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Tuesday, May 31, 2011

In California la Nasa è pronta a inaugurare la sua sede ecosostenibile

Costato 20 milioni di dollari, l’edificio di circa 50.000 metri quadrati è pensato per accogliere i 220 dipendenti dell’ente spaziale e comprende una serie di tecnologie che lo rendono in grado di generare più elettricità di quanta ne consumi. Al suo interno sono previste molte idee innovative in fatto di efficienza energetica e non solo.
La nuova sede della Nasa
Invece di inviare i propri dipendenti nello spazio, la Nasa gli sta costruendo un ufficio del futuro più vicino a casa. Il sinuoso edificio spaziale in corso di costruzione presso il Nasa Ames Research Center nella Silicon Valley, in California, incorpora una parte di tecnologia utilizzata dagli astronauti per le missioni spaziali e sarà una delle poche strutture in stato in grado di generare più elettricità di quanta ne consumi. Per la costruzione, che sarà completata a metà luglio, sono stati stanziati 20 milioni di dollari e ospiterà 220 dipendenti Nasa.

Il progetto punta al rating massimo di casa sostenibile e per questo prevede soluzioni davvero innovative: circa il 92% dei rifiuti prodotti durante la costruzione è stato riciclato o smaltito in modo ecologico e tenuto fuori delle discariche. Acciaio e altri materiali sono stati acquistati da fornitori locali per ridurre le emissioni. All'esterno del palazzo, una cella a combustibile crea energia elettrica da gas naturale. I pannelli solari fotovoltaici coprono il tetto e il patio. L'erba sul prato sarà irrigata con l'acqua da un impianto di trattamento delle acque sotterranee contaminate, invece di usare acqua potabile. Sarà prevista la stessa tecnologia utilizzata dagli astronauti per catturare l'acqua usata in docce e lavandini e riutilizzarla ai servizi igienici. Così l'edificio consumerà il 90% in meno di acqua potabile rispetto agli edifici tradizionali di dimensioni analoghe. C’è di più: invece di rumorose prese d'aria condizionata, il raffreddamento dell'edificio si baserà su un elaborato sistema di 5.000 sensori di misurazione del CO2 che stabiliranno anche se l'edificio è troppo caldo: se sì, si attiverà un sistema sotterraneo legato a un pozzo geotermico che pompa acqua attraverso tubi di rame snodandosi attraverso il soffitto e raffreddando così l'aria circostante. L'edificio utilizza vetro, pavimenti e mobili riciclati. Gli ampi lucernari e le pareti bianche consentono una riduzione dell’uso della luce ai minimi termini tanto che si prevede che le plafoniere saranno accese solo per 40 giorni feriali l'anno, ha detto la Nasa. Infine la struttura è stata progettata per essere delle più sicure in caso di terremoto. (a.b.)

Fonte: http://www.zeroemission.tv

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