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Saturday, May 19, 2012

Una nuova era nell'astronautica Parte il primo volo spaziale privato

Questa mattina alle 10.55 partita la missione Dragon, diretta alla Stazione spaziale internazionale

MILANO - Sabato mattina alle 10.55 ora italiana la prima capsula spaziale privata è volata in orbita per tentare di agganciarsi alla Stazione spaziale internazionale (Iss). Battezzata Dragon, sarà lanciata da Cape Canaveral alle 4.55 (ora locale) con un razzo altrettanto privato, il Falcon-9. Il protagonista dell’impresa è l’imprenditore americano Elon Musk appassionato di spazio ma abile uomo d’affari anche in altri campi: dalle automobili all’energia. Con l’attuale volo vuole dimostrare di aver messo a punto un veicolo spaziale dotato di capsula in grado di trasportare carichi alla base orbitale e tornare a terra. La stessa capsula sarà in un prossimo futuro (2015) abilitata anche al trasporto di sette astronauti.

Lo Spazio ora è privato Lo Spazio ora è privato Lo Spazio ora è privato Lo Spazio ora è privato Lo Spazio ora è privato Lo Spazio ora è privato

DOPO LO SHUTTLE - In pratica, Dragon è la prima astronave americana destinata ai collegamenti con la Iss dopo il ritiro dello shuttle. Ma per il momento porterà solo 520 chilogrammi di carico utile di non grande valore, comprendente vestiti, alimenti, esperimenti preparati da studenti e, se la missione fallisse, la perdita non sarebbe grave. Il rischio esiste perché intanto la spedizione è doppia, raggruppando tutti i test che erano previsti per due: Cots-2 e 3. Ma volendo accelerare i tempi dell’impiego operazionale, Musk ha deciso di fare tutto in un solo balzo.

DIMOSTRAZIONE - In pratica Dragon dovrà dimostrare di riuscire ad arrivare nel circondario della stazione, eseguire una serie di manovre comandate da terra e dagli astronauti della base orbitale: Don Pettit, aiutato dall’astronauta Andre Kuipers dell’Esa europea. Il centro di controllo di Houston seguirà le operazioni autorizzando le varie fasi fino all’ingresso nella sfera di sicurezza Kos (Keep-out-Sphere) che circonda la base da una distanza di 200 metri di distanza. Se la spedizione si dimostrerà un successo, entrerà in vigore il contratto che Musk ha ricevuto dalla Nasa per dodici missioni cargo per i rifornimenti della stazione, per complessivi 1,6 miliardi di dollari. Ogni lancio sarà low-cost perché costerà circa 133 milioni.

OBIETTIVO - L’obiettivo di Musk è appunto quello di creare un sistema di trasporto spaziale competitivo per facilitare l’utilizzo dello spazio. Razzo e capsula sono stati sviluppati con investimenti privati e una parte di sostegno pubblico da parte della Nasa che varò nel 2004 il programma Cots (Commercial Orbital Transportation Services) per garantire i collegamenti con la stazione spaziale. Musk aveva fondato da un paio d’anni la società Space X (Space Exploration Technologies) vincendo poi una prima assegnazione di fondi dell’intero ammontare di 800 milioni di dollari. Ulteriori quote andarono ad altre società impegnate su questo fronte. Entro l’anno, ad esempio, volerà anche Cygnus di Orbital Science, un veicolo solo cargo senza capsula recuperabile per il quale Thales Alenia Space costruisce a Torino il modulo contenente i materiali. Se il lancio di Falcon 9/Dragon non si effettuerà all’orario stabilito, dovrà essere rinviato al 22 maggio perché è necessario sincronizzarlo con la posizione della stazione da raggiungere. Falcon 9 è al suo terzo lancio mentre per Dragon è il secondo, avendo compiuto il primo collaudo nel dicembre 2010.

Giovanni Caprara

Fonte: http://www.corriere.it

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