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Tuesday, May 1, 2012

La NASA arruola i satelliti contro i terremoti

L'obiettivo è attivare al più presto la macchina dei soccorsi.

La NASA arruola i satelliti contro i terremoti
La celebre agenzia spaziale americana collauda un sistema GPS di monitoraggio sismico. L’obiettivo è rilevare informazioni precise e in tempo reale per far partire al più presto la macchina dei soccorsi. Soprattutto in caso di potenziali maremoti.

"La rete satellitare nasce in ambito militare e diventa civile solo nel 2000"
Occhi puntati sulla Terra - Se i test manterranno le aspettative, molto presto la popolazione mondiale potrà avvalersi di un ulteriore supporto per prevenire al meglio i rischi derivati dai terremoti e dagli tsunami. È, infatti, iniziata la sperimentazione della READI (Real-time Earthquake Analysis for Disaster) Mitigation Network che, utilizzando in tempo reale le misurazioni GPS da circa 500 stazioni negli Stati della California, dell’Oregon e di Washington, permette di controllare tutta la Costa del Pacifico degli USA, nota per l’alta sismicità.
Ubicazione delle oltre 500 stazioni di monitoraggio GPS della West Coast degli States <br />
Ubicazione delle oltre 500 stazioni di monitoraggio GPS della West Coast degli States

Alert in tempo reale - I dati GPS, quando viene rilevato un terremoto di forte intensità, sono utilizzati per calcolare automaticamente le sue caratteristiche fondamentali quali l’epicentro, l’ampiezza e l’eventuale rottura della faglia. Una rapida e accurata identificazione dei terremoti di magnitudo 6.0 o superiore, inoltre, è particolarmente importante per la reazione agli tsunami e, collegata a un sistema d’allarme, potrebbe allertare la popolazione in tempo utile per mettersi in salvo e far intervenire prontamente i soccorsi nelle zone più esposte.

È già READI? - La rete READI è il risultato di decenni di progresso e ricerca tecnologica grazie al supporto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, della US Geological Survey, ovviamente della NASA, e dei ricercatori di varie università, tra cui la California Institute of Technology, l’University of Nevada e la Central Washington University. (sp)

Giovanni Conese

Fonte:  http://www.jacktech.it

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