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Wednesday, June 29, 2011

Le stelle cadenti di ottobre potrebbero danneggiare i satelliti in orbita, dice la NASA



Lo sciame di meteore delle Draconidi, che si verifica ogni anno nel mese di ottobre, sarà quest’anno talmente intenso da costituire una minaccia per i satelliti in orbita e forse anche per la Stazione Spaziale Internazionale:

L’8 ottobre 2011 un’intensificazione della pioggia di meteore, della durata di circa 7 ore e con un picco tra le 19:00 e 21:00 di Greenwich, porterà alla comparsa di un numero di “stelle cadenti” compreso tra 40 e 750 l’ora, ossia da meno di una a più di 10 al minuto. Si tratta di un evento 25-50 volte più intenso del solito, con una pericolosità 10 volte maggiore per gli oggetti artificiali in orbita.
http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/20100024125_2010023492.pdf

Le piogge di meteore sono un fenomeno molto frequente e solitamente innocuo: periodicamente la Terra attraversa zone dello spazio precedentemente già attraversate da altri corpi celesti (comete, asteroidi,…), i quali si lasciano dietro una scia di minuscoli detriti. Quando questi detriti incontrano la Terra ed entrano nell’atmosfera, a causa dell’altissima velocità relativa (decine di migliaia di km/h) “bruciano”, diventando visibili, nel cielo notturno, anche dalla superficie terrestre: è così, infatti, che nascono le stelle cadenti. Astronomicamente note appunto come “piogge di meteore”, sono facilmente prevedibili, e prendono il nome dalla costellazione in cui, per effetto ottico, sembrano comparire quando l’evento si verifica: Leonidi per la costellazione del Leone, Perseidi per Perseo, Draconidi per la costellazione del drago.

Anche se le Draconidi di quest’anno saranno forse molto intense, osservarle non sarà facile, in quanto la Luna sarà piena al 90%, rendendo il cielo estremamente luminoso. Diverso il discorso per i satelliti in orbita, la cui elettronica di bordo può essere disturbata o danneggiata permanentemente dagli effetti elettromagnetici prodotti dagli impatti di micrometeoriti; tuttavia è pur vero che la velocità delle Draconidi e stimata in 20 km/s (72’000 km/h), contro i 60 per esempio delle Perseidi (316'000 km/h), il che spiegherebbe perché i precedenti picchi di attività delle Draconidi del 1998 e 2005 non causarono nessun danno ai satelliti; ma è pur vero che dal 2005 ad oggi l’elettronica di bordo dei satelliti si è molto evoluta e miniaturizzata, e quindi è divenuta forse più sensibile a questi effetti.


Fonte: http://technews.it

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