Statistiche

Monday, September 26, 2011

Astronomia: bagliori intorno ad un buco nero

di

credit: NASA

Gli astronomi della Nasa utilizzando il telescopio spaziale WISE, hanno catturato un raro ”bagliore” di un buco nero, rivelando nuovi dettagli su questi oggetti e sui loro potenti getti di materia. Gli scienziati cercano di saperne di più in merito agli ambienti estremi che caratterizzano l’area intorno ai buchi neri. Nel tempo la scienza ha capito tanto sui dischi di accrescimento che rappresentano il materiale di alimentazione degli oggetti e verso questi getti, attarverso osservazioni a raggi X, a raggi gamma e ad onde radio. Ma nonostante decenni di lavoro non è mai stato semplice osservare le parti più brillanti dei getti, che sono alla loro base. Il telescopio spaziale WISE sta finalmente offrendo una nuova finestra a questo anello mancante attraverso le sue osservazioni a raggi infrarossi. ”Immaginate come sarebbe se il Sole subisse improvvise e casuali esplosioni, portandolo ad una luminosità tre volte maggiore di quella attuale, per poi tornare allo stato di normalità. Questo è quello che abbiamo notato“, afferma lo scienziato Poshak Gandhi, autore di un altro studio presente sull’Astrophysical Journal Letters. ”Con la visione a infrarossi di WISE, siamo stati in grado di ingrandire le regioni interne vicino alla base del getto della massa stellare del buco nero per la prima volta e osservare la fisica dei getti in azione“. Il buco nero, chiamato GX 339-4, era stato già osservato in precedenza. Si trova a più di 20.000 anni luce dalla Terra, vicino al centro della nostra galassia. Ha una massa di almeno sei volte superiore a quella del Sole. Come altri buchi neri, è un raccolta ultra densa di materia, dove la gravità è così grande che nemmeno la luce riesce a sfuggire. In questo caso il buco nero è messo in orbita da una stella compagna che lo alimenta. La maggior parte del materiale dalla stella compagna è attratto nel buco nero per attrazione gravitazionale, ma parte di esso salta via in un getto che scorre quasi alla velocità della luce. Per osservare tutto questo è necessario guardare al posto giusto al momento giusto, riferisce Peter Eisenhardt, scienziato del progetto Wise al Propulsion Laboratory della NASA di Pasadena, in California. Il risultato ha sorpreso molto la squadra, mostrando enormi e irregolari fluttuazioni nell’attività dei getti su scale temporali che variano da 11 secondi ad un paio d’ore. Le osservazioni inoltre hanno dimostrato che la dimensione della base del getto varia. Il raggio è generalmente compreso intorno ai 24140 chilometri, con drastici cambiamenti che la portano ad essere anche 10 volte maggiore. Se potessimo paragonare questi getti dei buchi neri ad un idrante, dovremmo immaginare un flusso intermittente e lo stesso tubo di differenti dimensioni. I nuovi dati hanno inoltre permesso agli astronomi di rilevare esattamente le misure del campo magnetico del buco nero, che è circa 30.000 volte più potente di quello generato dalla Terra alla sua superficie. I dati WISE stanno portando gli astronomi a capire sempre meglio come funziona questo esotico e particolare fenomeno.

Fonte: http://www.meteoweb.eu

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.