero potute servire come piattaforma di atterraggio specificatamente costruita per questo particolare tipo di velivolo.

Anche altri autori americani come Joseph P. Farrell, Jim Marrs ed Henry Stevens si interessarono alla “campana nazista”. Secondo Farrell, tale arma sarebbe stata così importante per i nazisti da uccidere almeno 60 scienziati che avevano lavorato al progetto. La “campana nazista” fu descritta dai vari autori come un velivolo costituito da un metallo molto pesante e duro, approssimativamente di 15 metri di larghezza e 10 di altezza, con una forma simile a una grossa campana. Il velivolo internamente era composto da due cilindri rotanti in verso opposto, contenenti una sostanza violacea simile al mercurio. Il nome in codice di questo metallo era “Xerum 525” ed era considerato molto tossico, tanto che durante lo stoccaggio veniva conservato in contenitori metallici ermeticamente sigillati.

Cook descrive poi la “campana” come un velivolo che emetteva forti radiazioni, che causarono evidenti effetti sulle piante e gli animali utilizzati come cavie. Si presume che molti scienziati siano morti durante le sperimentazioni. Altri autori ritengono invece che il dispositivo fosse uno strumento per osservare il passato, costituito al suo interno da uno specchio al quarzo concavo: componente principale di questo strumento era il “mercurio rosso”.

Le speculazioni su questo dispositivo abbondano: lo stesso Witkowski, ad esempio, afferma che la “campana nazista” sarebbe stata consegnata agli Stati Uniti nel quadro di un programma di scambio, tramite l’intercessione del generale nazista delle SS Hans Kammler. Ma al di là dei miti e della disinformazione ci sono aspetti molto interessanti della tecnologia di questo presunto velivolo, e si potrebbe addirittura pensare che la “campana nazista” sia stata il precursore di un altro velivolo americano super segreto: il tr-3b, che sfrutta lo stesso complicato principio propulsivo. Certo è che il “Die Glocke” contiene al suo interno un fondo di verità, che sta venendo lentamente a galla.

Fonte: http://ildemocratico.com/

Commento di Oliviero Mannucci: Cari amici lettori, volete approfondire questo argomento? Provate a digitare su Google la parola VIMANA e leggete attentamente come funzionava e rimarrete di stucco.

Saturday, February 26, 2011

UFO di Wikileaks, i sondaggi premiano Assange

assange ed ufo

Gli appassionati di ufologia, su un piano internazionale, sembrano ancora aver piena fiducia in Julian Assange e su rivelazioni UFO targate Wikileaks. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da “Latest-UFO-sightings.net“, sito di riferimento dell’ufologia planetaria. Nel sondaggio pubblicato nel mese di gennaio i dati appaiono chiari. Indicano come i cablo auspicati sugli UFO, seppur non ancora apparsi ufficialmente, restino in cima ai desideri di appassionati ed esperti. Nel sondaggio del noto portale di ufologia, infatti, si evidenzia come circa il 51 per cento degli utenti creda che Assange possegga materiale scottante. Il ventinove per cento ritiene che non potrà divulgarli e solo il 19 per cento pensa che Wikileaks non abbia nulla di realmente clamoroso. Se andiamo a sommare le due percentuali, gli ottimisti e coloro che temono che Assange non possa pubblicare ciò che ha, si raggiunge una quota di oltre l’80 per cento. Un dato significativo e importante, in un momento in cui Wikileaks sembra concentrato su altro piuttosto che sugli UFO. C’è anche da dire che Assange è stato vittima di una strumentalizzazione mediatica. In fondo non ha mai affermato di possedere qualcosa, che sia comprovabile, di clamoroso. Semplicemente ha affermato che, nel materiale in possesso di Wikileaks, era presente numerosa documentazione dove si parlava di UFO. Il sondaggio ha avuto luogo tra il 1 gennaio ed il 31 dello stesso mese. Abbracciando così sia il periodo nel quale la fiducia negli UFO di Wikileaks era alle stelle, sia quello in cui è apparso chiaro come Assange avesse dato ad altre tematiche la priorità. Se venisse riproposto oggi, i risultati del sondaggio probabilmente non sarebbero diversi. Ufologi, intesi soprattutto come appassionati, ripongono ancora molte speranze nell’ipotesi che Assange possegga “prove ineluttabili” dell’esistenza di una vita aliena. (Foto: media NF)

Fonte: http://notiziefresche.info/

Visita: http://freeassange.org

Commento di Oliviero Mannucci: La notizia in questione comunque mi sembra già abbastanza clamorosa, cosa vi aspettavate....? Ve la ripropongo, per chi ancora non l'avesse letta, io l'avevo pubblicata già da un pò di tempo.


Wikileaks torna sugli Ufo con una notizia clamorosa Nel 2004 fu guerra tra Usa e una flotta aliena!


Nel 2004 fu guerra tra Usa e una flotta aliena!" class="phLargePhoto">

Assange, ritorna sugli Ufo. In una recente intervista alla CBS, dichiara che sarebbero stati intercettati messaggi criptati relativi ad un rapporto dell’European Union Times nel quale si descriverebbe una guerra segreta tra Stati Uniti e una base UFO nel Sud del Pacifico. Il caso ‘Wikileaks UFO’ è ora al vaglio dello US Navy Network Information Center, con base a Camp Pendleton, in California. Il mondo attende col fiato sospeso. Almeno così dice il Guardian.

di SONIA T. CAROBI

Aveva detto di non possedere niente di “esclusivo” su tutta la solfa Ufo e Alieni. Poi, quasi per gettare acqua sul fuoco sacro delle attese di tanti, aveva pubblicato un documento che azzerava ogni speranza. Uno stralcio di una dichiarazione rilasciata da tal Yuriy Zhadobin, pomposamente definito capo dell’Intelligence bielorusso. Andare a caccia di extraterrestri è solo uno spreco di denaro. Chiusa qua.
Inutile dire che in qualche settimana il fascino di Wikileaks, almeno per gli appassionati dell’argomento, era andato giu’ in picchiata. Dal bunker di Stoccolma non sarebbero arrivate rivelazioni clamorose. E invece…
Era un bluff. E c’era da aspettarselo.
Qualche giorno fa mr. Julian Paul Assange, classe ’71, un passato da hacker birboncello e un futuro da Che Guevara smanettone del nuovo millennio, ha calato l’asso davanti ai giornalisti della CBS che stavano girando la loro puntata sul personaggio del giorno. Ufo? Siamo in piena guerra! Standing ovation. Naturalmente.
E mentre quella gentaglia che passa la vita a battere i polpastrelli su una tastiera di un pc (i giornalisti ndr) combatteva contro il rischio d’un coccolone in diretta lui, sornione, ha raccontato la sua storia. Mettetevi comodi. Ve la giriamo pari pari. In fondo siamo qui per questo.

Il giorno: Un sabato. Qualsiasi. La data: da non dimenticare. Diecigiugnoduemilaequattro. Così, tutto d’un fiato. Come l’ha detta lui. La storia? Questa la raccontiamo piano. Almeno il tempo di una Camel. Dura.
Dunque. Un sabato qualsiasi di giugno. Una manciata di anni fa. Sette. Per la precisione.
Siamo in pieno Oceano Pacifico. Ad un tiro di schioppo da Guadalajara, un fumettone da quattro milioni di panzoni in bermuda floreali che qualcuno chiama eufemisticamente “abitanti”. Dal lato terra siamo a 1600 chilometri da confine con gli States. E così abbiamo sistemato anche Wikipedia.
Ma a noi interessa il mare. Magari quello che gratta la schiena di Honolulu. Ecco.
La scena si consuma proprio qui, tra le isole Hawaii e le coste del Messico. Uno straccio di Oceano dove qualcuno giura che… Vabbè. Lo diciamo tra un po’. Ritorniamo a quel sabato mattina. Non vado fortissimo in geografia, quindi non sono se uno deve scrivere, “caldo da togliere il fiato”, o “freddo cane”. Diciamo che c’è un sole che sale pigro sulla “perla dell’occidente”. E abbiamo sistemato anche le guide turistiche.
Negli uffici della United States Air Force stanno discutendo animatamente. Hiromi Oshima è la nuova playmate di Playboy. E’ la prima volta che la rivista di Hugh Hefner lascia tanto spazio ad una giapponese. E la cosa va valutata e discussa. Insomma, non hanno un tubo da fare.
Immaginatevi quando arriva una telefonata (magari non sarà stata proprio una telefonata, ma va bene così) è qualcuno comunica che dalle parti di Honolulu una flotta di Ufo si sta dirigendo verso il Mexico. Cazzo. Giusto il tempo di far sparire Playboy è parte l’allarme rosso. Comincia la Guerra dei Mondi.
Detta così sembra che uno ci voglia scherzare. Ma secondo Wikicattivo le cose sono andate esattamente in questo modo. Magari la faccenda di Hiromi non è ancora confermata, ma l’allerta per la flotta di oggetti non identificati è Storia. Il documento dice anche che i minacciosi ONVI partivano da una loro base che è proprio nell’Oceano Pacifico. Slurp.
A chi piacciono queste storie si possono giustificare anche le orecchie rosse. Non è da tutti i giorni sentirne una così. Anche perché Assange ci è andato giu’ duro. Mica l’ha sparata e basta. No. Ha aggiunto particolari.
I timori della popolazione americana per la presenza degli extraterrestri – si legge in questo misterioso documento – sarebbero cominciati almeno 13 anni prima. Nel ’91. Quando, in piena eclissi solare, alcuni aerei misteriosi sarebbero apparsi a centinaia su tutto il territorio del Messico. Finanche su Città del Messico. La gente andava in giro con gli ombrelli. Dicono quelli esagerati. Fatto sta che i media americani non hanno mai trasmesso le immagini “per evitare che la popolazione vedesse”. Dal 2004 – continua la relazione – flotte di extraterrestri provenienti dall’Oceano del sud, hanno continuato tranquillamente ad uscire dalle loro basi e si sono spinte fino in Cile.
Roba da far accapponare la pelle. Ufo che hanno basi sotto l’Oceano, che volteggiano sulle teste dei messicani e dei cileni, e americani che ormai “si sentono in guerra”. Se non lo avesse detto il simpatico Assange, ci sarebbe da scherzarci su. E invece, noi di Gialli.it, abbiamo scelto di raccontarvela seriamente questa cosa. Chiudendo proprio con una dichiarazione di quelli della United States Air Force: “Il pericolo piu’ grande per noi è causato dalle enormi onde che queste flotte aliene provocano emergendo dalle acque dell’Oceano Meridionale”. E’ vero. Non c’avevamo pensato. C’è da preoccuparsi?

(10 febbraio 2011)

Fonte: http://www.gialli.it/


UFO di Brusciano, il CUB contesta il servizio di Striscia la Notizia

angelo carannante con capitan ventosa


La tanto attesa messa in onda del servizio sull’UFO di Brusciano, all’interno del programma di Striscia la Notizia, registra una inattesa coda polemica. Il taglio del servizio, e soprattutto il montaggio dello stesso, ha lasciato l’amaro in bocca agli appartenenti del Centro Ufologico di Benevento ed in particolare al suo presidente Angelo Carannante. Nella tarda serata di ieri, l’ufficio stampa del Centro Ufologico di Benevento, ha diramato un duro comunicato a commento del servizio andato in onda su Striscia la Notizia. Motivo del contendere, a detta del team di ufologi campani, il taglio praticamente integrale dell’intervista di Carannante. Malumore sorto non per motivi di visibilità.
Carannante avrebbe spiegato, nel pezzo di intervista non andato in onda, come la teoria che il modellino ammirato nel servizio non potesse essere la spiegazione all’avvistamento effettuato dai due testimoni. “Il servizio-si legge nel comunicato del Centro Ufologico di Benevento- è stato presentato quasi completamente privo delle dichiarazioni del presidente del CUBMGC che aveva spiegato, piuttosto efficacemente, in oltre due minuti di intervista, il perché quel modellino mostrato non poteva essere l’UFO di Brusciano. Al dottor Carannante ed ai testimoni non è stato permesso il contraddittorio e cioè di replicare alle tesi di quei signori che hanno mostrato i loro modellini. E’ un fatto estremamente grave. Come dire che ogni UFO avvistato è un aereo o un elicottero. Alla fine Striscia ha emesso una sentenza già scritta e che non ammetteva repliche”. Il comunicato annuncia come, nelle prossime ore, il sito ufficiale del Centro Ufologico di Benevento pubblicherà una analisi tecnica con la quale tenterà di dimostrare come la tesi del modellino non è compatibile con ciò che è stato avvistato dai testimoni a Brusciano. (Fonte foto: per gentile concessione del CUB)

Fonte: http://revenews.info/

Commento di Oliviero Mannucci: Perchè il CUB si arrabbia tanto!? Quando io facevo parte del Centro Ufologico Nazionale al quale è affigliato il CUB, nel convegno di Tarquinia del 2010 a me è ad altre tre persone ( che mi avevano aiutato a realizzare un documentario in tempi record lavorando anche di notte), su un esperimento di contatto alieno fatto l'anno prima è stato riservato lo stesso trattamento. Il documentario una volta presentato come una visione integrale è stato poi interrotto e fatto vedere a pezzi snaturando tutto il lavoro fatto. Alle mie lamentele fatte all'organizzatore del Convegno ricevetti come risposta solo minaccie ( mi voleva scaraventare giù dalle scale della sala ) e sul forum del CUN, molti dirigenti e membri sapientoni dissero che era successo anche a loro e che non bisognava arrabbiarsi, e quando provai ancora a spiegare le mie ragioni sono stato bannato dal forum senza avere diritto di replica. Bene adesso allora perchè vi arrabbiate tanto??? "Striscia la Notizia" ha usato lo stesso metodo che avete usato anche voi nei miei confronti e nei confronti di tanti altri ex membri del CUN . Chi di spada ferisce di spada perisce prima o poi cari signori, incassate e zitti! E poi che cazzarola ci siete andati a fare su Striscia la Notizia, che non lo sapevate quello che sarebbe successo. Quando mai "striscia" è stata obbiettiva su queste cose!? Ve la siete proprio meritata questa bella figura di MERDA! E ricordatevi.... che il rispetto si ha quando lo si da anche agli altri. L'altra cosa divertente sapete qual'è? E' che la gente crede di più ad uno che va in giro con uno sturalavandino sulla testa che a voi. Che vi sia di lezione!!!!!

Il compagno misterioso del camaleonte

T Chamaeleontis (T Cha), una giovane stella sul punto di formare un sistema planetario, è circondata dal disco di polveri della sua nascita; ma il disco mostra una discontinuità. Un team internazionale di astronomi, finanziato in parte dall'UE, ha tentato di scoprire il perché. Usando un approccio innovativo, i ricercatori sono riusciti a individuare un oggetto accompagnatore che potrebbe aver ripulito la sua orbita. T Cha ha da poco fatto nascere un pianeta?

"I pianeti si formano a partire da dischi di materiale che ruotano attorno alle stelle giovani," spiegano dall'Osservatorio europeo meridionale (ESO), "ma il passaggio dal disco di polvere al sistema planetario è rapido e sono pochi gli oggetti colti durante questa fase." Con un'età di soli 7 milioni di anni, T Cha ha appena intrapreso il lungo cammino della vita, ed è sembrato un candidato promettente per degli astronomi intenzionati a cogliere il primo indizio scientifico di un pianeta in formazione in un disco transitorio come questo. Si tratta di una stella simile al nostro Sole, anche se notevolmente più giovane, situata nella piccola costellazione australe del Camaleonte, ad una distanza di circa 350 anni luce.

"Studi precedenti avevano mostrato che T Cha era un eccellente bersaglio per studiare come si formano i sistemi planetari," dice Johan Olofsson dell'Istituto di astronomia del Max Planck di Heidelberg in Germania. "Ma questa stella è lontana ed è stata necessaria tutta la potenza dell’interferometro del Very Large Telescope (VLTI) per analizzare i dettagli più minuti e per vedere ciò che accade nel disco di polvere."

Quindi, con l'aiuto del VLTI dell'ESO e dell'Astronomical Multi-Beam combinER (AMBER), un team di astronomi provenienti da Australia, Cile, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Stati Uniti ha preso di mira T Cha. Tra il disco interno, che è delimitato da uno stretto anello di polvere formato da una parte del materiale del disco, e la parte esterna del disco che si estende per 1,1 miliardi di kilometri (km) dalla stella, essi hanno trovato un tratto di spazio libero dalla polvere.

"Per noi la discontinuità nel disco di polvere attorno a T Cha era un segnale evidente," ha detto Nuria Huelamo del Centro di Astrobiologia al Centro di astronomia spaziale europeo (ESAC) in Spagna, "e perciò ci siamo chiesti: stiamo assistendo a un compagno che si sta scavando un solco all'interno del disco protoplanetario?"

Così vicino a una stella luminosa, un compagno molto più debole non sarebbe stato facile da individuare. Per superare questa difficoltà, il team ha deciso di usare lo strumento NACO del VLT al posto dell'AMBER, che è più adatto allo studio della struttura del disco interno, ma avrebbe avuto meno possibilità di rilevare un compagno distante. Lo strumento "Nasmyth Adaptive Optics System (NAOS) - Near-Infrared Imager and Spectrograph (CONICA)", NACO per gli amici, permette agli astronomi di ridurre l'effetto di offuscamento dell'atmosfera e di ottenere immagini particolarmente nitide.

La ricerca del team si è basata sul metodo chiamato SAM (sparse aperture masking). Al contrario del VLTI, questo è un tipo di interferometria che coinvolge diverse parti dello specchio di un singolo telescopio, invece che una combinazione di vari telescopi. Questa nuova tecnica è particolarmente adatta per individuare oggetti poco luminosi situati vicino ad altri molto più brillanti.

La combinazione di NACO, SAM e VLT si è dimostrata potente, e ha permesso ai ricercatori di identificare il chiaro segno di un oggetto situato verso il margine esterno della discontinuità, ad una distanza di circa un miliardo di chilometri dalla stella. Le scoperte del team suggeriscono che l'oggetto potrebbe essere una nana bruna o davvero un pianeta appena formato.

"Questo è un notevole studio congiunto che combina due diversi strumenti di ultima generazione situati all'Osservatorio Paranal dell'ESO," ha commentato la dott.ssa Huelamo. "Nuove osservazioni ci permetteranno di scoprire ulteriori informazioni sia sul compagno che sul disco, oltre a farci capire che cosa alimenta il disco interno di polvere.". La dott.ssa Huelamo e il dott. Olofsson sono, rispettivamente, gli autori principali di due articoli che presentano la ricerca nella rivista Astronomy & Astrophysics.

La ricerca è stata finanziata, in parte, dal progetto PROTOPLANETARY DISKS ("Formation and evolution of planetary systems") e dal progetto DISKEVOL ("Formation and evolution of planetary systems"), che hanno ricevuto rispettivamente borse Marie Curie Actions pari a 168.256 euro e 45.000 euro nell'ambito del Settimo programma quadro dell'UE.

Per maggiori informazioni, visitare:

Osservatorio europeo meridionale:
http://www.eso.org
Scheda informativa del progetto DISKEVOL su CORDIS, fare clic:
qui

Scheda informativa del progetto PROTOPLANETARY DISKS su CORDIS, fare clic:
qui

Astronomy & Astrophysics:
http://www.aanda.org/

ARTICOLI CORRELATI: 32951, 33045, 33089

Categoria: Risultati dei progetti
Fonte: Astronomy & Astrophysics; Osservatorio europeo meridionale (ESO)
Documenti di Riferimento: Olofsson, et al. (2011) Warm dust resolved in the cold disc around T Cha with VLTI/AMBER.Astronomy & Astrophysics ;Huelamo, et al. (2011) A companion candidate in the gap of the T Cha transitional disc. Astronomy & Astrophysics.
Codici di Classificazione per Materia: Coordinamento, cooperazione; Ricerca spaziale e satellitare; Ricerca scientifica

RCN: 33110

Fonte: http://cordis.europa.eu/

Verso Marte per curare lo stress

Al via un esperimento che cerca di risalire alle radici della patologia attraverso la simulazione di una missione spaziale.

Quanto stress si accumula durante una missione spaziale? E come si possono ridurre gli effetti senza fare ricorso a terapie farmacologiche? Extreme, il centro composta da Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, Scuola Superiore sant’Anna e Università di Pisa si sono messe al lavoro per valutare le reazioni di cuore-cervello-polmoni degli astronauti durante la simulazione della missione Mars 500. L’analisi clinica è volta dunque a valutare possibili contromisure contro accumuli di stress sulla base di rilevazioni oggettive e personalizzate: questo permetterà di applicare i medesimi criteri anche per le persone comuni. Sei gli astronauti che si sono offerti per fare da cavie all’esperimento: tra loro figura anche l’italo-colombiano Diego Urbina. Pur essendo solo una simulazione sarà tutt’altro che un’impresa facile: per 520 giorni gli astronauti vivranno costretti negli spazi limitati del simulatore Nek con tanto di cabine, bagno, cucina e piccola area comune senza avere alcun contatto diretto con il mondo esterno e senza vie d’uscita.

Il Cnr stesso ha scherzato paragonando l’avventura a una sorta di Grande fratello spaziale che però è uno degli ultimi e decisivi step in vista della missione prevista per il 2020 su Marte. Le condizioni saranno critiche: atmosfera, temperatura, illuminazione e pressione sono gli stessi che gli astronauti troveranno su Marte. Eventuali malfunzionamenti delle tute spaziali metterebbero a rischio le loro vite. “In queste condizioni il gruppo di ricerca pisano è chiamato a misurare oggettivamente la vulnerabilità allo stress dell’equipaggio e, contestualmente, verificare sul campo contromisure non farmacologiche che possano migliorare la resa degli individui alla pressione psicologica”, spiega Remo Bedini dell’Ifc-Cnr. Sono previste otto sessioni di esperimenti: una all’inizio, una alla fine e sei durante il viaggio. “In particolare, i ricercatori effettueranno rilevazioni elettroencefalografiche con dispositivi portatili a 32 canali per misurare la cosiddetta Sleep Slow Oscillation (Sso), l’onda madre del sonno ad onde lente (il sonno ristoratore). Specifici test clinici saranno condotti per misurare i livelli di cortisolo, ormone correlato allo stress: dalle urine si otterrà la misura del cortisolo tonico, dalla saliva quello fasico”.

Fonte: http://www.famigliacristiana.it/

Commento di Oliviero Mannucci: Ricordo ai miei assidui lettori, che chi fosse interessato ad approfondire le implicazioni scientifiche della futura missione su Marte, può digitare su Google il mio nome e cognome - Oliviero Mannucci - e fra i riferimenti indicizzati che mi riguardano, troverà la presentazione in PPT da me realizzata per il Convegno del Cusi di Lugano del 25 Aprile del 2009 intitolata appunto "Mission to Mars" e messa in rete su mia autorizzazione dal biologo molecolare Yuri Malagutti, che essendo anche un insegnante, l'ha utilizzata come modulo didattico nelle scuole superiori svizzere. Buona visione!

UFO: caccia intercettori all’inseguimento … di cosa?

ipotesi di inseguimento ufo


Non un video di avvistamento UFO classico ma comunque singolare. Di certo, l’oggetto volanteprotagonista del filmato non è riconoscibile. Quindi tecnicamente un OVNI come lo chiamano i sudamericani. Su YouTube nelle ultime ore è stato inserito un contributo che merita di essere analizzato, seppur in questi casi la prudenza è d’obbligo perché le immagini si prestano a molteplici interpretazioni. Il video di questo presunto avvistamento OVNI è stato attenzionato anche da Carmine Silvetri, esperto in elaborazioni delle immagini del Centro Ufologico di Benevento. Non è da escludere che, nelle prossime, ore il team del presidente Angelo Carannante possa fornire una analisi tecnica e dettagliata di questo presunto avvistamento OVNI. In attesa del parere degli esperti c’è da registrare come sinora il video presente su YouTube abbia ricevuto una valutazione estremamente positiva da parte degli appassionati. Candidandosi dunque ad essere una delle news del settore più intriganti del 2011.

Cosa si vede nel video? Tre probabili caccia intercettori lanciati all’inseguimento di qualcosa. Nelle prime immagini del documento non si nota bene di cosa, sembrerebbe una normale esercitazione o pattugliamento. Tuttavia con lo scorrere delle immagini si nota una piccola sfera luminosa. Di cosa si tratta? Difficile stabilirlo con certezza. Non un altro aereo. Qualcuno, guardando le immagini, ha anche ipotizzato possa trattarsi di un drone utilizzato per le esercitazioni. Quel sembra evidente è che i velivoli militari convergono nella direzione dell’oggetto volante non identificato.

Colui che ha pubblicato il video su YouTube non cita la data precisa ed il luogo dove il filmato è stato girato. Tuttavia pare abbia identificato i tre caccia intercettori come mezzi della Royal Air Force. Nel filmato si mostra anche una riproduzione schematica degli stessi. Il video è suggestivo senza dubbio ma non basta a classificarlo come documento attendibile e soprattutto come un presunto mezzo aereo di origine aliena. Servono ulteriori analisi. La parola passa agli esperti. (Foto e video: @supergia007 YouTube)

Per visionare il video in questione clikkate su questo link: http://notiziefresche.info/ufo-caccia-intercettori-allinseguimento-di-cosa_post-82360/

Commento di Oliviero Mannucci: Ho guardato il video in questione e fin dalle prima volta ho avuto l'impressione che l'OVNI in questione non sia altro che un altro aereo, forse di nuova concezione ( potrebbe essere un drone?) o che semplicemente vola ad una quota più elevata, ma comunque una macchina terrestre, infatti oltre al punto luminoso( che potrebbe essere il riflesso della luce del sole sulla fusoliera) in alcuni momenti della ripresa sembra mostrare anche una forma scura triangolare ( ali?) . A me personalmente non sembra nulla di anomalo, se poi qualcuno di voi cari lettori dovesse avere notizie in merito vi prego di inviarmele. Inoltre non escludo che possa trattarsi di un falso, la cosa che mi insospettisce è il tipo di ripresa che viene realizzato, che ad un certo punto, l'autore delle riprese, torna indietro per mostrare le scie dei jet, non mi sembra molto convincente tutto questo, in quanto se io avvistassi un UFO o OVNI che sia, con la mia telecamera cercherei di tenere inquadrato l'oggetto in questione, e non perderi certo a fare delle inquadrature descrittive che non hanno nulla a che vedere con il fenomeno. La cosa che poi poco mi convince è come viene presentato il video, sembra più uno spot che un documento. Invito quindi il Centro Ufologico di Benevento( citato in questo articolo) ad essere più cauti nell'esprimersi in merito a certi avvistamenti, ricordando che mediamente solo il 5% dei casi è classificabile come UFO.

Friday, February 25, 2011

OLOGRAMMI/ Innovazione futurista all'aeroporto di Luton

OLOGRAMMI/ Innovazione futurista all'aeroporto di Luton

News del 02 02 2011


A prima vista Holly è una ragazza molto carina. I lunghi capelli mori le scendono sino alla camicetta azzurro mare. Ha il viso curato, persino un po’ di trucco sugli occhi. Da un giorno è impiegata come addetta alla sicurezza dell’aeroporto di Luton a Londra. Che c’è di strano? Nulla, a parte un piccolo particolare.

Holly non è una persona reale, ma un ologramma. Una proiezione simile a quelle che abbiamo ammirato nei film “Guerre stellari” o “Atto di forza”. Da ieri l’aeroporto londinese ha due membri speciali in più nel proprio staff. Oltre a Holly, c’è anche Graham. Un giovanotto con il sorriso un po’ finto stampato sui denti. Già, finto. E infatti anche Graham non è un uomo in carne e ossa. Ne ha solo l’apparenza, l’immagine. Ma cosa ci fanno i due ologrammi in aeroporto?

Semplice, aiutano i passeggeri ad accedere all’area sicurezza che precede gli imbarchi. In pratica, spiegano a voce quali documenti mostrare agli agenti, quali sono i liquidi ammessi nel bagaglio a mano, dove posare la cintura e il giubbotto prima di passare attraverso il metal detector. Sempre in modo chiaro, standardizzato e facilmente intuibile dagli utenti. Il perché utilizzare un ologramma piuttosto che affidarsi a persone in carne e ossa o ad altre tecnologie (video, blu-ray, pannelli…) è spiegato dal direttore dell’aeroporto di Luton, Glyn Jones, intervistato dalla Bbc.

“Noi cercavamo un’applicazione che fosse in grado di fare due cose: essere convincente dal punto di vista comunicativo e fornire prestazioni consistenti e immutabili nel tempo – dice Jones -. Holly e Graham non risentiranno della sbronza della sera precedente e non c’è nemmeno il pericolo che la notte prima di presentarsi al lavoro si azzuffino con il proprio partner. Loro invece diranno esattamente le stesse cose nello stesso identico modo giorno dopo giorno. E fidatevi, sanno catturare l’attenzione dei passeggeri”.

Tanto convincenti che nel loro primo giorno di servizio all’aeroporto londinese sono stati scambiati per persone vere da diversi passeggeri. Che hanno addirittura consegnato a Holly e Graham i propri documenti di viaggio, pensando fossero gli addetti al controllo passaporto. A volte i nostri sensi ingannano. Specialmente se siamo distratti o non siamo passati dall’oculista per una controllatina alla vista. In realtà Holly e Graham non sono però i primi ologrammi impiegati per la sicurezza degli aeroporti inglesi.

Giusto il giorno prima, a Manchester, sono entrati per la prima volta in servizio i loro “cugini” Julie e John. Stavolta si tratta però di proiezioni di impiegati dell’aeroporto in carne e ossa (Julie Capper e John Walsh), anche se la somiglianza con gli ologrammi londinesi è curiosa (viene un sospetto, non è che anche i veri addetti alla sicurezza sono tutti identici tra loro?). Non fossero finti, si potrebbe quasi immaginare che le due coppie siano imparentate sul serio.

E in effetti una mamma in comune ce l’hanno: si chiama Tensator ed è un’azienda britannica specializzata nei servizi digitali per la sicurezza. La tecnologia che ha riprodotto Holly, Graham, Julie e John è dunque made in England al 100%. Non che sia poi così speciale: si tratta di un semplice effetto olografico ottenuto proiettando video su di una lastra di vetro dalla forma del personaggio prescelto. Siamo ancora lontani, dunque, dalle meraviglie futuristiche dei film. Ma è un primo passo in avanti verso l’utilizzo degli ologrammi nei luoghi aperti al pubblico. La novità ha suscitato interesse e curiosità in Gran Bretagna, anche se c’è già chi si chiede se davvero siano soldi ben investiti quelli per gli ologrammi in aeroporto. Sono soprattutto i blogger a storcere il naso. Jonathan Strickland, opinionista noto agli internauti per la sua competenza in fatto di tecnologia, dice la sua con franchezza. “Holly e Graham sono piatti, noiosi. Ripetono sempre le stesse cose. Ora sono la novità e dunque i passeggeri curiosi si avvicinano a sentire ciò che dicono. Ma tra un po’ di tempo la loro capacità attrattiva verrà meno. E, anzi, finirà anche per confondere gli utenti”. Eppure Julie Armstrong, direttrice dei servizi per i passeggeri dell’aeroporto di Manchester, è convinta del contrario: “Sono passati quattro anni dalle restrizioni introdotte negli aeroporti a causa del pericolo attentati, ma ancora i passeggeri non sanno quali sono i liquidi ammessi. Abbiano ottenuto ottimi risultati con i veri John e Julie, così vogliamo replicare con i loro ologrammi”. Gli stessi addetti in carne e ossa promuovono l’iniziativa: “Prima degli ologrammi impiegavamo molto del nostro tempo a spiegare ai passeggeri le restrizioni che riguardano liquidi e oggetti sui voli – spiegano Julie Capper e John Walsh, quelli veri -. Così si formavano code e non potevamo concentrarci su altri aspetti del nostro lavoro. Oggi invece possiamo velocizzare i processi di controllo e imbarco”.


Fonte: http://www.ilsussidiario.net

Commento di Oliviero Mannucci: E' iniziata l'era dgli ologrammi attivi, presto li vedremo sempre più spesso usati anche nel campo della pubblicità. Speriamo che qualche nostro ministro ( senza fare nomi, Mariastella Gelmini) non pensi di metterli al posto degli insegnanti nelle scuole


Lhc, le nuove frontiere della scienza

Conferenza pubblica di Lucio Rossi del Cern di Ginevra in Rettorato

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“Il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern e le nuove frontiere della Scienza e della Tecnologia”. E’ questo il titolo dell’appuntamento che si terrà oggi, venerdì 25 febbraio alle ore 15,30 nell’Aula Magna del Rettorato (via Savonarola 9) nell’ambito del ciclo di conferenze organizzato dal Dipartimento di Fisica, Sezione Infn, dell’Università di Ferrara e Lions Clubs, Ferrara Ercole I D’Este, Ferrara Estense

Relatore dell’incontro sarà il Prof. Lucio Rossi del Cern di Ginevra, dove dirige il Gruppo Magneti e Superconduttori per il progetto Lhc.

Lucio Rossi, laureato in Fisica all’Università di Milano, dal 1981 è ricercatore dell’Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e dal 1992 è Professore Associato del Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano. Il gruppo in cui Lucio Rossi è inserito, diretto dal Prof. Francesco Resmini, progetta e costruisce il Ciclotrone Superconduttore, uno dei primi acceleratori del mondo che utilizza la superconduttività per generare campi magnetici. In questo progetto Rossi collabora con il Prof. Emilio Acerbi alla progettazione, costruzione e misure delle bobine superconduttive. Nel 1989 inizia anche la collaborazione con il Cern per lo sviluppo e costruzione dei primi magneti prototipo per The Large Hadron Collider (Lhc). Nel 1997 entra a far parte della collaborazione Atlas e nel 2001 lascia l’Università di Milano, in cui rimane professore in congedo, per andare al Cern di Ginevra a dirigere il “Magnets, Cryostats and Superconductors Group”per il progetto LHC. Nel 2004 ha lanciato la rete Europea per i magneti ad alto campo e pulsati per i collisori adronici (finanziata dalla Unione europea) e ne è responsabile. Rossi ha partecipato anche ad un esperimento spaziale (Ams) propugnando nel 1998 una nuova tecnologia per protezione degli astronauti dalla radiazione in voli interplanetari basata sui grandi magneti superconduttori.
Dal 2000 é rappresentante dell’Italia nell’ “International Organising Committee” della “Magnet Technology Conference”.

Il Large Hadron Collider (Lhc), in italiano grande collisore di adroni, è un acceleratore di particelle situato presso il Cern di Ginevra.
L’Lhc è l’acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato. Può accelerare protoni e ioni pesanti fino al 99,9999991% della velocità della luce e farli successivamente scontrare, raggiungendo attualmente un’energia, nel centro di massa, di 7 teraelettronvolt. Simili livelli di energia non erano mai stati raggiunti fino ad ora in laboratorio. È costruito all’interno di un tunnel sotterraneo, a 100 m di profondità, lungo 27 km e situato al confine tra la Francia e la Svizzera, in una regione compresa tra l’aeroporto di Ginevra e i monti Giura.

Il Cern, European Organization for Nuclear Research in inglese, o Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire in francese, (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare), è il Laboratorio Europeo per la Fisica delle Particelle, centro di ricerca sulla fisica delle particelle più grande del mondo. Istituito nel 1954, è diventato un esempio unico di collaborazione internazionale e conta oggi 20 stati membri, tra cui l’Italia, che fu uno degli stati fondatori. Si trova al confine tra Svizzera e Francia alla periferia ovest della città di Ginevra. Qui gli scienziati collaborano per studiare i costituenti fondamentali della materia e le forze che li tengono assieme, grazie ad acceleratori interconnessi che forniscono molti tipi di particelle e diversi esperimenti.

Fonte: http://www.estense.com/

Discovery: partito ieri sera con a bordo un pezzo di Italia

discovery

H 04.50 p.m./H 22.50 in Italia. La missione STS-133 dello Space Shuttle Discovery si è lanciata verso lo spazio in modo perfetto e puntuale. Era da ottobre che la navetta più anziana della Nasa attendeva il momento di volare. Numerosi sono stati i disguidi ed i problemi tecnici che ne hanno ritardato la partenza.

A bordo, con un equipaggio formato da sei astronauti, anche un robot umanoide che, a chiosa di questa ultima avventura del Discovery, promette di aprire una nuova era per l'esplorazione spaziale. Infatti, il ruolo di Robonaut 2 sarà quello di aiutare gli astronauti nelle future passeggiate spaziali. Lo ricordiamo, anche un pò di Italia sarà presente in questo ultimo e attesissimo viaggio spaziale, e sarà rappresentata da Leonardo, un modulo pressurizzato permanente che sarà agganciato alla Stazione orbitale spaziale. Paolo Nespoli, già a bordo di un’altra missione russa, attende l’arrivo dell’equipaggio americano. In quel momento, quando avverrà l’aggancio del modulo Leonardo, l’Italia sarà l’unico paese europeo ad essere presente con un proprio modulo sulla Iss.

Il sito della Nasa ha offerto agli appassionati la possibilità di seguire in diretta i preparativi ed il lancio del Discovery. Un countdown attivo ormai da mesi, ieri ha snocciolato i minuti ed i secondi immediatamente precedenti al lancio. Quelli in cui la vita degli astronauti è completamente in balia della propria perfezione. È inevitabile domandarsi quali siano i pensieri che scorrono nelle teste dell'equipaggio. Quei pensieri e quei sospiri propri della straordinarietà e della speranza della buona riuscita.

Tutto, all'interno della base spaziale americana è precisamente schedulato. Nulla è lasciato al caso. Ogni minuto ha un suo significato. Come il van che, tre ore prima della partenza, trasporta l'equipaggio verso lo Shuttle che attende, fieramente pronto e supervisionato al Pad39A del Kennedy Space Center. Tutto intorno un lago artificiale creato per preservare l'ecosistema dell'aerea e per attutire la potenza dei reattori.


La tv Nasa ha reso possibile quello che le generazioni dei nostri genitori non hanno avuto modo di sperimentare: seguire dall'interno i preparativi. Assistere alla meticolosa preparazione degli astronauti sui propri sedili, alla delicata messa a punto di ogni collegamento tra loro ed il mondo esterno. Curiosa la posizione orizzontale degli astronauti sullo schermo del computer: un pò come vedere una immagine al contrario. E poi rendersi conto della portata del lancio e della straordinarietà del momento. Come quello in cui i tecnici, dopo aver terminato la meticolosa fase di allestimento del personale di bordo, escono dallo shuttle e ne chiudono ermeticamente il portellone. Una fase che ha richiesto ben due ore. Durante le quali ogni prova e verifica è stata effettuata per controllare che tutto fosse pronto. Sicuro.

H 22.53. E’ il momento in cui il Discovery si è staccato dal Pad per lanciarsi con una potenza straordinaria. Il countdown è stato interrotto solo una volta, durante il Time Minus 9, ossia durante i 9 minuti immediatamente precedenti al tempo di lancio; quello, per intenderci, dopo il quale non c’è più possibilità di tornare indietro. Ultimo check ed il costante contatto radio con gli astronauti. Solo un lieve disguido al pannello di controllo. Dopodiché ricomincia il conto alla rovescia che, puntuale, porta all’emozione crescente della nuvola di fumo e fuoco che sprigiona lo Shuttle nel blu profondo.
Centinaia le persone ad assistere.

Dopo il Discovery, saranno altri due gli Shuttle a partire. Gli ultimi del programma spaziale. Il primo è l’Endeavour, schedulato per il prossimo 19 aprile che ospiterà anche l’italiano Roberto Vittori; e, probabilmente a giugno, sarà la volta di Atlantis.

Federica Vitale

Fonte: http://www.nextme.it/

Sole, ancora un'altra grande eruzione

Satellite Nasa Solar Dynamics Observatory (Sdo) invia immagini

(ANSA) -ROMA, 24 FEB - Il Sole non ha pace: dopo la breve tregua dalla spettacolare eruzione della settimana scorsa oggi e' tornato ad essere irrequieto. Il satellite della Nasa Solar Dynamics Observatory (Sdo) ha inviato a Terra le immagini di un'altra spettacolare eruzione. La zona entrata in attivita' si trova nella parte orientale della stella e l'eruzione ha prodotto una forte emissione di particelle. Il vento solare non 'soffia' in direzione della Terra. Scongiurato il rischio di eventuali tempeste magnetiche.

UFO di Vancouver, spuntano altri testimoni

avvistamento ufo anomalo nello stato di Washington

Chi pensava che l’avvistamento UFO di Vancouver, città dello Stato di Washington, per certi versi singolare, sarebbe rimasto un episodio senza troppo seguito forse dovrà ricredersi. Da quelle parti la questione è stata presa molto sul serio ed il The Columbian, che per primo aveva dato la notizia, sta seguendo l’evolversi di quanto accaduto. L’avvistamento UFO di domenica sera, la prima news di “UFO sightings” del 2011 di un certo rilievo nella zona, ha fatto il giro del mondo. Soprattutto perché dalla descrizione che è stata fornita, da uno dei testimoni, l’oggetto volante non identificato aveva delle caratteristiche piuttosto “classiche”. Sia per ciò che concerne la modalità di movimento, la forma e tipo di luci.

Così agli ufologi più esperti è sembrato di riconoscere un profilo molto diffuso negli Usa negli anni ’50 e ’60. Come spesso accade non sempre i racconti, le sensazioni e i particolari coincidono. A volte più testimoni di un presunto avvistamento notano particolari che ad altri sfuggono. OVNI del genere non se ne avvistano da un bel po’ in USA.

La maggior parte degli avvistamenti nell’ultimo decennio raccontano di UFO dalla forma triangolare, sigariforme o prevalentemente luminosi. Secondo quanto riporta il The Columbian, in un ampio reportage, sarebbero spuntati anche altri testimoni dello strano avvistamento. Altre persone avrebbero notato un oggetto volante simile in altre zone della città di Vancouver. Del caso si sta occupando anche Peter Davenport. Il direttore del National UFO Reporting Center ha definito il caso piuttosto interessante, pur non sbilanciandosi nel merito. (Foto: Media NF)

Fonte: http://notiziefresche.info/