Statistiche

Sunday, April 24, 2011

Hubble compie 21 anni: una rosa di galassie il suo regalo

È il suo ventunesimo anniversario e come ogni anno cade il 24 aprile. Data la ricorrenza, di un certo peso, è stata rilasciata un'immagine ufficiale: stupenda a dir poco. Stiamo parlando di Hubble Space Telescope, HST, il telescopio spaziale orbitante che è stato definito negli anni in mille modi entusiastici in tutti i continenti, ed è considerato oramai da tanta parte del pubblico "l'occhio dell'umanità " verso l'Universo.

L'immagine, specialmente elaborata e pubblicizzata per questa ricorrenza, è quella di ARP 273, una coppia di galassie in interazione fra loro particolarmente fotogeniche e che ci appaiono quasi danzanti in un ballo che le porterà, fra qualche diecina di milioni di anni, probabilmente a fondersi in una sola. L'immagine è così bella e curata nella resa cromatica e dei particolari che fa quasi venire voglia di buttarcisi dentro per "nuotare" negli spazi cosmici. (Guarda l'immagine 1 della gallery - Hubble, "l'occhio dell'umanità" verso l'Universo)

In questi 21 anni HST ha profondamente cambiato la nostra conoscenza dell'Universo, migliorandola in modo addirittura drammatico in molti campi dell'astrofisica: è grazie a lui se oggi sappiamo che l'espansione dell'Universo non è a velocità costante ma sta addirittura accelerando, e sempre con Hubble abbiamo visto per la prima, e finora unica, volta direttamente un pianeta girare attorno ad un'altra stella o identificato la galassia più distante nello spazio e nel tempo che conosciamo, un puntolino luminoso a 13 miliardi di anni luce da noi, solo mezzo miliardo di anni dopo il Big Bang, il grande inizio. E la lista sarebbe ovviamente lunghissima. (Guarda l'immagine 2 della gallery - Hubble, "l'occhio dell'umanità" verso l'Universo)

Ma Hubble Space Telescope ha fatto anche un'altra operazione culturale fondamentale verso il pubblico, e soprattutto i giovani: ha cambiato radicalmente la qualità delle immagini degli oggetti che popolano il cosmo: stelle, galassie, nebulose, nubi di gas, pianeti. Tutto, grazie alla cura degli uomini e donne che elaborano le immagini di HST, diventa naturalmente colorato e di un fascino irresistibile. Le "vecchie" fotografie in bianco e nero o a colori che popolavano i libri di 30 anni fa sono scomparse e nei testi di scuola, nei talora splendidi libri di astronomia che troviamo in libreria, ma anche in TV e sulla Rete oggi dominano immagini stupende, colorate, curate, dettagliatissime e non sfuocate dal perenne agitarsi dell'atmosfera, come quelle che possiamo avere da Terra. Perché Hubble, il nostro occhio cosmico, sta sopra al velo che ci permette di respirare, ma ci degrada la vista acuta del cielo. Oggi è, per fortuna, normale specie per i più giovani vedere queste immagini, ma è un regalo senza prezzo che questa missione spaziale ci ha fatto. E le 100 più belle formano oramai un oggetto di culto. (Guarda il video "In un filmato le 100 immagini più belle di Hubble")

D'accordo ma oggi, a ben 21 anni, un'età veneranda per una missione spaziale, come sta lo Space Telescope? "Mai andato meglio!" ci dice con orgoglio Antonella Nota, astrofisica e direttore associato dell'Istituto per lo Space Telescope di Baltimora. HST è infatti un'impresa in collaborazione fra NASA , 85%, ed ESA, Agenzia Spaziale Europea, ESA, 15%. La Nota, veneziana di origine e laureatasi in Italia nel 1983, ha fatto tutta la sua carriera a ESA, prima in Germania, fino al 1985 e poi appunto a Baltimora, fin dall'inizio dell'impresa del Telescopio Spaziale, dedicato ad Edwin Hubble, il grande astronomo che nel secolo scorso si accorse dell'espansione dell'Universo analizzando i dati delle galassie lontane prese da Mount Palomar. Oggi è il capo delegazione europeo a Baltimora e co-direttore di un Istituto di oltre 500 persone, che provvede alle operazioni scientifiche e tecniche necessarie per mantenere HST al meglio e ottenerne i migliori risultati. (Guarda l'immagine 3 della gallery - Hubble, "l'occhio dell'umanità" verso l'Universo)

Una breve carta d'identità di Hubbe Space Telescope vede il suo lancio 24 aprile 1990 grazie alla missione Shuttle no 31, cui partecipò anche l'astronauta Charles Bolden, oggi diventato amministratore in capo di NASA, la potente agenzia spaziale USA. La durata presunta della missione era di almeno 20 anni, ora superati, e si parla di portarla, con un po' di fortuna, a 30. Molte le missioni ad HST con astronauti per aggiornamento e riparazioni, cinque per la precisione. Particolarmente importanti quelle del 1993, che permise di correggere un difetto delle ottiche del telescopio che lo aveva reso praticamente inservibile, e l'ultima, quella del 2009, che ha dotato HST di strumenti nuovissimi, allo stato dell'arte della tecnologia. Missione incredibilmente pericolosa dato che per gli astronauti non c'era possibilità alcuna di recupero nel caso qualcosa fosse andato male. Ma ci andarono lo stesso, dopo lunghissime esitazioni dell'amministrazione e discussioni nella comunità. "Si deve a loro coraggio se oggi HST è un telescopio praticamente perfetto, nuovissimo anche dopo 21 anni, che continua a regalarci importanti scoperte di fisica e bellissime immagini" continua la Nota. HST è lungo 13 metri e pesa, a terra, 11.110 chili. Il suo diametro massimo è di 4:02 metri e il costo iniziale, nel 1990 al lancio, è stimato in 1.9 miliardi di dollari.

Difficile fare questi conti, comunque realisticamente a oggi si parla di 8-10 miliardi in totale, grosso modo il costo del grande acceleratore di particelle di Ginevra, LHC, che deve però ancora andare completamente a regime. Oggi come oggi HST spedisce a terra almeno 4 GB di dati al giorno ed il suo archivio scientifico completo non è meno di 10 TB e contiene montagne di informazioni ancora da sfruttare, tanto che il 50% delle pubblicazioni scientifiche prodotte oggi da dati Hubble partono proprio non da osservazioni dirette ma dallo sfruttamento dell'archivio.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.