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Friday, February 25, 2011

Lhc, le nuove frontiere della scienza

Conferenza pubblica di Lucio Rossi del Cern di Ginevra in Rettorato

http://www.estense.com/wp-content/uploads/2011/02/800px-CERN_LHC_Tunnel1.jpg

“Il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern e le nuove frontiere della Scienza e della Tecnologia”. E’ questo il titolo dell’appuntamento che si terrà oggi, venerdì 25 febbraio alle ore 15,30 nell’Aula Magna del Rettorato (via Savonarola 9) nell’ambito del ciclo di conferenze organizzato dal Dipartimento di Fisica, Sezione Infn, dell’Università di Ferrara e Lions Clubs, Ferrara Ercole I D’Este, Ferrara Estense

Relatore dell’incontro sarà il Prof. Lucio Rossi del Cern di Ginevra, dove dirige il Gruppo Magneti e Superconduttori per il progetto Lhc.

Lucio Rossi, laureato in Fisica all’Università di Milano, dal 1981 è ricercatore dell’Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e dal 1992 è Professore Associato del Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano. Il gruppo in cui Lucio Rossi è inserito, diretto dal Prof. Francesco Resmini, progetta e costruisce il Ciclotrone Superconduttore, uno dei primi acceleratori del mondo che utilizza la superconduttività per generare campi magnetici. In questo progetto Rossi collabora con il Prof. Emilio Acerbi alla progettazione, costruzione e misure delle bobine superconduttive. Nel 1989 inizia anche la collaborazione con il Cern per lo sviluppo e costruzione dei primi magneti prototipo per The Large Hadron Collider (Lhc). Nel 1997 entra a far parte della collaborazione Atlas e nel 2001 lascia l’Università di Milano, in cui rimane professore in congedo, per andare al Cern di Ginevra a dirigere il “Magnets, Cryostats and Superconductors Group”per il progetto LHC. Nel 2004 ha lanciato la rete Europea per i magneti ad alto campo e pulsati per i collisori adronici (finanziata dalla Unione europea) e ne è responsabile. Rossi ha partecipato anche ad un esperimento spaziale (Ams) propugnando nel 1998 una nuova tecnologia per protezione degli astronauti dalla radiazione in voli interplanetari basata sui grandi magneti superconduttori.
Dal 2000 é rappresentante dell’Italia nell’ “International Organising Committee” della “Magnet Technology Conference”.

Il Large Hadron Collider (Lhc), in italiano grande collisore di adroni, è un acceleratore di particelle situato presso il Cern di Ginevra.
L’Lhc è l’acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato. Può accelerare protoni e ioni pesanti fino al 99,9999991% della velocità della luce e farli successivamente scontrare, raggiungendo attualmente un’energia, nel centro di massa, di 7 teraelettronvolt. Simili livelli di energia non erano mai stati raggiunti fino ad ora in laboratorio. È costruito all’interno di un tunnel sotterraneo, a 100 m di profondità, lungo 27 km e situato al confine tra la Francia e la Svizzera, in una regione compresa tra l’aeroporto di Ginevra e i monti Giura.

Il Cern, European Organization for Nuclear Research in inglese, o Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire in francese, (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare), è il Laboratorio Europeo per la Fisica delle Particelle, centro di ricerca sulla fisica delle particelle più grande del mondo. Istituito nel 1954, è diventato un esempio unico di collaborazione internazionale e conta oggi 20 stati membri, tra cui l’Italia, che fu uno degli stati fondatori. Si trova al confine tra Svizzera e Francia alla periferia ovest della città di Ginevra. Qui gli scienziati collaborano per studiare i costituenti fondamentali della materia e le forze che li tengono assieme, grazie ad acceleratori interconnessi che forniscono molti tipi di particelle e diversi esperimenti.

Fonte: http://www.estense.com/

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