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Monday, April 23, 2012

Un satellite costruito dagli studenti sarà lanciato in orbita il 25 aprile

L'istituto tecnico "Enrico Fermi" di via Trionfale partecipa alla competizione europea CanSat. L'oggetto da inviare nello spazio è grande come una lattina per bibite e misura temperature, pressione, umidità e campo magnetico. Sarà teleguidato fino all'atterraggio

di SARA GRATTOGGI
L'Itis "Fermi" di Roma va in orbita con il satellite "ENFoRCE". L'istituto tecnico di via Trionfale è stato selezionato come unica scuola italiana dall'Esa, l'Agenzia Spaziale Europea, per partecipare alla competizione CanSat 2012 che prevede la costruzione e il lancio di un satellite robotizzato delle dimensioni di una lattina per bibite.

Domani alcuni studenti della scuola partiranno per la Norvegia, dove mercoledì prossimo, 25 aprile, verrà lanciato il satellite dall'isola di Andova, a 200 km dal Polo Nord. Una volta nello spazio, a circa un chilometro di altezza, "ENFoRCE" (Enrico Fermi Research Cansat Experiment) avrà il compito di misurare la temperatura, la pressione, l'umidità, l'accelerazione e il campo magnetico e di effettuare poi un atterraggio guidato in prossimità della base di lancio.

Per compiere la missione gli studenti hanno progettato e costruito un piccolo sistema robotico composto da tre microcontrollori Arduino, due servomotori, un Gps e una serie di sensori. Il CanSat, dopo essersi sganciato dal lanciatore, verrà guidato a terra da uno studente che, tramite una coppia di radio digitali Xbee e un joystick, comanderà il parapendio verso la destinazione. Il dispositivo dovrà, infatti, ricadere in uno spazio circoscritto e dovrà essere recuperabile integro, requisito richiesto dalla competizione. Una volta compiuta la "missione", la squadra del Fermi analizzerà e presenterà i dati raccolti a una commissione dell'Esa,che annuncerà i vincitori della competizione il 26 aprile.

"Per la realizzazione del CanSat - spiega la preside, Monica Nanetti - è stata preziosa la collaborazione di un ex studente del Fermi, Massimiliano Di Capua, che ora studia all'Università del Mariland e collabora con la Nasa in alcuni progetti, tra cui la realizzazione di alcuni habitat spaziali. Insieme a lui e ai professori Claudio Anelli, Luca Bossi, Serafino Vacca e Maurizio Vichi, i docenti del Fermi referenti del progetto, un team di 14 studenti del triennio di Elettronica, Informatica e Fase ha realizzato il piccolo satellite robot. L'intero progetto ha fornito agli studenti l'opportunità di vivere in prima persona i processi relativi alla progettazione di un sistema complesso e alla sua realizzazione e ne siamo molto orgogliosi".

(20 aprile 2012)

Fonte: http://roma.repubblica.it

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