Statistiche

Friday, February 24, 2012

Giappone: le confessioni dall'ex Primo Ministro Naoto Kan su Fukushima



Prima di Marzo 2011 eravamo impreparati, non solo dal punto di vista dell'attrezzatura, ma anche il nostro sistema e l'organizzazione non erano preparati. Questo è stato il nostro più grande problema”. È quanto dichiarato dall'ex Primo Ministro del Giappone Naoto Kan durante un'intervista esclusiva; le sue risposte rivelano tutti i problemi della nazione che hanno portato allo stato di emergenza attuale.

Il disastro ha alla base una serie di profonde falle che spaziano dalla mancanza di comunicazione e coordinazione tra le varie centrali, la TEPCO e il governo, alla cui guida c'era lo stesso Kan, fino all’inadeguatezza delle linee guida per la gestione della crisi. Tutti aspetti che dovrebbero essere revisionati. All'inizio della crisi, il peggior scenario possibile era stato ipotizzato con la fusione di tutti e sei i noccioli e la diffusione massiccia di radiazioni. Questo avrebbe implicato la necessità di un piano di evacuazione per i 30 milioni di abitanti dell'area di Tokyo. Kan non ha mai dato istruzioni in merito e nessun piano era stato messo a punto per questa evenienza.

La centrale è stata costruita non tenendo il considerazione l'ipotesi di uno tsunami più forte, questo è stato l'inizio dei problemi”. Le parole dell'ex Premier sono dure e non mancano le accuse sia al suo governo sia alle società che si occupano del nucleare. “Se ci avessero pensato, non avrebbero costruito la centrale in una zona così bassa”- e aggiunge- “avremmo dovuto prendere più misure di sicurezza, ma abbiano fallito nel farlo (…). È stato un grave errore, ma devo ammettere che l'incidente è stato provocato da un errore umano”.

Le critiche investono anche la stampa e il modo di diffondere le informazioni. Nei giorni immediatamente successivi alla crisi le notizie venivano comunicate lentamente, altre volte invece erano del tutto errate. Nonostante la mancanza di dati affidabili, Kan nega, come in più riprese è stato affermato dagli oppositori, le teorie secondo cui il governo avrebbe taciuto importanti notizie riguardo ai reali sviluppi del disastro e gli effettivi danni a strutture e l'avanzamento concreto della contaminazione radioattiva.

La crisi atomica del Marzo 2011 ha aperto gli occhi all'ex Primo Ministro che, durante l'intervista, afferma: <<Il Giappone dovrebbe diminuire drasticamente la dipendenza dal nucleare>>. Prima della crisi il 30% dell'elettricità totale della nazione era fornita dai reattori. Ora Kan si mostra favorevole alle fonti di energia rinnovabili, specialmente solare ed eolica. Stando alle ultime ricerche la conformazione geografica del territorio nipponico permetterebbe una produzione equivalente a quella delle centrali nucleari.

Fukushima ha distrutto il mito dell'energia atomica pulita, sicura ed economica. L'attuale amministrazione sta cercando di muovere le sorti energetiche ed economiche di Tokyo verso una risoluzione definitiva. Uno scenario per niente positivo si dispiega per il governo nipponico. Si stima che almeno fino al 2030 continuerà a pagare i danni del disastro di Marzo 2011.

Fonte: http://www.levanteonline.net

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.