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Monday, May 30, 2011

Robotica, l’Italia premiata in Svezia

L’Università di Verona terza all’Eurobotics Technology Transfer 2011 per il progetto di un robot chirurgico

a cura della Redazione Computerworld

Avevamo parlato a febbraio di un progetto del dipartimento di informatica dell’Università di Verona riguardante un robot chirurgico in grado di eseguire in maniera autonoma interventi chirurgici come biopsie, incisioni e suture.

Ora l’ambito in cui è nato questo progetto ha portato a un prestigioso riconoscimento internazionale. Paolo Fiorini (nella foto), docente del dipartimento di informatica dell’ateneo scaligero, ha infatti ritirato il terzo premio all’Eurobotics Technology Transfer 2011 proprio per la creazione di un robot chirurgico, battezzato Surgenius. La premiazione si è svolta a Vasteras, in Svezia, durante l’incontro di Eu-nited, l’associazione robotica europea.

“È un risultato importante non solo per il fatto che siamo stati riconosciuti tra ben 12 partecipanti”, commenta lo stesso Fiorini, ordinario di sistemi di elaborazione delle informazioni, “ma anche per i concorrenti che abbiamo avuto: la società Kuka e l’agenzia spaziale tedesca, che hanno vinto il primo premio, e il Politecnico di Zurigo che ha vinto il secondo premio.”

Il robot, prodotto insieme a Surgica Robotica, è prossimo a ottenere il marchio CE e quindi potrà essere usato in prove su pazienti umani in accordo con i comitati etici dei vari ospedali. “Il robot prodotto a Verona è attualmente una delle macchine chirurgiche più avanzate” sottolinea Fiorini. “Un progetto di questo tipo sarebbe arduo anche nella Silicon Valley, dove esiste una grande mentalità di rischio e infrastrutture adeguate. In Italia e a Verona, la situazione è molto diversa”.

Il gruppo di ricerca di Verona, composto da 3 dottori di ricerca, 3 dottorandi e diversi collaboratori, per un totale di circa 20 persone, sta lavorando su altri cinque progetti. La maggior parte dei ricercatori si dedica a progetti di chirurgia robotica, quali Safros dedicato all’analisi della sicurezza dei pazienti di inerventi di chirurgia robotica, I-sur che esplora il campo dell’automazione di alcuni aspetti della chirurgia robotica, ed Eurosurge che cercherà di creare una rete di laboratori che fanno ricerca in chirurgia robotica. Gli altri due progetti riguardano Filose, che studia il sistema sensoriale dei pesci per progettare robot sottomarini in grado di muoversi in modo efficiente in acque turbolente, ed Edufill, un programma di insegnamento della robotica che prenderà avvio a giugno. (sm)

Fonte: http://www.cwi.it

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