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Thursday, May 26, 2011

Lampo cosmico, quasi al big bang

La scoperta, possibile grazie al telescopio Swift della Nasa, viene presentata a Boston, nel convegno della Societa' Americana di Astronomia, ed e' in via di pubblicazione sulla rivista The Astrophysisical Journal. L'italiano Antonino Cucchiara alla testa dell'équipe.

Washington, 25-05-2011


E' avvenuto all'alba dell'universo, a soli 500 milioni di anni dal Big Bang: e' il lampo gamma, ossia l'esplosione cosmica piu' distante finora osservata nell' universo, probabilmente l'oggetto piu' lontano nel tempo e nello spazio mai conosciuto.
La scoperta, possibile grazie al telescopio Swift della Nasa, viene presentata oggi a Boston, nel convegno della Societa' Americana di Astronomia, ed e' in via di pubblicazione sulla rivista The Astrophysisical Journal.
I risultato e' stato ottenuto da un gruppo internazionale di astronomi guidati dall'italiano Antonino Cucchiara, della Penn State University, e al quale hanno partecipato Lorenzo Amati, dell'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf -Iasf) di Bologna e Paolo D'Avanzo, dell'osservatorio Inaf di Brera.
L'eccezionale scoperta, confermata da telescopi spaziali e basati a Terra, ha importanti implicazioni sui processi che hanno generato le prime stelle e le prime galassie. L'immane esplosione di raggi gamma osservata dimostra, secondo gli esperti, che a un'epoca cosi' remota e prossima all'origine dell'universo esistevano gia' stelle di grande massa al termine del loro ciclo evolutivo.
Secondo le attuali teorie i lampi di raggi gamma, almeno quelli di tipo "lungo" come GRB 090429B, sono infatti prodotti dal collasso di stelle molto grandi, con una massa 30 volte maggiore a quella del Sole.
"Il mio contributo allo studio del GRB 090429B sta nell'aver utilizzato la correlazione tra la lunghezza d'onda alla quale e' massima l'energia trasportata dai raggi X e gamma emessi dal lampo e la sua luminosita"', ha spiegato Amati. Questa indagine, ha proseguito, "ci ha confermato che l'evento e' stato davvero prodotto all'alba dell'Universo".
Per D'Avanzo "ancora una volta i lampi di raggi gamma dimostrano di essere tra gli strumenti piu' promettenti per indagare l'universo primordiale, ed e' ragionevole aspettarci che in un prossimo futuro lo studio di questi eventi possa fornirci preziose informazioni sui processi di formazione delle prime stelle e delle prime galassie".

Fonte: http://www.rainews24.rai.it

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