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Wednesday, March 30, 2011

Nucleare a 150 Km da Trieste: riapre la centrale di Krsko

La complessità del nucleare necessiterebbe strategie comunitarie: se la Merkel pensa ad una Germania libera dall’atomo, la Slovenia rispolvera le centrali.

trieste


Nel rumore dell’emergenza nipponica pochi si sono accorti che in Slovenia è rientrata in funzione la centrale atomica di Krsko, a soli 150 chilometri da Trieste.

L’impianto in questione, connesso alla rete nel lontano 1981 e operativo dal 1983, contiene circa 48 tonnellate di combustibile a base di ossido d’uranio.
E a preoccupare al momento è proprio questo dato, soprattutto in considerazione della vicinanza territoriale. Sono numerosi gli incidenti che hanno segnato il ciclo di vita di questo impianto: solo per citare i più recenti, nel 2008 ci fu una fuga di acqua di raffreddamento del reattore tale da far scattare l’allarme internazionale; nel 2007 la stessa centrale è stata chiusa per un mese intero, senza che i motivi di questa interruzione di servizio siano mai stati chiariti in sede europea.
Pochi giorni fa la notizia dello spegnimento dell'impianto per problemi tecnici e di sicurezza: sembrerebbe siano saltati alcuni sistemi idraulici. Il guasto comunque è già stato risolto, e la centrale riattivata.
Krsko, che ha una potenza di circa 700 Mw, è in co-proprietà slovena e croata, Stati che avevano preventivato la dismissione dell’impianto a partire dal 2023. Ora però sembra che i piani siano cambiati, tanto da parlare di un raddoppio della capacità elettrica della centrale, con la costruzione di un nuovo reattore, di proprietà interamente slovena.
La questione è più che mai attuale, proprio perchè capita nel mezzo di un dibattito politico e culturale molto acceso: l’Italia, al momento, non ha centrali attive sul proprio territorio, ma in caso di incidenti in centrali francesi o, come in questo caso, slovene, sarebbe uno dei primi territori ad essere colpito.
Evidentemente serve attuare al più presto una strategia europea in grado di garantire maggiori controlli e scelte lungimiranti.

Fonte: http://gogreen.virgilio.it/


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