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Wednesday, August 24, 2011

CICAP: quanti errori!!!

I signori del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) sostengono che il paranormale semplicemente non esiste perchè nessuno ha mai osservato un vero fenomeno paranormale in condizioni di controllo.

Scrive Lorenzo Montali (segretario nazionale CICAP) nell'articolo Il Cicap è chiuso di mente?

[...] Ebbene, la risposta a questa domanda è una sola ed è una risposta che andiamo ripetendo da ormai dieci anni: non possiamo e non vogliamo negare in linea teorica l'esistenza di nessuno di questi fenomeni, anche perché siamo convinti che molte di queste cose potrebbero rendere molto più divertente e interessante la vita di tutti [...]. Molto modestamente però ci permettiamo di aggiungere una considerazione che forse a lei sembrerà "prosaica" e banale, ma che a noi continua a sembrare importante: se ci sono, una o più di queste cose, qualcuno vuole essere così cortese da mostrarle a tutti noi altri e condividere la felicità per una così importante scoperta? Se invece si tratta null'altro che di ipotesi, di teorie non suffragate da alcun riscontro, di raccolte di sogni e belle speranze, be' allora ci lasci dire che la strada della ricerca scientifica seria continua a sembrarci una via migliore di conoscenza.
[...]
Ebbene, questo è esattamente quello che noi cerchiamo: fenomeni da poter studiare approfonditamente. Il problema è che sinora, anche lei non potrà non convenire su questo, di questi fenomeni paranormali da esaminare non s'è vista traccia.
Un banale esperimento ci può dare la misura di come sia controintuitiva la realtà in alcune sue manifestazioni: provate a dare un occhio a questa esperienza paranormale.

Ma la buonafede del CICAP viene messa in discussione da più di un fronte. Esaminate ad esempio le vicende con il CICAP del Professor Umberto Bartocci, presenti nella sezione links.

Sicuramente i signori del CICAP sono i più tipici esponenti di quella fede laica nella scienza e in un certo modo di intendere il metodo scientifico risalente ad un modello di pensiero ormai superato. Einstein stesso si accorse già al tempo della stesura dell'articolo EPR (1935) che qualcosa non tornava nel modello classico nel confronto con la Meccanica Quantistica, e fu subito in grado di chiarire quali erano i punti di conflitto.

Con la verifica di Aspect et al. è stato chiarito che il punto di vista classico è errato e non si accorda con i dati sperimentali che invece sono in accordo con le previsioni della Meccanica Quantistica, ma mi sembra che signori del CICAP non l'abbiano ancora capito. E di fatto continuano a propagandare una interpretazione della realtà ormai superata. Che le cose non stiano come vogliono farci credere loro lo potete constatare direttamente:

La sensazione che l'opera del CICAP sia assimilabile alla difesa di una fede è opinione non solo mia ma anche dell'amico XmX, che nel suo sito scrive:

Ok, io non sono certo autorevole, lo so. Però personalmente mi sento spinto a dare il mio piccolo contributo: non per convincere, ma per stimolare il senso critico di chi legge. Per mia esperienza, ora sono contro lo "scientismo", inteso come la pretesa di alcuni signori di negare qualsiasi validità a molti fenomeni, che invece sono patrimonio della esperienza diretta di molte persone comuni. Quando la pura negazione dei fatti sarebbe eccessiva, essi ne danno una spiegazione razionale forzata, disperatamente nichilista. Questi signori hanno la loro legittima opinione, ma non rispettano in genere affatto quella di chi combattono, a suon di manifesti ideologici per ridicolizzare gli avversari. E' una vera e propria "crociata" portata avanti da alcuni "illuminati" uomini di scienza e di cultura.
Penso che idee di questo tipo possano essere condivise da molti che, in modo molto umile, non hanno il coraggio di far sentire la propria voce in proposito. Ma al di là delle sensazioni, fino a che punto è da considerarsi credibile l'opera di un organismo come il CICAP?

Facciamo parlare una persona che di metodo scientifico se ne intende:
(l'evidenziazione di parte del testo è opera mia)

Da "Epistemologia e pseudoscienze eretiche"
di Paolo Aldo Rossi
Cattedra di Storia del Pensiero Scientifico
Dipartimento di Filosofia
Università degli Studi di Genova

[...]
In apertura al suo notissimo Viaggio nel mondo del paranormale, Piero Angela scrive: "Non è infatti sugli errori, le illusioni o gli imbrogli che si può costruire una nuova dimensione, qualunque essa sia: e neppure una nuova scienza". Si tratta del più tipico dei ragionamenti di chi vive in un eterno presente e non osa riflettere sulla storia. Se ci si pone in prospettiva solo sincronica il ragionamento è lapalissiano, ma la cosa si complessifica nel momento in cui si inserisce la questione in una prospettiva diacronica, ossia se la si tratta in termini storici.
Allora gli "errori" e le "illusioni" (è evidente che non si prendono in considerazione gli imbrogli intenzionali) potrebbero giocare un ruolo dialettico nell'evoluzione della conoscenza scientifica. La storia della scienza è costellata di errori, illusioni, imbrogli, verità in anticipo e anticipi di verità, gli scienziati sono esseri umani che hanno sbagliato, barato e si sono illusi, hanno sacrificato la verità ad ideologie e ad interessi personali, ma spesse volta hanno anche pagato di persona e si sono sacrificati per testimoniare le loro idee contro la violenza della scienza "normale" e contro la prepotenza dei "signori della verità", alcuni hanno perso la vita, altri son finiti in manicomio, molti più semplicemente sono stati estromessi dalle "accademie".
[...]
Si tratta ora di chiedersi se "il mondo del paranormale" vada escluso dalla normalità "scientifica" in nome di preclusioni "ideologiche" quali sono quelle legate alle convenzioni meramente prescrittive oppure debba essere ricusato in nome di una "anormalità" epistemologica che lo porterebbe di diritto e di fatto fuori da qualunque sistema di norme costitutive adatto alla costruzione di una teoria scientifica. In altre parole è la "scienza ortodossa" che bolla come eretico tutto ciò che non opera secondo le prescrizioni di uno statuto convenzionato oppure si è nel caso di una disciplina che non può costituire un proprio universo di oggetti perché, appunto, non ha oggetti da esibire in quanto non è in grado di mostrare operativamente i suoi specifici strumenti di oggettivazione? In definitiva la nostra domanda è la seguente: la parapsicologia può costruirsi sul paradigma della razionalità scientifica oppure essa fa parte di un ambito di "razionalità altra"?
Questa è la "vera domanda" che gli avversari della parapsicologia dovranno esigere che sia soddisfatta. In caso contrario l’attuale disputa continuerà ad essere condotta per anatemi e scomuniche, strumenti propri più alle ideologie inquisitorie che alle metodologie scientifiche.


Esaminiamo ora il contenuto di un altro sito:

Tratto dal libro "Ipotesi sulla Realtà" di Fabrizio Coppola
(per approfondimenti vedete il sito www.ipotesi.net)

pagina 369
[...]
Piero Angela, il noto divulgatore scientifico, ha fondato un comitato che dovrebbe esercitare il "controllo" (ma che di fatto opera per la confutazione) delle affermazioni sul paranormale. Di esso fanno parte eminenti scienziati (tra cui Carlo Rubbia e Rita Levi Montalcini), in rappresentanza della scienza ufficiale, e vari prestigiatori, in qualità di esperti dei possibili trucchi che possone essere usati da coloro che affermano di essere in possesso di facoltà paranormali (essi sono quindi considerati a priori degli imbroglioni).
Massimo Biondi, un medico che ha fatto parte di tale Comitato ma che è divenuto molto critico nei suoi confronti, afferma: "Qualora un suo componente [del Comitato] si imbattesse in un evento inspiegato, uno di quelli che il gruppo nega, come si comporterebbero gli altri membri? Chiaramente il problema si pone in termini di un assurdo logico: se il Comitato in questione cambiasse parere, allora dovrebbe spiegare per quale ragione corporativa era disposto a farlo per testimonianza di un suo membro e non per quella di innumerevoli altre persone [che hanno assistito a fenomeni paranormali] di presumibile pari attendibilità; e se invece si ostinasse a proseguire per la direzione già intrapresa, allora dimostrerebbe di essere il primo traditore di quel metodo scientifico al quale pure dice di inchinarsi. In entrambi i casi si verificherebbe il limite della posizione preconcetta che non ha [...] rapporti di fatto con i dettami della scienza. Sembrerebbe doversi concludere che una posizione aprioristicamente arroccata nel verso di una negazione non porta molto lontano sulla strada della conoscenza."


Sempre all'interno di questo sito si parla dell'Effetto Maharishi, un effetto altamente paranormale, evidenziato in numerose pubblicazioni su riviste autorevoli:
(tratto dalla pagina http://www.ipotesi.net/ipotesi/generale.htm)

Un effetto straordinario, più volte verificato da vari Istituti di ricerca , è il cosiddetto Effetto Maharishi: in certe condizioni la coerenza generata da soggetti in meditazione si propaga nello spazio (il che è perfettamente accettabile nella nuova concezione), influenzando positivamente la popolazione circostante! Esso non provoca forzature della volontà ma solo un piccolo incremento dell'ordine mentale (che permette un funzionamento cerebrale più naturale e libero da stress) ed è rivelabile statisticamente dalle conseguenze sugli indici sociologici (minori incidenti e malattie, minore criminalità, miglioramenti economici, ecc.).
Sempre all'interno della stessa pagina troviamo un link a un sito americano sullo studio dell'interazione della mente con dispositivi fisici, che arriva a conclusioni opposte a quelle del CICAP:
D'altronde una straordinaria conferma della possibile influenza della consapevolezza umana su dispositivi fisici è già stata ottenuta nell'ambito del progetto PEAR presso la Princeton University (in particolare a riguardo dei disposivi REG).
Tutti queste evidenze hanno a che fare con fenomeni "paranormali", cioè non in accordo con una visione classica del mondo, ottenuti (come potere ben controllare direttamente dalle fonti) in condizioni di controllo. Vogliamo essere più cattivi?
Leggete quest'altra raccolta di documenti a proposito di CICAP e Omeopatia.....

Fonte: http://xoomer.virgilio.it

Commento di Oliviero Mannucci: L'universo a noi visibile rappresenta solo il 5% del tutto, il resto è materia oscura. Di quel 5% noi esseri umani con i nostri sensi quanto possiamo vedere veramente e quanto ne abbiamo esplorato? Molto poco, evidentemente! Chi può definire un metodo di ricerca "scientifico" quando quest'ultimo è basato sull'osservazione della "realta" percepita dai nostri limitati sensi e dalla nostra limitatissima intelligenza? Quello che un tempo non era accettato dal mondo scientifico come tale, oggi lo è. Quanti ricercatori del passato hanno dovuto lottare per far conoscere ed accettare le loro nuove scoperte? Andate a rileggervi le biografie di coloro che hanno scoperto cose importanti che oggi sono alla base della scienza moderna e vi accorgerete di quanto beceri fossero i loro oppositori. E' solo questione di tempo, il CICAP e altre associazioni omologhe sparse per il mondo verranno ricordate ( se qualcuno se le ricorderà) come un sorta di Santa Inquisizione moderna, che per affermare la "ragione" lo fa in maniera assai irragionevole ed estrema, sparando strafalcioni e spiegazioni che spesso sono assai più assurde del fenomeno in esame. Comunque qualcosa si sta muovendo, gli errori del CICAP stanno venendo alla luce, le gente sta acquistando una nuova consapevolezza, la realtà è molto più variegata di quello che possiamo percepire e capire!

Oliviero Mannucci

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