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Saturday, June 30, 2012

Quanti tweet per gli alieni

Genova - La notte tra il 29 e il 30 giugno, su Twitter, è stata la notte dedicata agli alieni: migliaia di persone hanno partecipato all’iniziativa organizzata da National Geographic che consentiva di inviare tweet direttamente nello spazio. Per partecipare bastava inviare all’hashtag #Chasing UFOs il proprio messaggio, che una volta unito a quello degli altri utenti sarà affidato al radiotelescopio di Arecibo per essere trasmetto a eventuali entità aliene in ascolto.

L’iniziativa, talmente apprezzata da guadagnarsi il podio nella classifica dei Trend Topic, ha scatenato la fantasia degli utenti, che non hanno esitato a porre agli extraterrestri le questioni più disparate, da «C onoscete un modo per ridarci Freddie Mercury?», a «Su Marte si mangia bene?», passando per «Cosa volete venire a fare sulla Terra? Ma non vedete come stiamo ridotti? Lasciate perdere, non vi conviene».

Non mancano, ovviamente, i riferimenti a una delle ultime presunte vittime di “abduction” (il “rapimento” da parte degli alieni, la soubrette Sara Tommasi, che ha recentemente dichiarato di aver avuto incontri ravvicinati del terzo tipo: «Volevo solo ringraziarvi per aver messo il chip della ninfomania nel cervello di Sara Tommasi. Se ve ne avanza qualcuno...»; ancora: «Venite a riprendervi Sara Tommasi, ma il video lasciatecelo». Tra le tante missive, ci sono anche offerte di benvenuto e di pace: «In segno di fratellanza ed amicizia vi regaliamo il nostro compositore migliore, mr. Gigi D’Alessio. Non ringraziate. Saluti»; ancora: «Abbiamo la pizza! Venite a trovarci», mentre altri sconsigliano caldamente un’eventuale visita, soprattutto nel Belpaese: «Se proprio dovete invadere la Terra, non cominciate con l’Italia! Che Monti vi tassa pure le astronavi».

C’è poi chi ironizza sul presunto aspetto fisico degli alieni («il verde non vi dona») e chi dà indicazioni per raggiungere la Terra («Allora, per raggiungerci: seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino... se avete difficoltà chiedete!»), ma in fondo, ciò che sembra accomunare le migliaia di utenti che hanno aderito all’iniziativa da ogni parte del mondo, sembra essere la volontà di credere in qualcosa: «Dio è morto, Marx è morto. Woody Allen dice che non sta bene. Vi prego, lasciate che crediamo almeno in voi».

Fonte: http://www.ilsecoloxix.it

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