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Thursday, September 13, 2012

EX DIRETTORE DELLA NASA KEN JOHNSTON: SULLA LUNA ANTICHE CITTA' ALIENE

La notizia ci arriva direttamente da Ken Johston, ex direttore della National Aeronautics and Space Administration e supervisore delle fotografie del Dipartimento della NASA, che ha anche lavorato per la Lunar Receiving Laboratory durante l’organizzazione delle missioni Apollo, licenziato solo per aver divulgato la verità.


Ken Johnston ( nella foto sopra) afferma che la NASA ha da tempo scoperto sulla Luna antiche città aliene e resti tecnologici avazatissimi, questo sarebbe confermato indirettamente anche attraverso alcuni racconti degli astronauti; parte di questa tecnologia, secondo loro, è in grado di manipolare la gravità. Ken Johnston rivela che l’agenzia spaziale statunitense gli ha ordinato il cover-up, costringendolo a firmare il suo assenso. Nel corso degli ultimi 40 anni, altri scienziati, ingegneri e tecnici hanno accusato la NASA di nascondere e oscurare i dati raccolti durante le varie missioni spaziali. Il numero crescente di accuse emergono dal fatto che la (NASA) ha nascosto molte informazioni su oggetti spaziali anomali e mentito sulla scoperta di manufatti individuati sulla Luna e anche su Marte, occultando le prove relative a tracce di vita rilevate dai lander Viking nel 1976. Nel frattempo un altro ex dipendente della NASA, Donna Hare, aveva accusato la NASA di occultare e nascondere migliaia di foto scattate nel corso degli anni, che evidenziano la presenza di vita sia sulla Luna che su Marte.

Secondo Johnston, lo ricordo, ex direttore della NASA, gli astronauti delle missioni Apollo hanno riportato prove fotografiche di oggetti trovati durante l’attività extraveicolare sulla Luna. Johnston riferi’ che la NASA gli ordinò di distruggere queste immagini mentre si lavorava per il Jet Propulsion Laboratory (Jet Propulsion Laboratory JPL), ma egli si rifiutò non appena ebbe divulgato le informazioni alla stampa, l’agenzia fece di tutto per allontanarlo.

In un comunicato stampa, Kay Ferrari, del programma JPL nell’Africa sub-sahariana, ha riferito che Johsnton è stato costretto a chiedere le dimissioni perché ha pubblicamente criticato l’ azienda per la quale lavorava. A quanto pare, alcune strutture e anche una base lunare scoperte dall’altra parte della Luna sostengono le affermazioni di Johnston. Come accennato in precedenza, Ken Johsnton non era l’unica persona a denunciare il cover up della NASA.
Lo scienziato, il quale aveva seguito l’esperienza a bordo della sonda Viking per rilevare tracce di vita su Marte nel 1976, continua ad attaccare l’agenzia spaziale statunitense. Gilbert Levin afferma infatti, che il suo esperimento biologico era riuscito a dimostrare la presenza di forme di vita sul suolo marziano. Ed è un fatto che non sono solo gli ex-dipendenti della NASA ad accusare l’agenzia spaziale di cover up, ma centinaia di atre persone bene informate.
Attraverso altre foto controverse della NASA, l’ ex dipendente, Donna Hare, ha accusato l’ agenzia di nascondere e occultare migliaia di foto nel corso degli anni, divcendo chiaramente che la NASA ha rimosso deliberatemente "le anomalie" presenti in alcune immagini perchè definite inquietanti. Nel periodo che aveva lavorato presso la NASA, Donna Hare era una specialista come tecnico di diapositive fotografiche, quindi un esperta. I suoi servizi sono stati riconosciuti con il premio Award ( Apollo Skylab Achievement 1969) un premio e una medaglia per il servizio assai meritevole che aveva coinvolto la missione spaziale congiunta USA-Russia con la Soyuz-Apollo.



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