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Wednesday, February 22, 2012

L’Europa andrà su Marte? Esa annuncia decisione entro marzo

ROMA – Bisognera’ attendere meta’ marzo prima di avere una prima risposta relativa al programma europeo sull’esplorazione di Marte. Il prossimo Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), in programma il 14 e 15 marzo, dovra’ infatti discutere il futuro del programma ExoMars alla luce dei recenti tagli al programma decisi dagli Stati Uniti.

Nato come programma europeo, ExoMars era diventato un programma congiunto di Esa e Nasa, con il lancio nel 2016 di un veicolo destinato ad orbitare attorno al pianeta ed una seconda fase, nel 2018, con un rover equipaggiato con una sorta di ”trapano” realizzato in Italia e destinato a perforare il suolo.

Dopo i tagli da parte americana, lo scenario per l’Europa cambia radicalmente, tanto che una delle ipotesi potrebbe essere un’apertura dell’Esa alla partecipazione della Russia. ”I russi, sollecitati a partecipare, hanno mostrato interesse”, ha detto Franco Bonacina, portavoce del direttore generale dell’Esa. E’ presto, comunque, per dire che il Consiglio dell’Esa di marzo potra’ essere decisivo in questo senso.

I colloqui con la Russia stanno procedendo, sono cominciate le riunioni di lavoro e si stanno valutando diverse ipotesi. Fra queste, quella di rilanciare gli esperimenti previsti nella missione Phobos Grunt, fallita nel novembre 2011 per un problema nella fase di lancio.

”La porta alla Nasa e’ sempre aperta, ma nel frattempo l’Esa va avanti – rileva Bonacina – e spera di realizzare le missioni del 2016 e del 2018 come previsto”.

Il problema e’ che la collaborazione con la Russia lascerebbe aperto il problema del veicolo che dovrebbe essere rilasciate sul suolo marziano (lander), indispensabile nella missione del 2018. Nel caso in cui gli Stati Uniti non tornassero sui loro passi sarebbe necessario costruire il lander, ma questo comporterebbe il problema di un costo addizionale per la missione.

Quello che e’ certo al momento e’ che i tagli alle spese della Nasa non consentiranno la partecipazione alla prima fase di ExoMars, ossia alla missione del 2016, ma al momento la porta ad un’eventuale partecipazione nel 2018 resta aperta.

Fonte: http://www.blitzquotidiano.it

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