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Wednesday, August 24, 2011

Marte: due brevetti italiani per colonizzarlo

marte_cagliari

Colonizzare l'universo, portando l'uomo e la civiltà al di fuori del pianeta Terra sembra essere la prospettiva dell'esplorazione futura dello spazio. Lo sanno bene gli americani che dopo l'addio agli space shuttle stanno valutando, tra le tante possibilità, quella di portare l'uomo su Marte. Ma anche l'Italia crede in un progetto simile, che coinvolge il Pianeta Rosso. Dal Centro di ricerca del Parco tecnologico della Sardegna, infatti, è stata resa nota una nuova metodologia per la produzione di acqua, cibo e beni di prima necessità, per garantire in futuro la vita su Marte.

Partendo dagli elementi presenti nel suolo di Marte, ma anche sulla Luna o sugli asteroidi, il progetto del CRS4 intende ricerare le condizioni favorevoli alla vita, dall'atmosfera e al suolo. E proprio al nostro paese si devono due brevetti, nati dal progetto Cosmic, finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana, che consistono nella realizzazione di elementi strutturali sulla Luna, su Marte o su un asteroide, piccoli rifugi costruiti utilizzando il suolo lunare o quello marziano,tra cui l’ilmenite sulla Luna e gli ossidi di ferro su Marte.

A spiegarli è stato Giacomo Cao, coordinatore delle ricerche per il progetto COSMIC, secondo cui l'idea è quella di sfruttare il suolo lunare e marziano per costruire delle strutture abitative o industriali.

Dopo l'approvazione dei brevetti, si spera che quanto realizzato dalla ricerca possa essere messo in atto nel corso dei prossimi viaggi nello spazio.

Spiega Cao: "L'umanità sarà sempre più spinta a trovare nuovi spazi fuori dalla Terra per ricercare su pianeti vicini, come Luna, Marte e asteroidi, punti di appoggio e soluzioni di sopravvivenza per la futura colonizzazione di queste nuove dimore per l'uomo. La ricerca si sta muovendo in questa direzione, noi abbiamo già messo a punto nuove tecnologie per affrontare questa sfida e oggi ne abbiamo depositato i brevetti".

Francesca Mancuso

Fonte: http://www.nextme.it

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