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Wednesday, September 12, 2012

Il Giappone abbandona il nucleare. Ma seppellisce le scorie senza riprocessarle

Il Giappone ha deciso di allontanarsi dal nucleare ma il reale problema adesso è rappresentato dallo smaltimento delle scorie nucleari.

Il Ministero dell’Industria nipponico ha deciso di seppellire le scorie provenienti dalle centrali nucleari senza riprocessarle. L’abbandono dell'energia nucleare, secondo il Governo giapponese, rende il procedimento inutile, in quanto il riprocessamento viene effettuato principalmente per recuperare nuovo combustibile fossile. L’operazione riduce anche il volume del materiale di scarto non riducendone, però, la radioattività. Le scorie atomiche verranno probabilmente inviate all’impianto di riprocessamento di Rokkasho, nella prefettura di Amori, dove saranno seppellite, dato che la funzionalità dello stesso impianto è ancora in "forse" dopo i ripetuti errori e rinvii che affliggono la struttura, costata circa 20 miliardi di dollari dal 1993 ad oggi.

Al momento non esiste una soluzione definitiva allo smaltimento delle scorie. Aspettando ulteriori innovazioni tecnologiche in grado di garantire una completa soluzione del problema, il Massachusetts Institute of Technology, due anni fa, indicava come unica soluzione la conservazione in superficie, abbattendo il problema dei costi e garantendo una maggiore sicurezza.

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La soluzione che il Giappone sembra deciso ad adottare esporrebbe la popolazione ad ulteriori pericoli. L’elevato rischio sismico del Paese fa nascere nuovi dubbi sulla sicurezza dei depositi sotterranei che, in caso di cedimenti ed eventuale fuoriuscita di materiali radioattivi, potrebbero provocare successivi disastri ambientali. Rischi che il Giappone non può permettersi di correre, la soluzione dei problemi creati da Fukushima è lontana e, forse, inesistente.

La popolazione è spaventata, il danno ambientale è inestimabile, sostenere ancora il nucleare senza dare sostegno alle energie rinnovabili sembra una pazzia. Secondo le ultime stime presentate dal ministro delle Politiche nazionali, Motohisa Furukawa, se il Giappone dovesse decidere di abbandonare definitivamente il nucleare, la spesa per il Paese sarebbe intorno ai 500 miliardi di euro per investire nelle energie rinnovabili.

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