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Thursday, October 25, 2012

Scie chimiche : profonda manipolazione dell’atmosfera ?


Da diversi anni si sente parlare delle “scie chimiche” rilasciate dagli aerei, scie di condensazione visibili nell’atmosfera terrestre composte da agenti biologici o chimici, spruzzati in volo attraverso apparecchiature montate sui velivoli.

La comunità scientifica non ne ha mai confermato l’esistenza. Si parla più che altro di “teoria del complotto sulle scie chimiche.”
Questa teoria iniziò a circolare nel 1996, quando l’aeronautica militare statunitense fu accusata di rilasciare nell’atmosfera sostanze chimiche alteranti – un miscuglio di bario, alluminio, silicio e altre sostanze per mezzo di aerei, dietro ai quali si vedevano apparire scie inusuali. Sostanze chimiche rilasciate nell’aria per generare effetti sulla popolazione, sui raccolti, sul clima. Il tutto in nome di un controllo manipolato da un potere globale.


Alle scie chimiche c’è chi ci crede e chi no. Generalmente si dice che si tratta di una scia chimica se dopo il passaggio dell’aereo questa non scompare nel giro di qualche minuto, se ha una certa lunghezza e se si espande trasformandosi in uno strato biancastro.

Qui di seguito un articolo apparso sul portale web I Lupi di Einstein :
“Si parla di scie chimiche, per semplicità e perchè le scie chimiche sono l’espressione più immediatamente visibile della profonda manipolazione dell’atmosfera, a tutti i livelli. In effetti si tratta di Stratospheric aerosols geoengineering (SAG).
Si tratta di programmi di geoingegneria che prevedono l’immissione nella stratosfera di ben 10-20 mega-tonnellate solo di di alluminio.
E’ quello che gli scienziati che hanno partecipato all’ultimo convegno sulla geoingegneria, organizzato dall’AAAS- American Association for the Advancement of Science, hanno detto ai giornalisti presenti che sono restati scioccati.

Quali sono gli effetti collaterali di questi programmi di geoingegneria? (solo alcuni)
• Siccità, in particolare l’indebolimento della stagione dei monsoni in Asia e grande rischio per l’Africa
• L’esaurimento dell’ozono è un effetto collaterale degli aerosols a base di zolfo
• Appannamento del cielo: gli aerosols hanno un visibile effetto sull’aspetto del cielo, un effetto “sbiancamento” e alterazioni dei tramonti.
• Riscaldamento della tropopausa ed aumento di umidità nella stratosfera
• Effetto sulle nubi: La formazione delle nubi puo essere influenzata, soprattutto i cirri e le nubi stratosferiche polari
• Effetto sugli ecosistemi: La diffusione della luce solare puo influenzare la crescita delle piante.
• Effetto sull’energia solare: La luce solare incidente diminuisce,e questo puo influenzare i sistemi ad energia solare, specialmente nel caso che tali sistemi facciano affidamento sulla radiazione diretta.
• Effetti da deposito: nonostante le previsioni lo ritengano insignificante, c’è comunque un rischio di danni diretti all’ambiente per la ricaduta di particelle.”

Nel portale sciechimiche.org si legge : “La prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada nel 1998 quando, in seguito ad una notevole presenza di scie anomale sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti incominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione e sintomi simili a quelli influenzali. Le lamentele furono ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni cittadini, prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico.
Dall’esame dei campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile. Con le analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro.”

Fonte:  http://www.ticinolive.ch

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