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Saturday, June 23, 2012

Spazio: cratere lunare e' ricco di ghiaccio

Spazio: cratere lunare e' ricco di ghiaccio

(AGI) - Washington, 22 giu. - Il cratere Shackleton, nel polo Sud della Luna, conterrebbe una quantita' sorprendente di ghiaccio. Il cratere e' largo circa 19 chilometri e profondo 3.
Finora, si sapeva che il cratere, quasi perennemente al buio, era un luogo ideale per trovare il ghiaccio, e poteva essere un obiettivo significativo per le prime colonizzazioni umane.
Tuttavia, precedenti esplorazioni avevano riportato dei risultati ambigui. Ora, come si legge su ''Nature'', il cratere Shackleton e' stato esplorato nel dettaglio dal Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa, che lo ha analizzato ai raggi infrarossi misurando la sua capacita' riflettente, risultata molto superiore a quella dei crateri vicini.
''Potrebbe esserci acqua fino al 20 per cento'' ha spiegato Maria Zuber, del Massachusetts Institute of Technology. Gli scienziati non riescono, tuttavia, a spiegarsi la grande capacita' riflettente delle pareti del cratere (e non solo del fondo): dato che questa e' legata alla presenza del ghiaccio, dovrebbe essere minore sulle pareti, che sono esposte di solito al calore del Sole. Probabilmente, comunque, la grande capacita' riflettente sulle pareti potrebbe essere dovuta ai piccoli terremoti lunari, causati dall'impatto dei meteoriti oppure dall'attrazione gravitazionale terrestre, che portano allo scoperto strati sotterranei, che sono piu' luminosi. (AGI) .

Scoperto ghiaccio nel polo sud lunare

Scritto da Paolo Ferrante il 21.06.2012

La sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter, che orbita attorno al nostro satellite, ha scoperto che il cratere Shackleton, al polo sud lunare, è ricoperto dal 22% di acqua sotto forma di ghiaccio. Anche se dovesse essere solo ghiaccio superficiale si tratta di una sensazionale scoperta, visto che finora non c’erano mai state evidenze della presenza del prezioso liquido sulla superficie lunare.

La ricerca è stata pubblicata oggi sulla rivista Nature.

Con grande sorpresa, i ricercatori dicono che sulle pareti del cratere sembra esserci più ghiaccio che nella sua base. Non c’è ancora alcuna ipotesi plausibile per spiegare il fenomeno, anche se sembra chiaro che il ghiaccio non è mai stato allo stato liquido, altrimenti si sarebbe raccolto nel fondo della depressione.

La scoperta è molto importante a livello di missioni spaziali, in quanto l’acqua è importantissima sia per le necessità umane, sia perché può essere scomposta in ossigeno e idrogeno, il primo utilizzabile per la vita, l’altro come combustibile.

Il Lunar Reconnaissance Orbiter è stato lanciato nel giugno 2009 per realizzare una mappa dettagliata della superficie lunare. Dopo aver raggiunto tale obiettivo, la sonda sta realizzando esperimenti scientifici, come quello che cercava di determinare la causa dell’insolita luminosità nel cratere Shackleton. “Le misure di luminosità sono state un rompicapo per due anni”, ha detto Gregory Neumann del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland.

Il cratere Shackleton prende il nome dall’esploratore antartico Ernest Shackleton; è profondo circa 3 km e largo oltre 20 km. Poiché è molto vicino al polo sud, la luce del sole non raggiunge mai il fondo del cratere, anche se di tanto in tanto riesce a giungere sulle pareti. Utilizzando il laser altimetro del Lunar Reconnaissance Orbiter, un team guidato da Maria Zuber del MIT ha misurato la riflettività del fondo e delle pareti del cratere. Il raggio laser penetra la superficie a una profondità corrispondente alla sua lunghezza d’onda, che è meno di un millesimo di millimetro.

La base del cratere è risultata più luminosa previsto, e questo poteva indicare la presenza di ghiaccio. Ma le pareti sembrano essere ancora più luminose, e ciò è un mistero visto che la loro esposizione ai raggi solari dovrebbe causare la sublimazione, cioè il passaggio allo stato di vapore direttamente dallo stato di ghiaccio. Il team ha ipotizzato che occasionali terremoti – dovuti a impatti con meteoriti o alle maree gravitazionali della Terra – possano causare la caduta di materiale dalle pareti e l’affioramento di ghiaccio presente sotto la superficie.

Questo significherebbe che c’è molta più acqua nella roccia lunare (o almeno nel cratere Shackleton) di quello che finora immaginavamo.



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