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Friday, November 30, 2012

NASA e vita su Marte: non abbiamo trovato forme di vita

L'ente spaziale americano smentisce le voci su importanti scoperte girate nei giorni scorsi. "La sonda Curiosity - spiega l'ente di ricerca Usa - non ha trovato prove conclusive sull'esistenza di materiale organico marziano"

 

http://m2.paperblog.com/i/15/155979/nasa-annuncia-progetto-per-colonizzare-la-gal-L--x26gl.jpeghttp://www.luigiboschi.it/files/immagini/pinocchio2.jpg

WASHINGTON - Le prime analisi compiute sul suolo di Marte da Curiosity "non hanno rilevato prove definitive" della presenza di materiale organico. E' quanto ha comunicato oggi la Nasa, che definisce "non corrette" le voci e le speculazioni circolate nei giorni scorsi.

Il rover ha infatti appena completato le analisi complete sul campione raccolto: "Fino a questo punto - si legge nel comunicato del Jet Propulsion Laboratory, il gruppo che guida la missione - gli strumenti del rover non hanno scoperto nessuna prova definitiva di materiale organico marziano".

La conferenza stampa che l'agenzia spaziale americana ha annunciato per il 3 dicembre sarà "un aggiornamento sul primo utilizzo degli strumenti del Rover per l'analisi di un campione del suolo", conclude il comunicato della Nasa.

La voce che la scoperta sarebbe stata annunciata nei prossimi giorni si era diffusa insistentemente sulla Rete, anche dopo che alcuni scienziati della Nasa si erano scoperti, dicendo che Curiosity aveva fatto una "scoperta storica".

Addirittura si riteneva che Curiosity avesse trovato tracce biologiche, ovvero di vita, sul pianeta rosso. Poi il direttore del Jpl Charles Elachi aveva precisato che nel caso si poteva trattare solo di tracce organiche, perché "Curiosity non è dotato di strumenti per trovare tracce biologiche", ossia molecole necessarie o prodotte da forme di vita. "Ma ha la capacità di riconoscere molecole organiche", aveva aggiunto Elachi. Ora la Nasa dice che no, non ci sono ancora "prove definitive". Che forse è una formula per dire che qualche indizio c'è.

Curiosity è arrivato su Marte ad agosto per una missione di due anni.

Fonte:  http://www.repubblica.it

La vita su Marte la Nasa l'ha trovata già dal 1976, ma non vuole dire la verità, guardate il video qui sotto




15 Febbraio: un asteroide passerà a 24000 km dall'equatore terrestre




Pubblicato in data 18/giu/2012 da

Il 15 febbraio del 2013 l'asteroide passerà sotto ai satelliti, a 24mila chilometri dall'equatore. Nessun pericolo, spiegano dalla Nasa. Ma nel futuro potrebbe ripassare più vicino. Nel 1908 a Tunguska in Siberia, una roccia spaziale simile esplose nell'atmosfera: 80 milioni di alberi furono inceneriti in una fascia di oltre 2000 chilometri quadrati.

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Fondo X da record




La scoperta del “fondo X” è vecchia quanto l'astronomia X stessa. Fu Riccardo Giacconi nel 1962 a rivelare la prima sorgente X extra sistema solare. Alberto Moretti (INAF - Osservatorio Astronomico di Brera) e i suoi collaboratori sono riusciti a raffinare ulteriormente la misurazione del fondo X, accertando al contempo che esiste una componente di fondo X non ancora risolta. La nuova misura permetterà di comprendere quali sono le sorgente che danno vita al fondo X.

 Cosa resta da scoprire nella radiazione di fondo in banda X? La risposta in un recente lavoro pubblicato da un gruppo di astronomi italiani su Astronomy & Astrophysics.
La scoperta del “fondo X” è vecchia quanto l’astronomia X stessa. Nel 1962, Riccardo Giacconi e collaboratori, con un celeberrimo esperimento, avevano rivelato la prima sorgente astrofisica di raggi X extra-solare, sovrapposta ad un segnale diffuso ed apparentemente proveniente da ogni direzione del cielo. 40 anni più tardi, quando il Prof. Giacconi è stato insignito del Premio Nobel per la Fisica, era divenuto chiaro che il fondo X è prodotto dalla sovrapposizione di tante sorgenti deboli e lontane, in massima parte nuclei galattici attivi, cioè buchi neri enormi (da milioni fino a miliardi di masse solari) al centro di galassie che inghiottono  il gas circostante e producono radiazione in banda X.
Come il cannocchiale aveva permesso a Galileo di capire che la Via Lattea è composta da tantissime stelle, così lo sviluppo di telescopi in grado di produrre immagini del cielo X sempre più nitide è stato fondamentale per studiare il fondo X.  L’osservatorio spaziale Chandra della NASA, dotato di ottiche ad altissima risoluzione, nei cosiddetti “deep fields” (osservazioni molto profonde di piccole porzioni di cielo) ha permesso di rivelare le sorgenti X con i flussi più bassi mai raggiunti. Gli astronomi si sono chiesti per anni se tutto il fondo X fosse stato “risolto” in tali osservazioni, o se rimanesse una ulteriore componente, legata a sorgenti ancora più deboli. Tuttavia non è stato possibile trarre conclusioni certe: sottratte tutte le sorgenti rivelate, il segnale residuo nei rivelatori di Chandra era completamente dominato dal rumore di fondo strumentale.
Il gruppo guidato da Alberto Moretti** (INAF – Osservatorio Astronomico di Brera) è riuscito a dare una risposta sfruttando il telescopio XRT a bordo della missione Swift. Pur avendo una risoluzione angolare inferiore a Chandra, XRT ha il vantaggio di avere un  fondo strumentale molto basso e caratterizzato con grande accuratezza. Quale è stata l’idea? In parole molto semplici, la ricetta è stata di osservare a lungo con XRT un “deep field” già osservato da Chandra, sottrarre il segnale che (grazie a Chandra) è possibile attribuire a sorgenti discrete, sottrarre poi il ben noto fondo strumentale di XRT, e vedere finalmente cosa resta.
Moretti e collaboratori hanno così accertato che esiste davvero una componente di fondo X ancora non risolta, e sono riusciti a studiarne  la forma spettrale, che risulta essere molto più dura rispetto a quella del fondo X nel suo insieme.
La misura permetterà di capire meglio quali sono le popolazioni di sorgenti che producono il fondo X. Il problema è di estremo interesse perchè è strettamente legato alla storia dell’attività su scala cosmologica dei buchi neri supermassicci al centro delle galassie. Gli autori propongono già alcune possibili implicazioni del loro lavoro, e possiamo prevedere che molte altre seguiranno: una prima interpretazione, al tempo stesso verosimile e suggestiva, è che il fondo residuo sia prodotto da nuclei galattici attivi molto lontani, la cui emissione in banda X sia fortemente oscurata da gas e polveri circostanti, cioè da una popolazione di buchi neri estremamente difficili da osservare. Il risultato permette inoltre  di porre dei limiti molto stringenti all’attività dei buchi neri nell’universo primordiale, come discusso in una lettera pubblicata dagli stessi autori su A&A.
Quel che è certo, è che sarà molto difficile migliorare ulteriormente la qualità della misura con gli strumenti attualmente a disposizione.
* INAF-IASF Milano
** A. Moretti1, Paolo Tozzi2, Ruben. Salvaterra3, Paola  Severgnini1,  Shaji  Vattakunnel2,Dino  Fugazza1, Francesco Haardt4,5 e Roberto  Gilli6
1 INAF, Osservatorio Astronomico di Brera
2 INAF, Osservatorio Astronomico di Trieste
3 INAF, Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica
4 DiSAT, Università dell’Insubria
5 INFN, Sezione di Milano Bicocca, P.za Della Scienza 3, 20126 Milano, Italy
6 INAF, Osservatorio Astronomico di Brera, via Bologna, via Ranzani 1, 40127 Bologna, Italy


Messenger rileva acqua gelata e materia organica su Mercurio


Mercurio può essere considerato un pezzo di roccia rovente vicino al sole, ma gli scienziati hanno scoperto acqua ghiacciata e un po’ di materiale organico nelle fredde regioni polari del pianeta.
I risultati dei dati trasmessi dalla sonda Messenger, in orbita attorno al pianeta, potrebbero aiutare gli scienziati a capire meglio le origini dei mattoni molecolari occorsi per la nascita della vita sulla Terra




Mercurio, il pianeta che orbita vicino al sole. (NASA, AFP / Getty Images / 29 Novembre 2012)

La nuova ricerca “non significa che ci sia stata la vita su Mercurio“, ha detto lo scienziato David Paige, autore di uno dei tre documenti pubblicati giovedì dalla rivista Science. ”Ma è rilevante per la questione della vita nel sistema solare in generale.”
Secondo gli scienziati che lavorano alla missione Messenger, più di 1,1 miliardi di tonnellate di ghiaccio si trovano sopra o appena sotto la superficie di Mercurio, negli anfratti e nelle fessure dei crateri che non vedono mai la luce solare. Gran parte di quel ghiaccio è protetto da uno strato scuro di carbonio, di alcuni centimetri di spessore, ricco di materiale organico.
Prima dell’elaborazione dei dati trasmessi dal veicolo spaziale Messenger, in orbita dal marzo 2011 intorno al pianeta, dobbiamo ricordare che nel 1991 il radiotelescopio di Arecibo a Puerto Rico aveva rilevato brillanti macchie lucide sulla superficie del pianeta, che gli scienziati hanno interpretato come un segno della presenza di ghiaccio. Queste macchie sembravano combaciare con alcune delle parti d’ombra dei crateri polari che sono stati intravisti nel 1970 dalla sonda Mariner 10, che ha visto solo circa la metà della superficie del pianeta.
I ricercatori avevano calcolato che, poiché l’asse di Mercurio è inclinato meno di 1 grado, ci sono regioni vicino ai poli che non vedono mai il sole.
Si è cercata l’acqua attraverso la ricerca di un ingrediente principale: l’idrogeno. Utilizzando spettrometro di neutroni della sonda, hanno scoperto che le macchie scure hanno spesso nascosto depositi che erano così pieni zeppo d’idrogeno che doveva contenere acqua quasi pura sotto la superficie.
L’acqua e il materiale organico, probabilmente non sono nativi di Mercurio ma avrebbero potuto esservi portati da comete ghiacciate durante il loro impatto contro la sua superficie. E ‘opinione diffusa che in questo modo le molecole organiche si sarebbero dirette pure verso la Terra, ma la teoria non può essere verificata perché le forze geologiche hanno occultato le prove.
Mercurio offre uno scorcio su di uno stadio precoce prima che iniziasse lo sviluppo della vita come noi la conosciamo.

Che diavolo sta succedendo sul Popocatepetl?


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Molte persone sono convinte che nella bocca del vulcano messicano ci sia un vero e proprio stargate, attraverso il quale veicoli di origine non terrestre transitano indisturbati. Gli avvistamenti hanno creato abbastanza clamore tanto da spingere il governo messicano a tentare di fornire una spiegazione ufficiale e plausibile del misterioso fenomeno.
La Segreteria del Governo (SEGOB) e la Protezione Civile Nazionale (CENAPRED) hanno diramato una nota informativa sulle immagini del 25 ottobre 2012 riprese sul vulcano Popocatepetl, nelle quali è possibile osservare un gigantesco oggetto luminoso tuffarsi all'interno del cratere.

Di seguito pubblichiamo per intero la Nota Informativa, tradotta per i lettori del Il Navigatore Curioso.

Secretaria de Gobernación (SEGOB) Sistema Nacional de Protección Civil CENAPRED
Alle 22:44 del 25 ottobre 2012, la telecamera del CENAPRED, che si trova presso la stazione di monitoraggio continuo Altzomoni del vulcano  Popocatepetl, ha registrato la manifestazione e il transito di un segnale luminoso, intensamente luminoso, nel quadrante in alto a sinistra dell'immagine, che si muove a grande velocità, aumentando la sua luminosità e, a quanto pare, introdursi nel cratere del vulcano. La presenza di questo segnale luminoso nell'immagine ha una durata di circa 3 secondi.
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La telecamenre del CENAPRED presso Altzomoni si trova a 11 chilometri dal cratere del vulcano  Popocatepetl e a pochi metri di distanza dal punto in cui la società Televisa ha installato una sua telecamera sulla quale sono state registrate immagini simili che sono state poi ritrasmesse sul “Noticiero con Joaquin Lopez Doriga”, programma andato in onda nella notte di venerdì 25 ottobre 2012.


Va sottolineato che le differenze di forma, lunghezza, ombra e luminosità tra le immagini del CENAPRED e quelle di Televisa sono dovute ai particolari aspetti tecnici di ciascuna attrezzatura, soprattutto alla loro differente risoluzione. Inoltre, l'angolo visuale delle immagini del CENAPRED è molto più ampio, mentre la attrezzatura di Televisa sono molto più sensibili alla luce.
Durante la discesa del segnale luminoso, nessuna delle stazioni di monitoraggio del vulcano ha registrato significativi eventi sismici. Le registrazioni non mostrano alcuna variazione che potrebbe essere associata al possibile impatto di un oggetto all'interno del cratere o nelle sue vicinanze.
Il comportamento eruttivo del vulcano  Popocatepetl, nei giorni successivi all'evento, è rimasto entro i parametri normali. Il sistema di monitoraggio sismico registra, normalmente, tra i 35 e i 70 eventi al giorno. Questi eventi sono di bassa-media intensità, con emissioni di vapore acqueo, gas e piccole quantità di cenere. Il 25 ottobre sono stati registrati 45 eventi di intensità moderata. L'evento più rilevante è stato registrato immediatamente prima dell'avvistamento dell'oggetto luminoso, alle ore 20:42.
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Il vulcano ha emesso uno sbuffo di vapore acqueo e gas in direzione sud-ovest, con un aumento dell'incandescenza poco al di sopra del cratere, fenomeno che è stato possibile osservare in modo costante per tutta la notte.
Le differenze tra le due telecamere è significativo, poichè il campo visivo più ampio delle immagini del CENAPRED consente all'osservatore di vedere l'apparizione del segnale luminoso e l'aumento progressivo della sua luminosità, mentre nelle immagini di Televisa, l'oggetto ha già raggiunto il suo massimo splendore quando entra nel cratere.
Si deve anche considerare che entrambe le telecamere sono impostate in modalità “visione notturna”, caratteristica che rende gli strumento particolarmente sensibili in condizione di scarsità di luce, saturando i pixel di luce intensa, esagerando le sue dimensioni. Questo potrebbe spiegare la strana forma rettangolare del segnale luminosità al massimo del suo splendore.
Un'osservazione dettagliata delle immagini, ci permette di affermare che l'oggetto non sembra entrare nel cratere. Piuttosto, il segnale sembra muoversi molto più indietro al cratere. La sua comparsa nella parte superiore dell'atmosfera, al sua traiettoria e l'aumento della sua luminosità permettono di ipotizzare che si tratti di un meteorite particolarmente brillante, noto anche come bolide (a quanto pare doveva essere bello grosso stò meteorite! n.d.N.).
Nel periodo dell'anno nel quale è avvenuto l'avvistamento, avvengono due “piogge meteoritiche”. In primo luogo, le Orionidi, attive dal 2 ottobre al 7 novembre, raggiungendo nella notte del 20 ottobre il picco di circa 25 meteoriti all'ora. In secondo luogo, le Tauridi, attive dal 1° ottobre al 25 novembre, con un picco di 5 meteoriti all'ora nella notte del 5 novembre. I nomi dati a questi fenomeni sono dovuti alle traiettorie seguite dai meteoriti che sembrano originarsi dalle regioni di cielo delle costellazioni di Orione e del Toro.
Le Orionidi tendono ad essere meteoriti che entrano nell'atmosfera terrestre ad alta velocità e sono di piccole dimensioni (quanto i granelli di sabbia), producendo una serie di scie luminose che durano meno di un secondo. Le Tauridi, invece, sono costituite da frammenti un pò più grandi (come la ghiaia) e si muovono più lentamente, generando spesso bolidi, vale a dire meteoriti molto luminosi (possono superare la luminosità di Venere) che viaggiano per alcuni secondi prima di consumare se stessi. La traiettoria dell'oggetto visibile nella fotocamera di Altzomoni coinciderebbe con quella che potrebbe essere originata da un Tauride.
Di seguito è possibile osservare la sequenza di immagini scattate dalla telecamera del CENAPRED, una ogni 25 secondi, dove si può osservare il bolide dalla sua comparsa, fino a quando scompare dietro (o dentro?) il vulcano. Considerando che il cratere ha un'ampiezza di 800 metri, la scia del bolide luminoso non supera i 200 metri apparenti di lunghezza. La sua traiettoria, leggermente inclinata da sinistra a destra, proverebbe la sua origine dalla costellazione del Tori, che in quel momento è visibile all'orizzonte.
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L'immigine generata dal programma Stellarium 0.7.1. mostra la mappa del cielo sopra Altzomoni il 25 ottobre alle ore 20:44. In giallo è segnata la traiettoria seguita dal bolide e in rosso l'estensione della sua traiettoria, verso il Toro vicino alle Pleiadi. La traiettoria curva è dovuta alla curvatura della volta celeste.
Popocatepetl-cenapre-03.png
Conclusioni:
Secondo l'analisi effettuata dagli specialisti, questo evento non ha nessun rapporto con l'attività eruttiva del vulcano  Popocatepetl. Al momento del contatto apparente tra l'oggetto e il cratere, nono sono stati registrati eventi sismici. Questo ci porta ad affermare che, mentre visivamente il fenomeno luminoso sembra entrare nel cratere, molto probabilmente sta viaggiando lungo una traiettoria molto più lontana alle spalle del vulcano. Questa affermazione è sostenuta dal fatto che nessuna delle quattro telecamere della rete di monitoraggio visivo che circonda il  Popocatepetl ha registrato l'oggetto in questione dai loro rispettivi angoli di visuale.
Il segnale luminoso registrato dalle telecamere del CENAPRED e di Televisa, può essere associato ad un qualche evento astronomico, specificatamente un bolide della pioggia meteoritica delle Tauridi, date le sue caratteristiche e la sua traiettoria. Potrebbe, quindi, trattarsi di un meteorite entrato nell'atmosfera terrestre, lasciando una scia luminosa prodotta per attrito.
Non si può escludere la possibilità che l'oggetto sia un frammento di un satellite artificiale che ha lasciato una scia luminosa simile a quella di un meteorite quando entra in atmosfera. Tuttavia, entrambe le ipotesi richiedono una validazione esaustiva e un'analisi profonda da parte delle istituzione e degli esperti di astronomia e scienze dello spazio. [Scarica documento originale].

Le pulci del Navigatore
Allora? Cosa ne pensate? L'esaustiva spiegazione del governo messicano ha placato le vostre ansie contattiste e i vostri pruriti cospirativi? Non vi stupisce l'eccessivo zelo nel voler trovare una spiegazione a tutti i costi? Eppure, almeno due cose non tornano, o comunque sono state trascurate nel rapporto.
La prima riguarda le immagini registrate dalle telecamere del CENAPRED il successivo 14 novembre 2012, nelle quali il “segnale luminoso” sembra fuoriuscire dal cratere. Forse il meteorite ha cambiato idea e ha deciso di tornare in orbita?






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Fonte: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it


HD 40307g, la super Terra aliena abitabile

Super Terra HD40307g
CREDIT: J. Pinfield, for the RoPACS network at the University of Hertfordshire.


Dopo la recente sensazionale scoperta di un pianeta nel sistema Alpha Centauri, gli astronomi hanno individuato un altro pianeta alieno che potrebbe sostenere la vita come la conosciamo, ad un passo da casa nostra!
La super Terra, chiamata HD 40307g, si trova all’interno della zona abitabile della sua stella, nel punto giusto per poter avere acqua allo stato liquido sulla superficie.
Si trova a soli 42 anni luce da noi e questo significa che i futuri telescopi potranno catturarne direttamente immagini dettagliate.
“L’orbita più lunga del nuovo pianeta significa che potrebbe sostenere un clima e un’atmosfera giusta per la vita”, ha detto in un comunicato Hugh Jones, dell’University of Hertfordshire in Inghilterra. “Questo pianeta o qualsiasi sua luna giacciono in un’orbita simile a quella della Terra, aumentando la probabilità che sia abitabile”.
HD 40307g è uno dei tre mondi recentemente scoperti intorno alla stella HD 40307 che era nota già per ospitare tre pianeti: in tutto, questo sistema solare risultata per ora popolato da sei pianeti.
La stella HD 40307 è leggermente più piccola e meno luminosa del nostro Sole, si trova nella costellazione del Pittore, a nord-ovest di α Pictoris, sud-ovest di Canopo e a sud-est di β Pictoris..
I tre primi pianeti individuati, HD 40307b, HD 40307c, HD 40307d, sono delle super Terre più massicce della nostra, che comunque ruotano troppo vicino alla loro stella per poter sostenere acqua allo stato liquido.
Nel nuovo studio, il team ha analizzato ancora i dati rilevati tramite lo High Accuracy Radial velocity Planet Searcher (HARPS) dell’European Southern Observatory telescope del La Silla Observatory in Chile. Lo strumento consente agli astronomi di raccogliere le piccole oscillazioni gravitazionali che un pianeta induce nella sua stella madre. Nuove tecniche di analisi hanno poi permesso la rielaborazione delle informazioni disponibili, consentendo di individuare le altre tre super Terre, di massa pari a sette volte quella terrestre.
“HD 40307g può essere un pianeta roccioso come la Terra”, ha detto Mikko Tuomi, sempre dell’University of Hertfordshire.
E’ il più esterno del sistema di sei pianeti conosciuti ed orbita ad una distanza media di 90 milioni di chilometri dalla sua stella (la distanza Terra – Sole è di circa 150 milioni di chilometri).
Gli altri due pianeti identificati sono invece forse troppo caldi per sostenere la vita come la conosciamo. Mentre HD 40307g, che ovviamente sarà il candidato migliore per i prossimi studi, si trova comodamente al centro della fascia abitabile.
Inoltre, HD 40307g sembra non essere in rotazione sincrona con la sua stella (come ad esempio, la nostra Luna con la Terra) e quindi, dovrebbe avere un normale ciclo diurno / notturno.

Fonte:  http://www.aliveuniverseimages.com

Obama-Alieni, i 3 perché di una possibile ammissione




Detto che montano la curiosità e l’attesa per l’annuncio della Nasa relativo a Marte (la data pare proprio quella del 3 dicembre, si sussurra che l’ente spaziale potrebbe annunciare il ritrovamento di fossili nelle rocce scavate da Curiosity), c’è un altro fronte “americano” che interessa dal punto di vista della vita possibile vita extraterrestre. Si lega alla conferma di Barack Obama, avvenuta meno di un mese fa, alla Casa Bianca. La rielezione del primo presidente afroamericano della storia ha riacceso la speranza degli appassionati di Ufo e di Alieni circa l’ammissione che non siamo soli nell’universo. Anche durante il precedente mandato si era ipotizzato che Obama avrebbe effettuato il fatidico annuncio. L’impressione (o la speranza) si legava al fatto che Obama aveva nominato Hillary Clinton alla segreteria di Stato: la moglie dell’ex presidente Bill Clinton aveva infatti spesso manifestato l’interesse personale nei confronti della questione aliena e documenti che parlano di Ufo. La storia ha invece detto che non era in arrivo alcuna rivelazione. Chi si è sentito deluso o tradito ha parlato di nuovo di complotto e di copertura a oltranza, per tante buone ragioni. Per quale motivo allora l’Obama di oggi dovrebbe comportarsi diversamente – assieme al suo staff – all’Obama dell’altro ieri? Ha provato a spiegarlo Michael E. Salla, esperto di esopolitica, sul sito dell’Examiner. A suo avviso ci sono tre buoni “perché” che condurranno alla dichiarazione di Obama, giudicata il capo di stato ideale proprio per il suo sangue misto, per la cultura non rigidamente americana e per il fatto che nella famiglia si mescolano varie convinzioni religiose. L’uomo giusto sarebbe dunque lui: smentirebbe pure la tesi di chi ritiene che nessun capo di Stato avrebbe la convenienza a compiere quel passo. Ad ogni modo, ecco le tre ragioni secondo Salla.
Numero 1 – Gli esopianeti. L’avvento di telescopi sempre più potenti, come quelli della missione Kepler della Nasa, hanno permesso di scoprire centinaia di esopianeti, un fatto che sta rivoluzionando la comunità scientifica. L’amministrazione Obama ha confermato che aiuterà la ricerca scientifica, per cui nuove scoperte saranno in arrivo. Aumenterà dunque esponenzialmente la possibilità, fosse solo in ossequio alla statistica, di trovare la vita oltre la Terra
Numero 2 - Il crash di Roswell fu davvero alieno. E’ noto che dopo il famoso episodio del 1947 a Roswell, le autorità militari dichiararono in un comunicato ufficiale che era caduto un disco volante, con il reperimento di corpi di esseri non umani. Poche ore dopo fu diramata una smentita davvero poco convincente. Successivamente ci fu chi disse di avere le prove di quell’incidente (il famoso e controverso colonnello Corso) o di averle viste in file della Cia (l’ex addetto alle pubbliche relazioni Chase Brandon). Durante la gestione Obama si sono moltiplicate le petizioni popolari che chiedono chiarezza e verità sugli eventi di Roswell. Ne arriveranno molte altre, forse capaci di ammorbidire la linea dell’Obama-2 anche perché ci sarebbe la consapevolezza che l’umanità è più pronta ad accettare e a capire certe notizie.
Numero 3 – La guerra dei mondi. Tanti hanno parlato di misteriose battaglie navali nel Pacifico tra unità dell’Us Navy e forze extraterrestri basate sotto le acque dell’Oceano, così come sono stati ricordati i report dell’era staliniana che documentano come la spedizione antartica “Highjump” del 1947, condotta dall’ammiraglio Byrd, sia stata coinvolta in una battaglia extraterrestre. Obama avrebbe dunque la convenienza, prima di dover affrontare una crisi improvvisa legata a un’eventuale invasione aliena, a fornire istruzioni alla gente relative alla sicurezza nazionale.
Chi fosse interessato può trovare l’articolo di Michael E. Salla a questo link

Tratto da:  http://misterobufo.corriere.it

UFO e ignoranza accademica

Continuano le esternazioni farneticanti di chi   non vuole riconoscere un fenomeno vastissimo che interessa la Terra da migliaia di anni
Morazzone

"Cari ragazzi gli UFO non esistono"

Alla scuola media di Morazzone si è svolta una lezione molto particolare: racconti e misteri dello spazio e della materia sono stati spiegati agli alunni dal professore astrofisico Giovanni Bignami 
  
Tanti piccoli occhi attenti ad ascoltare la storia di stelle, alieni e vita nello spazio. Alla scuola media di Morazzone si è svolta una lezione molto particolare: racconti e misteri dello spazio e della materia sono stati spiegati agli alunni dal professore astrofisico Giovanni Bignami.
I ragazzi di prima e seconda media hanno partecipato alla lezione dal titolo "Il futuro spiegato ai ragazzi", cui filo conduttore è stato il suo libro "Il Futuro spiegato ai ragazzi", scritto insieme a Cristina Bellon appositamente per i ragazzi delle scuole medie.
Il professor Bignami ha affrontato i complicatissimi argomenti che riguardano la fisica e l'universo con la pazienza e un linguaggio comprensibile del quale è notoriamente capace. Con un avvertenza per i suoi giovani ascoltatori: «avete presente tutti gli avvistamenti di UFO, le storie sull'Area 51 e quant'altro è apparso in film e documentari? Ebbene, ad oggi, posso assicurarvi che sono tutte balle. Non esiste alcun ritrovamento di strani alieni intelligenti nello spazio che non siano piccole e alquanto bizzarre forme di vita».
Fonte:  http://www3.varesenews.it
Cari ragazzi non vi fate incantare da chi ha il cervello troppo piccolo per comprendere realtà al di fuori della propria capacità di comprendere   e leggete i documenti riportati qui sotto. Secondo la scienza ufficiale anche i meteroriti, fenomeno che ha da sempre interessato la Terra e osservato da milioni di persone non potevano avere origine extraterrestre, e chi per primo sostenne questa tesi dovette affrontare la derisione dei "grandi scienziati" dell'epoca che non avevano capito una mazza, in quanto la loro chiusura mentale era tale che non gli permetteva di capire!
Storia della scoperta dell'origine extraeterrestre delle meteoriti
 Alla scoperta delle "pietre del cielo". Le meteoriti, soprannominate "pietre del cielo, messaggeri degli Dei, stelle cadute dal cielo e rocce dallo spazio profondo"e considerate fin dall'antichità doni delle divinità verso gli uomini, sono le protagonisti di un'interessante mostra ospitata fino all'11 gennaio prossimo al Museo di Scienze Naturali di Torino. Si tratta di frammenti di pietra di origine extraterrestre, schegge di asteroidi, di comete, di pianetini, ma anche della Luna o di Marte, che cadono sulla superficie della Terra. Formate da una lega di ferro e nichel, venivano impiegate per la realizzazione di armi, amuleti, gioielli ed altri oggetti quando ancora il ferro era sconosciuto. Le meteoriti sono l'unica testimonianza accessibile per lo studio di pianeti e asteroidi e, contenendo le tracce dei materiali più antichi del Sistema Solare, permettono di tratteggiare concrete ipotesi sull'evoluzione dell'intero Universo. Fin dall'antichità, sono state considerate doni delle divinità verso gli uomini. Quando ancora il ferro era sconosciuto, vennero realizzati con questo metallo armi, amuleti, gioielli ed altri oggetti in cui la composizione chimica (una lega di ferro e nichel) ne sottolineava l'origine extraterrestre. Pietre meteoritiche furono adorate dai Fenici, dai Frigi e dai Libici, ma anche in Giappone, in India e in Cina.
Alcuni ricercatori sostengono che la celebre pietra nera della Kaaba di La Mecca, sacra per la religione islamica, sarebbe un frammento di meteorite, che, secondo alcune leggende, sarebbe stato donato ad Abramo dall'Arcangelo Gabriele. L'uso di ferro extraterrestre è presente anche nell'etimologia del nome con cui si indica l'industria del ferro, la « siderurgia », dal greco sideros (ferro), termine che si riconduce a « sidera », ovvero astri, stelle, proprio perché i primi manufatti in ferro erano ricavati da meteoriti metalliche, veri e propri frammenti di stelle. La prima teoria coerente in grado di spiegare l'origine extraterrestre delle meteoriti fu elaborata dal fisico tedesco Ernst Chladni, che, nel lontano 1794, avanzò l'ipotesi della presenza nello spazio, intorno alla Terra, dei detriti di un antico pianeta in seguito esploso.
Inizialmente Chladni fu duramente contestato dalla scienza ufficiale, fino a quando, nel 1803, il fisico francese Jean-Baptiste Biot confermò la provenienza dagli spazi celesti della pioggia di pietre caduta a L'Aigle, nella regione francese dell'Orne. Le meteoriti sono l'unica testimonianza accessibile per lo studio di pianeti e asteroidi. Tra il 1740 e il 1990 in tutto il mondo sono state identificate ben 4.660 meteoriti. La moderna ricerca delle meteoriti, oggi sviluppata soprattutto nelle vaste zone desertiche, come il Sahara o l'Antartide, ha aumentato il numero degli oggetti noti ad oltre 40.000. La collezione di meteoriti del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino è attualmente costituita da novantasette esemplari (di cui settantacinque di proprietà del Museo di Mineralogia dell'Università) relativi a sessantun eventi di caduta tra cui la nota "Motta di Conti", una condrite ordinaria di tipo H4, a olivina e pirosseno, del peso di ben 6,3 Kg, che cadde presso Villanova Monferrato (Alessandria), nella proprietà del Conte Malabaila di Canale il quale la donò al Museo di Mineralogia dell'Università di Torino. La caduta, avvenuta il 29 febbraio 1868, fu descritta nella "Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia" del 6 marzo dello stesso anno. La meteorite è stata raffigurata nel 1873 da Guglielmo Jervis nel classico "I tesori sotterranei d'Italia".

di Mara Martellotta
Fonte:  www.centroitalianoricerche
Ed ora che avete letto l'articolo che parla della cecità della scienza nei confronti dell'origine extraterrestre dei meteoriti vi invito a leggere  il documento qui sotto, dove il Dipartimento di Fisica della US Air Force spiega ai suoi aspiranti piloti da caccia la natura degli UFO, un fenomeno che tuttora, basta scorrere le pagine di questo blog, si manifesta in tutto il mondo quotidianamente e che ha interessato anche astronomi, astronauti, agenti di polizia e militari.

Un documento ufficiale declassificato USAF dell' 8 ottobre 1970, che parla esplicitamente di UFO ed alieni. Si tratta del capitolo 33 del testo “Introductory Space Science, Volume II, Department of Physics, USAF” editato dal Maggiore Donald G. Carpenter e dal Co-editore Luogotenente Colonnello Edwared R. Therkel. Il documento afferma che United States Air Force afferma che gli UFO esistono fin dall'antichità, parla anche di origine extraterrestre degli UFO, ma sopratutto si afferma che sia gli USA che i Sovietici hanno tentato di abbattere gli UFO, che nel caso americano aveva la classica forma di disco volante (p462-463).
Il documento può essere visionato nel suo formato originario qui (ovviamente è in inglese):  Clicca qui
Mentre qui potete trovare la trascrizione delle parti principali (in inglese) con una introduzione fatta dal prestigioso CUFON: http://www.cufon.org/cufon/afu.htm
E la sua traduzione la trovate qui di seguito, compresa l'introduzione del CUFON


CORSO INTRODUTTIVO DI SCIENZA SPAZIALE
CAP. XXXIII
OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI
DIPARTIMENTO DI FISICA –USAF
UNITED STATES AIR FORCE ACADEMY
E’ ormai noto da qualche tempo che durante la fine degli anni ’60 primi ’70 l’accademia della forza aerea di Colorado Springs includeva del materiale riguardante gli UFO nel suo curriculum. Il capitolo del manuale “corso introduttivo di scienza spaziale” per la classe di fisica 370 è stato pubblicato su CUFONsm per un bel po’ di tempo. Questo file contiene un esteso servizio che include un articolo giornalistico da “Lemoore Advance, Una lettera di risposta dall’Accademia A.F. che riportava copie delle due versione del Cap. 33, quale era in uso dal 1968 e la versione rivisitata posta in uso per il trimestre autunnale, 1970 (pubblicato 14 maggio 1992) – Jim Klotz, CUFONSsm SYSOP.
Da Lemoore, CA Advance, 8 Ottobre 1970
MANUALE DELL’ACCADEMIA AEREA RICHIEDE MAGGIORE STUDIO DEGLI AVVISTAMENTI UFO  di Ted Hubbard
Gli studenti dell’Accademia di forza aerea americana a Colorado Springs sono stati istruiti a non lasciarsi andare a derisioni alla menzione di UFO o dischi volanti e di mantenere invece una mente aperta riguardo all’argomento.
Questo è stato reso chiaro lo scorso Giovedì durante un’intervista data dal maggiore Stewart Kilpatrick, vice direttore della pubblica informazione dell’Accademia della forza aerea di Colorado Springs, alla Lemoore Advance. Si è trattato di una lunga ed esclusiva intervista telefonica.
Il National Enquirer, rivista di diffusione nazionale, che “reputa di avere la più ampia circolazione di ogni altro settimanale in America”, ha titolato la seguente affermazione “ manuale della accademia di forza aerea avvisa i cadetti che gli UFO possono essere aerovelivoli guidati da Alieni provenienti da altri mondi nel suo numero 11 di Ottobre. “ Poiché tanti nostri lettori sono personalmente interessati nei mezzi aerei,  L’Advance ha cercato di verificare quello che appariva essere un’affermazione esagerata e piuttosto incredibile. Questo nonostante gli avvistamenti riportati da diversi testimoni alcune settimane fa di alcuni strani velivoli su Lemoore.
Il Maggiore Kilpatrick, come ufficiale di secondo grado negli affari pubblici all’Accademia aerea è nella posizione di parlare in maniera autorevole per la forza aerea. Egli ha ammesso immediatamente che gli allievi di primo anno vengono istruiti tramite un testo dal titolo di “corso di introduzione alla scienza spaziale Vol. II” e che l’intero capitolo 33 riguarda interamente considerazioni sugli UFO. Ha citato da pagina 455, che di fatto 50.000 persone affidabili hanno riportato avvistamenti di oggetti volanti non identificati.
“Questo ci porta a ritenere la spiacevole possibilità di visitatori aliene nel nostro pianeta” pag. 14 e il capitolo continua “ o almeno di UFO controllati da alieni”.
In accordo con il manuale: Se tali esseri stanno visitando la terra, 2 domande sorgono spontanee: 1- Perché non hanno cercato di contattarci ufficialmente, e 2 Perché non ci sono stati incidenti che rivelassero la loro presenza?
“Perché nessun contatto? Questa domanda trova una risposta molto facile in diversi modi: 1) potremmo essere l’oggetto di un intenso studio psicologico e sociologico. In tali studi si evita di solito di disturbare l’ambiente dei soggetti al test. 2) Non ci si mette in contatto con una colonia di formiche, e gli umani possono apparire in tal modo agli alieni (variazione:  è divertente visitare uno zoo, non per questo ci si mette in contatto con le lucertole). 3) Tale contatto può aver avuto già luogo su un differente piano di consapevolezza e noi non siamo ancora sensibili alle comunicazioni su questo piano.”
Nel rilasciare questa intervista nel Lemoore Advance siamo ben consapevoli che molti lettori certamente “alzeranno un sopraciglio o due”. Ma il Maggiore Kilpatrick ha insistito che il capitolo di cui sopra non è una favoletta. Alla fine è apparso in accordo con le raccomandazioni del manuale di fisica che consiglia agli ufficiali dell’Air Force come segue: “La cosa migliora da fare è mantenere una mente aperta e scettica e non prendere una posizione estrema da una parte o dall’altra del problema.
“Corso di introduzione alla scienza spaziale” chiude il capitolo con il desiderio espresso che reiterate e estese investigazioni vengano concesse alla possibilità degli UFO. Questo richiederà la spesa di una considerevole somma dei fondi governativi e in presenza dell’attuale atteggiamento di derisione da parte del pubblico ogni qualvolta siano menzionati gli UFO, tale possibilità sembra quasi senza speranza, finisce con il lamentare il capitolo.
Come molti sanno il Dr. Eugene U. Condon vide chiudere la sua investigazione da parte del Pentagono e nessun investigazione scientifica ufficiale risulta attualmente operativa in questo campo. Nel 1966 abbiamo parlato con 6 diversi piloti air force alla base di Travis, che sostenevano di aver visto degli UFO ma che affermavano di non averne fatto rapporto per timore di estremo ridicolo. Almeno nel 1970 questo atteggiamento sembra essere cambiato come indicato dal maggiore Kilpatrick nella sua intervista.
Il rappresentante di Lemoore all’accademia di Colorado Springs è Steve (Luna) Mullens, ex stella del basket del Tiger Team e ex-studente di Lemoore High. Gli stiamo chiedendo la sua opinione riguardo al testo che presenta i cosiddetti UFO.
DIPARTIMENTO DI FORZA AEREA – QUARTIER GENERALE ACCADEMIA AEREA DEGLI STATI UNITI – USAF ACCADEMIA, COLORADO 80840
RISPOSTA ALL’ATTENZIONE DI: OI    4 NOV. 1970
Con riferimento alla vostra recente richiesta all’accademia di forza aerea riguardo gli UFO, presentiamo i seguenti fatti per vostra informazione:
Il soggetto degli UFO è esaminato brevemente alla fine di un corso all’Accademia, Fisica 370, che di solito attrae circa 20 studenti per semestre. L’argomento UFO cade nell’obbiettivo di corso di discutere tutti i fenomeni osservabili e riportati di fenomeni fisici che avvengono dalla superficie del sole a quella dei pianeti. Quando l’argomento Ufo fu incluso nel corso, serviva, da un punto di vista accademico, ad illustrare che quando dati contradditori sono disponibili, la miglior cosa è tenere una mente aperta e cercare altri dati. L’argomento rimane un eccellente veicolo di discussione delle implicazioni e applicazioni di molte leggi base della fisica nei confronti dei fenomeni osservati.
La fonte di recenti storie narrate dai media riguardo lo studio degli UFO all’accademia era un capitolo non aggiornato nel testo del corso intitolato “corso introduttivo alla scienza spaziale”, un’opera in due volumi di 470 pagine stampata e rilegata a spirale dall’Accademia per gli usi di classe. L’ultimo cap. nel secondo volume era di 14 pagine, intitolato “Oggetti volanti non identificati”
Quando questo cap. fu scritto e stampato nel 1968 con la conclusione generale che nulla è venuto dallo studio degli UFO nelle ultime due decadi che abbia aggiunto conoscenza scientifica e che  ulteriori studi probabilmente non possono essere giustificati nell’aspettativa che la scienza faccia dei passi avanti.
“IL VOLO DELL’UOMO NELLA VITA è SOSTENUTO DAL POTERE DELLA CONOSCENZA”
Basandosi sulle conclusioni del rapporto Condon e sull’esperienza ventennale degli UFO, la forza aerea terminò il Project Blue Book nel Dicembre 1969 con questa frase finale:” Come risultato dell’investigazione sugli UFO dal 1948, le conclusioni del Project Blue Book sono 1) nessun UFO riportato, investigato e valutato dalla forza aerea ha mai dato alcuna indicazione di minaccia alla sicurezza nazionale; 2) nessuna prova è stata sottoposta o scoperta dalla forza aerea che gli avvistamenti categorizzati come “non identificati” rappresentino sviluppi tecnologici o principi oltre la gamma della conoscenza scientifica attuale; 3) non c’è stata prova che indicasse che gli avvistamenti categorizzati come non identificati fossero veicoli extraterrestri.”
Alla luce di questi sviluppi, il contenuto del corso fu cambiato in una presentazione orale delle conclusioni del Rapporto Condon e delle ragioni per cui il Project Blue Book fosse stato cancellato.Fu ritenuto antieconomico ristampare l’intero secondo volume per un numero limitato di studenti fino all’autunno del 1970.
Con l’inizio del semestre autunnale 1970, un capitolo aggiornato e rivisto intitolato “fenomeni aerei non identificati” fu sostituito al vecchio capitolo cosicché il testo segue ora la presentazione orale richiesta in classe sull’argomento.
Per informazione alleghiamo copia del vecchio cap. 33 non più in uso e copia del nuovo ora utilizzato dagli studenti di Fisica 370 a partire dall’autunno 1970.
Spero che questa lettera sia di chiarimento alle domande sullo studio degli UFO presso l’accademia.
Distinti saluti
CORSO DI SCIENZA SPAZIALE – VOL. II – DIPARTIMENTO DI FISICA – USAF
Cap. XXXIII
OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI
Che cos’è un oggetto volante non identificato (UFO ) ?
Bene, secondo il regolamento 80-17 della forza aerea USA, un UFO è “qualsiasi fenomeno aereo o oggetto che sia sconosciuto o appaia essere fuori dall’ordinario all’osservatore”. E’ una definizione molto ampia che si applica ugualmente al singolo individuo che vede la sua prima nuvola lucente al tramonto o ad un altro individuo che vede il suo primo elicottero. Tuttavia, attualmente molti considerano il termine UFO con il significato di oggetto che si comporta in maniera strana e irregolare mentre si muove attraverso l’atmosfera terrestre. Lo strano fenomeno ha evocato forti emozioni e grande curiosità tra un largo segmento della popolazione. La persona comune è interessata per amore del mistero, il militare è coinvolto per la possibilità di minaccia alla sicurezza nazionale, alcuni scienziati per una curiosità di base che li ha portati ad essere ricercatori.
La letteratura sugli UFO è così vasta, e le storie così tante e diverse, che possiamo solo presentare un abbozzo generale dell’argomento in questo capitolo. Questo abbozzo include descrizioni, classificazioni, campi operativi, alcune teorie sulla natura del fenomeno, reazioni umane, tentativi di approcciare il problema scientificamente, e alcune tentate conclusioni. Per approfondire l’argomento le referenze sono un punto di partenza eccellente.
33.1 DESCRITTORI

Uno dei più grandi problemi che si incontrano nel tentativo di catalogare gli avvistamenti UFO è la selezione di un sistema per catalogarli. Finora non si è trovato alcun sistema efficace, nonostante i numerosi proposti. Il risultato è che quasi tutto i dati UFO sono trattati o nella forma di casi individuali o nelle forme di inadeguati sistemi di classificazione. Tuttavia, questi sistemi tendono ad avere fattori comuni e una collezione di questi fattori è quanto segue:
Dimensione, forma, luminosità, colore, numero di UFO,
Comportamento: collocazione (altitudine e direzione..) modelli di direzione (linea retta, salita, zig-zag)
Caratteristiche di volo ( fluttuante, oscillante)
Periodicità degli avvistamenti
Durata temporale
Curiosità
Esitamenti
Ostilità
Effetti associati:
elettromagnetici (bussola, radio)
radiazioni (bruciature, radioattività)
disturbi sul terreno ( polvere sollevata, foglie mosse)
suono (nessuno, fischio, tuono,)
vibrazione (debole, forte, veloce, lenta)
odore (ozono o altro)
fiamma (quanto, quando, colore)
fumo o nuvola (quantità colore persistenza)
detriti (tipo, colore, persistenza)
inibizione dei movimenti volontari degli osservatori
avvistamento di creature o esseri
altri effetti:
aree o animali bruciati
aree depresse o appiattite
animali morti o scomparsi
persone mentalmente disturbate
oggetti mancanti
Non facciamo un tentativo qui di presentare i dati disponibili in termini di descrittori menzionati.
33.2 CAMPI OPERAZIONALI – TEMPORALI E SPAZIALI
Qui presenteremo prove che gli UFO sono un fenomeno globale che è stato presente in migliaia di anni. Durante questa discussione, ricordatevi che più antichi sono i rapporti meno sofisticati appaiono gli osservatori. Agli antichi osservatori non solo mancava la terminologia necessaria a descrivere meccanismi complessi (come gli elicotteri di oggi) ma mancavano loro anche i concetti  per capire la vera natura di tali cose come televisione, navi spaziali, razzi, armi nucleari, radiazioni etc.  Per alcuni il concetto più avanzato era un carro da guerra con lame alle ruote. Allo stesso modo, la mancanza di accurate terminologia e descrizioni lascia i rapporti più antichi aperti a fraintendimenti e può essere che le valutazioni presenti dei rapporti individuali siano completamente sbagliate.
Tuttavia partiamo con una intrigante storia in una delle più antiche cronache dell’India…Il libro di Dzyan.
Il libro raccoglie una serie di leggende raccontate che furono poi raccolte in un manoscritto quando l’uomo imparò a scrivere. Una delle storie narra di un piccolo gruppo di esseri che si suppone siano venuti sulla terra migliaia di anni fa con un veicolo metallico che orbitò intorno alla terra diverse volte prima di atterrare. Come detto ne libro “ questi essere vivevano da sé e erano riveriti dagli umani tra i quali si erano stabiliti. Ma poi sorsero delle divergenze tra loro e divisero il loro  numero, alcuni di loro si stabilirono in un’altra città, dove furono posti come governanti dalle popolazioni intimorite.
“ La separazione non portò la pace a queste genti e alla fine la loro ira raggiunse tal punto che il governante della città originale prese con sé  un piccolo numero dei suoi guerrieri e salirono nell’aria in un enorme contenitore metallico lucente. Quando furono a molte leghe dalla città dei loro nemici, lanciarono una grande lancia che cavalcava un raggio di luce. Scoppiò in mezzo alla città dei nemici con una grande palla di fuoco che rintronò fino al cielo e le stelle. Tutti quelli che erano nella città furono orribilmente bruciati e anche quelli che erano fuori nelle vicinanze. Chi guardò la lancia e la palla di fuoco fu accecato per sempre. Chi entrava nella città a piedi si ammalava e moriva. Anche la polvere era avvelenata come i fiumi vicini. Nessuno osava andarvi vicino e gradualmente divenne polvere e fu dimenticata dagli uomini.
“Quando il leader vide quello che aveva fatto al suo popolo si ritirò nel suo palazzo e rifiutò di vedere chiunque. Poi riunì i suoi guerrieri, le loro mogli e figli e entrarono tutti nel contenitore e si sollevarono tutti nel cielo, volando via. E più non ritornarono.
La leggenda di cui sopra potrebbe essere un racconto di colonizzazione extraterrestre, completa di missili guidati, guerra nucleare e effetti radioattivi? Difficile valutare la validità di questa spiegazione, come è difficile spiegare perché Greci, Romani e la mitologia Nordica, discutano tutti di guerre e contatti tra i loro Dei (anche la bibbia registra conflitti tra le legioni di Dio e Satana) Potrebbe essere che ogni gruppo abbia registrato la sua versione parrocchiale di quello che era in realtà un conflitto tra alieni coloni o visitatori? O forse l’uomo ha sempre condotto una esistenza violenta tale da supporne anche la tendenza tra i propri dei?
Prova di un possibile contatto precedente  fu scoperta da Tschi Pen Lao dell’Università di Pechino. Egli scoprì straordinarie incisioni nel granito di una montagna nella provincia di Hunan e sull’isola nel lago Tungting. Queste incisioni sono state valutate antiche di 47.000 anni e mostrano persone con grandi proboscidi (per la respirazione?…o teste di elefanti in corpi umani? Ricordate che gli Egizi rappresentavano spesso i loro dei con testa di animale e corpo umano)
Solo 8000 anni fa, le rocce furono scolpite nel plateau Tassili del Sahara, a rappresentazione di quelli che apparivano esseri umani ma con strane teste rotonde (elmetti?) e anche più recentemente nella bibbia, Genesi 6:4 si dice che gli angeli dal cielo si accoppiavano con donne della terra, che davano loro dei figli. Genesi 19:3 racconta anche una storia piuttosto inusuale di Ezechiele che testimoniò quello che è stato interpretato da alcuni come l’atterraggio di una nave spaziale vicino il fiume Che bar in Caldea (593 a. C.)
Anche gli irlandesi hanno registrato strane visite. Nello Speculum Regali in Konungs Skuggs ( e altre cronache delle era intorno al 956 d. C.) ci sono numerose storie di demoni nei cieli. In un caso una corda da una navicella rimane agganciato alla parte di una chiesa. Un uomo dalla navicella scende lungo la corda per disincagliarla ma viene catturato dalla gente della città. Fatto rilasciare dal vescovo questi risalì alla navicella dove lo aspettava l’equipaggio che tagliata la corda partì volando via. In tutte le sue azioni l’uomo appare come se stesse nuotando nell’acqua. Storie come questa ci fanno domandare se le leggende del piccolo popolo di Irlanda fossero basate solo sull’immaginazione.
Nello stesso tempo a Lione (Francia) tre uomini e una donna ritenuti venire da una veicolo aereo sono catturati dalla folla. Questi stranieri ammettono di essere maghi e vengono uccisi. (Non vengono menzionati i metodi per sollecitare la loro ammissione). Molti avvistamenti documentati  avvennero nel medioevo incluso uno straordinario avvistamento di Ufo su Londra il 16 dicembre 1742. Tuttavia non avendo spazio qui per altri avvistamenti del medioevo, includiamo qui due più recenti avvistamenti che ci avvicinano ai tempi moderni.
In una dichiarazione giurata del 21 aprile 1897, un prospero e prominente fattore dal nome di Alexander Hamilton (Le Roy, Kansas, USA) riportò un attacco alla sua mandria alle 10,30 serali nel del precedente lunedì. Lui, suo figlio e un affittuario presero delle asce e corsero i 700 piedi di distanza dalla stalla dove una navicella a forma di sigaro di circa 300 piedi galleggiava a 30 piedi sopra la mandria. Aveva una postazione che era illuminata internamente (dirigibile e gondola?) e con numerose finestre. All’interno sei strani esseri che parlavano in una strana lingua. Questi esseri si resero conto di Hamilton e degli altri e immediatamente indirizzarono una luce sul fattore, inoltre accesero un certa energia che fece partire una turbina (30 piedi di diametro) posta sotto il veicolo. La nave si alzò portando con sé un vitello di due anni legato ad una corda di materiale rosso. Il giorno successivo un vicino, Link Thomas, trovò la pelle dell’animale, le gambe e la testa nel suo campo. Si trovò sconcertato da come questi si trovassero lì visto che non c’erano tracce nel soffice suolo. La dichiarazione di Alexander Hamilton fu accompagnata da un affidavit riguardo la sua veridicità, firmato da altri 10 importanti cittadini locali.
Una sera del 4 novembre 1957 a Fort Itaipu, Brasile, due guardie notarono una “nuova stella” in cielo. La “stella” cresceva in proporzioni ogni secondo e si fermò sul fortino. Si abbassò leggermente, era un grande veicolo aereo circondato da un forte alone arancione. Un distinto rumore fu udito e poi un forte calore. Una delle sentinelle svenì quasi immediatamente, l’altra cercò rifugio sotto i pesanti cannoni dove i suoi gridi svegliarono la guarnigione. Mentre le truppe prendevano posto, ci fu un completo black-out elettrico. Ci fu panico fino al ritorno della luce ma molti riuscirono ancora a vedere il bagliore arancione che lasciava l’area ad alta velocità. Entrambe le sentinelle furono trovate con brutte bruciature e sofferenti per il profondo shock.
Così gli avvistamenti UFO non solo risalgono a 47.000 anni fa indietro nel tempo ma anche sono di natura globale. Si ha la sensazione che questo fenomeno meriti qualche tipo di valida investigazione scientifica anche se a basso livello di sforzo.
33.3 ALCUNE TEORIE RIGUARDO ALLA NATURA DEL FENOMENO UFO.
Ci sono alcune teorie coesive riguardo alla natura degli UFO. Queste teorie si raggruppano in 5 punti.
Misticismo
Scherzi e farneticazioni dovute a personalità instabili
Arme segrete
Fenomeni naturali
Visitatori alieni
Misticismo
Si crede in alcuni culti che la missione degli UFO e dei loro equipaggi sia spirituale e che tutti gli sforzi materialistici per determinare la natura degli UFO siano destinati a fallire.
Scherzi e farneticazioni dovute a personalità instabili
Alcuni hanno suggerito che tutti i rapporti sugli UFO siano il risultato di scherzi oppure che fossero inventati da gente instabile. Questo atteggiamento era particolarmente prevalente durante il periodo in cui l’investigazione della forza aerea era condotta sotto il nome in codice di Project Grudge. Alcune linee aeree arrivarono anche al punto di mettere a terra ogni pilota che riportasse avvistamenti. L’unico modo per il pilota di riottenere lo stato di volo era di passare un esame psichiatrico. Ci fu un notevole calo nei rapporti dei piloti durante questo periodo, e alcuni hanno interpretato questo calo come prova che gli UFO erano derivati da scherzi o da personalità instabili. E’ interessante che il NICAP (comitato nazionale di investigazione dei fenomeni aerei) a tutt’oggi ancora riceve rapporti da piloti commerciali che trascurano di darne notifica alla Air Force o alla loro linea aerea.
Ci sono un numero di casi che indicano che non tutti i rapporti cadono nella categoria degli scherzi. Esamineremo uno di questi casi. E’ l’avvistamento fatto dal poliziotto sergente Lonnie Zamora a Socorro nel New Mexico. Il sergente Zamora stava pattugliando le vie di Socorro il 24 di Aprile 1964 quando vide un oggetto brillante che si muoveva sopra un’area di scarico al confine della città. Sentì anche un forte rombo che risuonò come se fosse una vecchia capanna piena e carica di dinamite. Immediatamente comunicò via radio con la centrale di polizia e si mosse in macchina verso quella zona. Zamora fu costretto a fermarsi a 150 yard da un tombino profondo in cui c’era una macchina rovesciata. Comunicò via radio che stava investigando un possibile incidente e e si mosse con la macchina verso l’estrema parte della discarica. Parcheggiato camminò per alcuni passi e fu sorpreso di vederre che non era una macchina ma invece ino strano oggetto a forma di uovo di 15 piedi di lunghezza circa, bianco e sostenuto da gambe metalliche. Accanto non consapevole della sua presenza una coppia di umanoidi vestiti in tute argentate. Sembrava lavorassero sulla parte che stava sotto l’oggetto. Zamora era ancora lì sorpreso quando lo notarono e sparirono intorno all’oggetto. Zamora girò dall’altra parte andando verso la macchina e guardò indietro all’oggetto che emetteva una fiamma blu luminosa dal fondo. In pochi secondi l’oggetto a forma di uovo si alzò dallo scarico con un rombo assordante. L’oggetto sparì dietro le montagne rapidamente e il Sergente Zamora si muoveva nella direzione opposta fino a incontrare il Sergente Sam Chavez che rispondeva alle sue precedenti chiamate radio. Insieme investigarono la discarica e trovarono the cespugli bruciati e ancora pieni di fumo dove la fiamma blu era apparsa. Nella zona bruciacchiata c’erano 4 profondi segni corrispondenti al punto in cui erano le gambe metalliche. Ogni traccia era profonda 3 pollici e mezzo e di forma circolare. La sabbia nella discarica era molto pressata tanto che non c’erano tracce delle impronte degli umanoidi. Una investigazione ufficiale cominciò lo stesso giorno e tutti i dati ottenuti erano di supporto alle storie di Zamora e Chavez. Difficile catalogare questo episodio come scherzo ed è difficile pensare che Chavez e Zamora condividessero parti di una stessa allucinazione.
Armi segrete
Alcuni individui hanno proposto che gli UFO siano in realtà degli avanzati sistemi di armamento e che la loro natura non debba essere rivelata. In pochi accettano questa ipotesi come credibile.
 Fenomeni naturali
 E’ stato anche suggerito che almeno alcuni e forse tutti gli UFO fossero solo manifestazioni male interpretate di fenomeni naturali. Senza dubbio questa ipotesi ha qualche merito. Alcuni hanno dato testimonianza come UFO di oggetti che alla fine si è dimostrato fossero palloni (meteo), il pianeta Venere, satelliti artificiali fatti dall’uomo, normali velivoli aerei, insolite formazioni di nuvole e luci provenienti da equipaggiamenti che proiettano raggi contro le nuvole per determinare l’altezza del tetto di visuale degli aerei. Si è inoltre sospettato che la gente riportasse miraggi, illusioni ottiche, formazioni gassose delle paludi o alcuni tipi di fulmini sferici (una scarica elettrica di energia elettrica in forma ellissoidale o sferoidale, alcune cariche durano anche 15 minuti ma la sfera non è più grande di un arancio). Ma è difficile dire a chi abita vicino alle paludi che lo strano fenomeno di luce che ha visto nel cielo era una formazione gassosa della palude oppure dire al contadino che un luminoso UFO nel cielo è la stessa sfera-fulmine che ha visto rotolare lungo il suo recinto quando l’aria era secca. Così false identificazioni accidentali di quello che potrebbe essere un fenomeno naturale alimentano la sfiducia e l’incredulità. Ciò conduce a conclusioni affrettate e la verità non viene detta deliberatamente. Un’altra ipotesi interessante è che gli UFO siano plasmodi dalla spazio, grumi concentrati di vento solare che ha raggiunto la superficie terrestre. Quest’ultima ipotesi non sembra molto plausibile, forse perché ignora concetti come la penetrazione del campo magnetico terrestre.
Visitatori Alieni
La teoria più stimolante per noi è che gli UFO siano oggetti materiali che sono direttamente o remotamente controllati da esseri che sono alieni a questo pianeta. Ci sono prove che supportano questo punto di vista. In aggiunta all’esperienza del Sergente di polizia Lonnie Zamora, consideriamo il caso di Barney e Betty Hill. In viaggio attraverso il New England persero due ore nella notte del 19 settembre 1961 senza rendersene conto. Tuttavia dopo quella notte sia Barney che Betty cominciarono a sviluppare problemi psicologici che diventarono sempre più seri tanto da richiedere esame psichiatrico e trattamenti. Durante il trattamento di ipnoterapia che fu applicato si rivelarono delle storie particolarmente dettagliate e simili elicitate da Barney e Betty. Essenzialmente erano stati rapiti ipnoticamente, portati a bordo di un UFO, sottoposti a due ore di trattamenti fisici e rilasciati con suggestioni post-ipnotiche per dimenticare l’intero accaduto. La prova piuttosto forte è che questo è quello che gli Hills, anche nel loro subconscio, credono sia successo. Ed è particolarmente importante che dopo il blocco post-ipnotico fu rimosso, ambedue cessarono di avere i problemi psicologici che lamentavano.
La descrizione degli alieni fatta da Hill era simile a quelle fornite in altri casi ma questo particolare tipo di alieno sembra essere in minoranza. L’alieno più comunemente descritto è alto circa 1 piede e mezzo, ha una testa rotonda (elmetto?), braccia che arrivano sotto le ginocchia e indossa una tuta spaziale argentea. Altri alieni appaiono essenzialmente come terrestri, mentre altri ancora hanno occhi particolarmente grandi e bocche con labbra molto sottili. Poi c’è un gruppo più raro che si reputa alto 4 piedi, con 35 libbre di peso e coperto con una peluria o pelliccia spessa (abiti?). I membri di quest’ultimo gruppo sono descritti come esseri estremamente forti. Se tali esseri fossero in visita sulla terra, ci sarebbero due domande a cui rispondere: 1) perché non ci sono stati casi che ne hanno rivelato la presenza e 2) perché non ci hanno contattato ufficialmente? La risposta alla prima domanda la possiamo trovare parzialmente nell’esperienza del Sergente Lonnie Zamora, e può esistere parzialmente nella meteora di Tunguska di cui abbiamo parlato nel cap. XXIX. In quel capitolo era stato suggerito che la meteora di Tunguska fosse in realtà una cometa esplosa nell’atmosfera, i ghiacci si sciolsero e la polvere si diffuse intorno. Quindi niente resti! Tuttavia, è stato suggerito anche che la meteora Tunguska fosse una nave spaziale aliena entrata troppo rapidamente nell’atmosfera e che a causa di un guasto meccanico perse la riserva di energia e/o le armi in una esplosione nucleare. Mentre tale ipotesi può sembrare esagerata, campioni degli anelli degli alberi da tutto il mondo rivelano che immediatamente dopo l’esplosione della meteora Tunguska il livelli di radioattività nel mondo ebbe un’impennata per un breve periodo. E’ difficile trovare una spiegazione per questo aumento di radioattività, anche se è stato supposto che parte della energia cinetica della meteora fu convertita in calore (per via della frizione atmosferica) in quantità tale da creare una reazione di fusione. Questo ci lascia ancora senza una risposta alla seconda domanda: perché nessun contatto? A questa domanda è facile rispondere in diversi modi: 1) potremmo essere l’oggetto di un intenso studio sociologico e psicologico. In tali studi si evita di disturbare l’ambiente dei soggetti al test. 2) Non si contatta una colonia di formiche e gli esseri umani potrebbero apparire in questo modo a qualsiasi alieno (variazione: è divertente visitare uno zoo, ma non ci si mette in contatto con le lucertole); 3) un contatto potrebbe esserci già stato segretamente, 4) un contatto potrebbe essere avvenuto su un altro livello di comunicazione o consapevolezza al quale non siamo ancora sensibili. Queste sono solo alcune delle ragioni. Potete aggiungere alla lista le vostre.
33.4 PAURA UMANA E OSTILITA’
Oltre alle precedenti ragioni, entrare in contatto con gli umani è pericoloso. Pensateci un momento! A livello microscopico i nostri corpi rigettano e combattono (tramite anticorpi) ogni materiale alieno, questo processo ci aiuta a combattere le malattie ma a volte risulta anche in reazioni allergiche verso materiali innocui. A livello macroscopico (psicologico e sociale) siamo antagonisti verso esseri che sono “diversi”. A prova di ciò, guardate come un bambino diverso è trattato dagli altri bambini, o come un gruppo minoritario sia socialmente emarginato, o come gli Arabi pensano degli Israeliani (Cinesi e Giapponesi, Turchi e Greci etc.) In caso esitiate ad estendere questo concetto al trattamento di esseri alieni permettetemi di evidenziare che in tempi molto antichi, possibili extraterrestri possono essere stati trattati come Dei ma negli ultimi duemila anni la prova è che ogni possibile alieno sia stato fatto a pezzi dalla folla, che gli si sia sparato, che lo si sia assalito fisicamente e in generale trattato con timore ed aggressione. In Irlanda intorno al 1000 D. C. navi volanti furono trattate come “navi demoniache”. A Lione, Francia, confessi viaggiatori dello spazio furono uccisi. Più recentemente, il 24 luglio 1957 batterie antiaeree russe sulle isole Kouril aprirono il fuoco su un UFO. Anche se tutte le batterie antiaeree sovietiche sulle isole erano in azione, nessun colpo andò a segno. Gli Ufo erano luminosi e si muovevano rapidamente. Anche noi abbiamo aperto il fuoco su degli UFO. Circa alle 10 di una mattina, una postazione radar vicino a una base militare segnalò un UFO a 700 miglia orarie. L’UFO rallentò fino a 100 migli orarie e due F86 stavano cercando di intercettarlo. Alla fine un F86 aveva nel mirino l’UFO a 3000 piedi di altitudine. L’UFO cominciò ad accelerare ma il pilota ancora gli stette a 500 yard per un breve periodo. Aveva una forma piatta a disco. Appena il pilota spinse l’F86 a tutta velocità, l’Ufo si allontanò. A circa 1000 yard il pilota aprì il fuoco nel tentativo di prendere il disco ma lo mancò e l’UFO sparì rapidamente. Questa stessa situazione può essere capitata a livello più personale. La domenica sera del 21 Agosto 1955, otto adulti e tre bambini erano alla fattoria Sutton (mezzo miglio da Kelly nel Kentucky) quando, secondo loro, uno dei bambini vide un luminoso ed abbagliante UFO scendere dietro il fienile e lontano dalla sua posizione visuale. Altri testimoni nelle fattorie vicine videro l’oggetto. Tuttavia i Suttons lo giustificarono come una stella cadente e non investigarono ulteriormente. Circa 30 minuti più tardi (alle 8 della sera) i cani della famiglia cominciarono ad abbaiare e due degli uomini uscirono dal retro per vedere cosa succedeva. A circa 50 piedi di distanza una creatura veniva loro incontro indossando una tuta argentea. Alta circa 3 piedi e mezzo con una grande testa rotonda e braccia molto lunghe. Aveva grandi mani palmate equipaggiate di artigli. I due Suttons imbracciarono un fucile e una calibro 22 e spararono a breve distanza. Potevano sentire i proiettili rimbalzare sul metallo. La creatura fu messa a terra ma si risollevò e fuggì via. I Suttons ritiratisi in casa spensero le luci e accesero solo la luce del porticato. Allora una delle donne che spiava dalla finestra della sala da pranzo vide che la creatura con una sorta di elmetto e larghi occhi la osservava a sua volta. Leì lanciò un grido e gli uomini si affrettarono sparando. La creatura fu di nuovo abbattuta ma di nuovo scampò via senza ferite. Altri spari seguirono nei 20 minuti successivi e le creature finalmente se ne andarono (forse perché non si sentivano benvenute?). Dopo un’ora di attesa (per sicurezza) anche i Suttons partirono. Quando la polizia giunse sul luogo, gli alieni erano andati via ma i Suttons non volevano tornare alla fattoria. La vendettero e andarono altrove. Questo incidente illustra come gli umani sono pericolosi. Mai nella storia i cosiddetti alieni hanno risposto al fuoco, sebbene si rimanga con l’impressione che le creature descritte si divertivano a spaventare gli umani.
33.5 TENTATIVI DI APPROCCI SCIENTIFICI

In ogni sforzo scientifico, il primo passo è acquisire i dati, il secondo classificare i dati e il terzo formare ipotesi. Le ipotesi sono testate ripetendo l’intero processo e ad ogni ciclo si spera corrisponda una accresciuta comprensione (si spera). Il fenomeno degli Ufo non si presta prontamente a questo approccio perché i dati rilevati finora dimostrano sia una eccessiva varietà che vaghezza. La vaghezza è causata n parte dalla mancanza di preparazione dell’osservatore….pochi lasciano la loro casa sapendo che stanno per vedere un UFO nel corso della serata. Fotografie sono sovraesposte o sottoesposte e raramente a colori. Difficilmente qualcuno ha con sé un misuratore di radiazioni o un magnetometro. In aggiunta a ciò c’è un alto livello di rumore di fondo nei dati. Il rumore consiste di errati rapporti di fenomeni naturali conosciuti, scherzi, rapporti di persone instabili e rimozione di dati per errore riguardo fenomeni innaturali o sconosciuti ( da parte di persone zelanti che cercano di eliminare tutti i dati dovuti a fenomeni naturali). 
In aggiunta, quei dati che appaiono validi dimostrano un eccesso di varietà relativa ai campioni statistici disponibili. Questo ha portato a sistemi di classificazione goffi che a loro volta producono terreno non fertile per la formulazione di ipotesi.
Una ipotesi che sembrò promettente per un periodo era quella dell’ORTOTENIA (avvistamenti UFO che avvengono su mappe “grande cerchio”). Inizialmente i disegni degli avvistamenti sembrava verificare il concetto ma il recente uso di computers ha rivelato che anche numeri casuali danno un trama a “grande cerchio” quanto gli avvistamenti UFO.
Una proposta valida è stata tuttavia avanzata. Jacques e Janine Vallee hanno preso un particolare tipo di UFO, quelli che sono più bassi del livello degli alberi quando sono avvistati e tracciato il diametro stimato dell’UFO rispetto alla distanza stimata dall’osservatore. Il risultato dà una media di 5 metri con una diminuzione caratteristica per gli avvistamenti a breve distanza e crescita per le lunghe distanze. Questo comportamento agli estremi della curva è ben noto agli astronomi e agli psicologi come “illusione luna”. Questa illusione avviene quando l’oggetto avvistato è un oggetto reale e fisico. Questo implica che gli osservatori hanno avvistato un oggetto reale e ci permette di accettare anche la loro affermazione che questi particolari UFA avevano una asse rotazionale di simmetria.
Un’altra, meno solida, ipotesi fatta da Vallee riguardava la tracciabilità del numero totale di avvistamenti per settimana rispetto alla data. Fecero queste rilevazioni per il periodo di tempo dal 1947 al 1962 e poi cercarono di far combaciare i picchi della curva (ogni 2 anni 2 mesi) ai periodi della congiunzione Marte-Terra ma anche al primo armonico (circa ogni 13 mesi). Questo solleva la domanda: perché gli UFO dovrebbero visitare la terra solo nei periodi in cui marte è in congiunzione e quando è sul lato opposto al sole? Ovviamente la periodicità della congiunzione di Marte non è la risposta finale. Come succede c’è un’interessante possibilità da considerare. Supponiamo che si siano usate le congiunzioni di Giove, ogni 13,1 mesi. Questo soddisferebbe bene i periodi osservati tranne per ogni dato pari di picco che è di diversa magnitudine da ogni dato dispari del picco. Forse una combinazione di congiunzioni di Marte, Giove, Saturno e altri pianeti per combaciare con la traccia di frequenza se può combaciare. Ulteriori correlazioni di dati sono difficili. Ci sono un ampio numero di diverse forme dei dischi ma questo significa poco. Per esempio basta dare un’occhiata al numero di diversi aerei che sono in uso solo nella forza aerea americana.
E’ ovvio che un inteso studio scientifico è necessario in quest’area e non è ancora stato intrapreso ai necessari livelli di intensità e di supporto. Una cosa di cui bisogna stare in guardia in questo tipo di studi è la trappola di assumere implicitamente che la nostra conoscenza di Fisica o altra scienza sia completa. Esempio di tale trappola è quello di selezionare un gruppo di leggi fisiche che noi accettiamo ora come valide e assumere che non saranno mai invalidate.
5 leggi di questo tipo potrebbero essere:
1)    ogni azione deve avere una reazione uguale o opposta.
2)    Ogni particella nell’universo attrae ogni altra particella con una forza proporzionale al prodotto delle masse inversamente al quadrato della distanza.
3)    Energia, massa e momento sono conservati.
4)    Nessun corpo materiale può avere una velocità uguale a c, la velocità della luce nello spazio libero.
5)    L’energia massima E che si può ottenere da un corpo a risposo è E=mc2, dove m è il resto della massa del corpo.
Le leggi 1 e 3 sembrano abbastanza sicure, ma proviamo ad avere qualche dubbio e diamo un’altra occhiata. In effetti, la legge numero 3 è valida ora solo da un punto di vista relativistico e per questo motivo anche la 4 e 5. Ma la relatività ha completamente rivisto questi concetti fisici dopo il 1915, prima regnava suprema la meccanica Newtoniana. Dovremmo anche notare che la relatività generale non è ancora stata verificata. Così noi abbiamo la particolare situazione di 5 leggi che appaiono negare la possibilità di un intelligente controllo alieno degli UFO, eppure tre di queste leggi sono di recente concetto e potrebbero persino non essere valide. Inoltre, la legge numero 2 non è stata ancora testa in condizioni di grandi velocità relative o accelerazioni. Non dovremmo negare la possibilità di controllo alieno degli UFO sulla base di nozioni preconcette non stabilite come correlate o rilevanti agli UFO.
33.6 CONCLUSIONE
Dalle informazioni disponibili, il fenomeno degli UFO appare avere natura globale da quasi 50.000 anni. La maggioranza dei testimoni conosciuti erano persone affidabili che hanno visto fenomeni naturali facilmente spiegati, e non sembra esserci alcuna correlazione generale positiva con la densità di popolazione. L’intero fenomeno potrebbe essere di natura psicologica ma è abbastanza improbabile. Tuttavia, fattori psicologici probabilmente rientrano nel quadro dei dati come rumore di fondo. Il fenomeno potrebbe essere anche interamente dovuto a fenomeni conosciuti o sconosciuti (con del rumore psicologico in aggiunta) ma anche questo è discutibile a fronte di alcuni dati disponibili.
Questo ci lascia con la spiacevole possibilità di visitatori alieni del nostro pianeta o almeno di UFO controllati da alieni. Tuttavia i dati non sono ben correlati e i dati discutibili disponibili suggeriscono l’esistenza di almeno tre e forse quattro diversi gruppi di alieni (forse a diversi stadi di sviluppo). Anche questo è difficile da accettare. Implica l’esistenza di vita intelligente sulla maggior parte dei pianeti nel nostro sistema solare o sorprendentemente un forte interesse nella Terra da parte di membri di altri sistemi solari.
Una soluzione al problema degli UFO si potrebbe ottenere attraverso il lungo e diligente sforzo di un ampio gruppo di scienziati competenti e ben finanziati. Sfortunatamente non c’è prova che suggerisca che tale sforzo verrà intrapreso.
Tuttavia, anche se venisse fatto uno sforzo, non ci sono garanzie di successo perché la natura degli episodi è isolata e sporadica. Inoltre potrebbe non esserci nulla da scoprire e questo significherebbe una lunga ricerca senza prove alla fine. La miglior cosa è tenere una mente aperta e scettica e non prendere una posizione estrema sull’argomento.
  
CAP.33 DA  CORSO INTRODUTTIVO DI SCIENZA SPAZIALE –FISICA 370
TRIMESTRE AUTUNNALE 1970
33.1 INTRODUZIONE
In questo testo è stato fatto un tentativo di discutere tutti i fenomeni osservabili dalla superficie del sole a quella dei pianeti e in particolare della Terra. Bisogna ammettere tuttavia, che alcuni fenomeni sono stati trascurati e che altri non sono al momento spiegabili. In questa ultima categoria rientrano i “fenomeni aerei non identificati”
Questo argomento è molto ampio e comprensivo dal momento che ciò che è “non identificato” dipende dall’esperienza ed educazione dell’osservatore. Ad un aborigeno, un aeroplano può sembrare non identificato mentre a un meteorologista anche tali rari fenomeni quali le nuvole nottilucenti e i fulmini-sfera risultano identificabili. Quindi, gli avvistamenti di fenomeni aerei non identificati devono essere riportati completamente e investigati attentamente per determinare se sono davvero non identificabili. Ci sono stati migliaia di rapporti di fenomeni aerei non identificati nello scorso quarto di secolo e un numero di questi rapporti è ancora riportato come non identificabile. Questo può essere dovuto a un cattivo rapporto, ad una investigazione incompleta o a mancanze di comprensione di quello che avviene nell’atmosfera e nell’universo. La possibilità che la nostra conoscenza scientifica possa accrescere dallo studio di questi fenomeni ha portato diverse organizzazioni ad esplorare ulteriormente questo argomento.
La letteratura popolare sua il più ristretto termine di “Oggetti volanti non identificati” invece di quello generale “Fenomeni aerei non identificati”. Sebbene ci siano prove insufficienti che i fenomeni siano oggetti fisici reali o che davvero siano volanti, adotteremo la terminologia popolare per evitare confusione. Di conseguenza definiremo un Oggetto volante non identificato (UFO) come qualsiasi altro fenomeno o oggetto aereo che viene riportato e che risulti sconosciuto o appaia fuori dal consueto all’occhio dell’osservatore.
Mentre ci sono rapporti di UFO che risalgono anche all’antichità, l’argomento UFO appare alla ribalta del pubblico americano subito dopo la seconda guerra mondiale quando Kenneth Arnold il 24 giugno 1947 riportò di aver visto nove oggetti “tipo disco” vicino a Monte Rainier. Questa fu il primo di una serie di rapporti di UFO che poi sono continuati fino ad oggi. La forza aerea statunitense nuovamente organizzata ricevette l’incarico di determinare se gli UFO rappresentassero una minaccia alla sicurezza nazionale. La ricerca fu condotta sotto il nome di Project Sign, poi Project Grudge e infine Project Blue Book che terminò il 17 dicembre 1969.
A causa di una impennata di rapporti Ufo nel 1952 e per il timore che i canali di comunicazione militare potessero bloccarsi a causa di rapporti UFO istigati dal nemico, uno speciale gruppo scientifico guidato dal Dr. H. P. Robertson fu incaricato di studiare il fenomeno UFO nel gennaio 1953 con la sponsorizzazione del governo. Il gruppo concludeva che non c’erano prove nei dati disponibili che gli UFO fossero una minaccia per la sicurezza nazionale. Questi scienziati raccomandarono che si conducesse una campagna per informare il pubblico della situazione e per dissipare l’aura di mistero riguardo l’argomento. Questo obiettivo non è stato ancora completamente raggiunto.

SEMESTRE AUTUNNALE 1970
Dopo di ciò il Project Blue Book continuò a ricevere e valutare rapporti UFO, ma le conclusioni raggiunte non erano sempre accettate dagli “UFO-logi” e dal pubblico. La forza aerea fu spesso accusata di cercare di nascondere il problema UFO e di trattenere informazioni che indicavano gli UFO come extraterrestri. Di conseguenza un gruppo diretto dal Dr. Brian O’Brien ricevette l’incarico di rivedere Project Blue Book nel 1966. Nonostante questa commissione riaffermò che non c’erano apparenti minacce alla sicurezza provenienti dall’esistenza di inspiegabili rapporti UFO, suggerì che uno studio dettagliato di alcuni rapporti potesse produrre qualcosa di valore scientifico. La commissione raccomandò che alcune università selezionate fossero coinvolte nel fornire gruppi scientifici per una ricerca di determinati avvistamenti UFO. Di conseguenza, nel 1966, la forza aerea americana sponsorizzò con 500.000 dollari l’investigazione condotta dal Dr. Edwar U. Condon dell’Università del Colorado per  svolgere una ricerca scientifica degli UFO, non necessariamente per identificare gli UFO ma solo per determinare se ci fosse un merito scientifico nello studio di questi.
33.2 IPOTESI PER SPIEGARE GLI UFO
In ogni ricerca scientifica stabiliamo una ipotesi o più ipotesi, raccogliamo dati, analizziamo i dati alla luce delle ipotesi e confutiamo o confermiamo le nostre ipotesi oppure concludiamo che non siamo in possesso di dati sufficienti.
Circa il 6% dei rapporti Ufo raccolti dal Project Blue Book sono ufficialmente registrati come “non spiegati”. Se proponiamo di spiegare questi restanti casi dobbiamo prima creare una lista di possibili spiegazioni. C’è sempre il rischio in questa procedura che la vera spiegazione per un evento particolare non sia contenuta nelle date ipotesi. Con questa avvertenza adottiamo una serie di ipotesi proposti dal Dott. James McDonald dell’università dell’Arizona.
1.    Scherzi, invenzioni, frodi,
2.    Allucinazioni, isteria di massa,
3.    Tecnologie terrestri avanzate
4.    Interpretazioni profane di ben noti fenomeni fisici
5.    Fenomeni fisici scarsamente compresi
6.    Fenomeni psicologici scarsamente compresi
7.    Visite extraterrestri
8.    messaggeri di salvezza e verità occulte
Esaminiamo ciascuno di questi punti alla luce dei dati raccolti negli ultimi 20 anni.
1.    Scherzi, invenzioni, frodi. Non c’è dubbio che alcuni rapporti UFO siano scherzi, invenzioni e frodi perpetrate da persone che giocano scherzi con candele in sacchetti di plastica, persone che contraffanno fotografie o che cercano notorietà o di fare burle. La letteratura UFO è piena di esempi di questo tipo. Tuttavia gli scherzi confermati sono solo una piccola percentuale del totale numero dei rapporti UFO. La maggior parte sono affidabili testimoni e non danno prova di frode o invenzione.
2.    Allucinazioni, isteria di massa. Ci sono prove che i rapporti avvengano ad ondate e che l’impennata di avvistamenti in una determinata area può essere dovuta alla accresciuta sensibilità del pubblico dopo il primo rapporto iniziale. Alcuni rapporti sono ispirati dall’attenzione diffusa e non da reali avvistamenti. Tuttavia l’ampio numero di osservatori e i rapporti del personale militare, piloti di linee aeree, poliziotti, scienziati e altri testimoni qualificati rende improbabile che molti rapporti siano allucinazioni o isteria di massa. Gli psicologi e i sociologi non riescono a stimare quale percentuale dei rapporti UFO possa essere dovuta a tali cause ma l’analisi delle credenziali dei testimoni indicherebbe che il numero sia piuttosto piccolo.
3.    Avanzate tecnologie terrestri (veicoli test, satelliti, armi segrete) Lo scienziato spaziale Arthur C. Clarke ha osservato che qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata non è distinguibile dalla magia. Quindi le tecnologie terrestri sono certamente causa di alcuni rapporti. Le caratteristiche degli Ufo nei rapporti non sembrano essere mutate negli anni mentre l’uomo ha fatto grandi progressi tecnologici. Quindi mentre alcuni rapporti UFO possano essere attribuibili a veicoli spaziali di rientro o a satelliti lanciati, i rapporti negli anni ’40 e ’50 non possono essere attribuiti a queste cause. In modo simile i sistemi avanzati di armamento  in sviluppo o fase di test (armi segrete) darebbero ora significato a un diverso tipo di Ufo da quelli delle ere precedenti. La varietà e distribuzione mondiale dei rapporti Ufo rendi poco probabile che i rapporti siano dovuti ad avvistamenti o prodotti di avanzata tecnologia terrestre.
4.     False interpretazioni di ben noti fenomeni fisici (meteorologici, astronomici, ottici) Dalla nostra definizione di UFO è ovvio che un gran numero di rapporti rientri in questa categoria. La falsa identificazione di velivoli in atterraggio, luci e bagliori durante i rifornimenti aerei, palloni meteo, meteore, movimenti dei pianeti Venere e Giove, riflessi di luci di ricerca e lenti fotografiche sono alcune possibilità. Il lettore ne potrà suggerire altre e trovarne ancora nella letteratura ufo. Nel suo articolo “la fisica e metafisica degli oggetti volanti non identificati” il Dott. William Markowitz discute il problema UFO alla luce delle leggi di fisica attualmente accettate. In particolare considera le seguenti 5 leggi:
Ogni azione deve avere una reazione uguale o opposta.
Ogni particella nell’universo attrae ogni altra particella con una forza proporzionale al prodotto delle masse inversamente al quadrato della distanza.
Energia, massa e momento sono conservati.
Nessun corpo materiale può avere una velocità uguale a c, la velocità della luce nello spazio libero.
L’energia massima E che si può ottenere da un corpo a risposo è E=mc2, dove m è il resto della massa del corpo.
Ad oggi queste leggi hanno permesso ai fisici di predire e controllare molti fenomeni per scopi pratici. Sono anche valide per analizzare i rapporti UFO. I dettagli in molti rapporti non causano conflitti con queste leggi e ci portano a concludere che gli UFO possono essere solo ordinari fenomeni . Tuttavia alcuni rapporti sembrano variare da una o più di queste leggi portandoci a dubitare o dei rapporti o delle leggi fisiche. Poiché le nostre leggi fisiche sono salde in teoria ed sperimentazione, la validità della legge fisica è solitamente più accettabile per lo scienziato. Tuttavia dobbiamo comprendere che ogni legge fisica può essere soggetta a cambiamento con la scoperta di nuove prove.
5.    Fenomeni fisici scarsamente compresi ( effetti elettrici atmosferici, fenomeni riguardanti le nuvole) Cercare di spiegare i rapporti UFO per mezzo di fenomeni scarsamente compresi è rischioso e probabilmente è impossibile fino a che il fenomeno non venga compreso meglio. Le nuvole lenticolare come spiegazione di certi rapporti UFO può avere fondamento, ma i tentativi di spiegarli in termini di miraggi, fulmini sfera, anomale propagazioni di segnali radar etc. sono meno solidi argomenti. Alcuni rapporti si possono spiegare con questi fenomeni ma è impossibile fare identificazioni positive basate sul nostro attuale limitato sapere del fenomeno. Tutte queste spiegazioni sono quindi solo dei tentativi. Ci possono essere ancora altri fenomeni atmosferici che sono osservati così raramente che restano non investigati e innominati.
6.    Fenomeni psicologici scarsamente compresi. Gli psicologi sono i primi ad ammettere che ci sono molti aspetti dei fenomeni psichici che non sono stati adeguatamente esplorati. Pochi dati sono disponibili per determinare come questi fenomeni possano relazionarsi al problema UFO, ma dobbiamo almeno permettere la possibilità che ci possano essere tali effetti
7.    Visite extraterrestri. Il Dr. Condon afferma nel sommario dello studio scientifico degli oggetti volanti non identificati che prove convincenti e inequivocabili di visite extraterrestri sarebbe la più grande singola scoperta scientifica nella storia dell’umanità. Anche se potrebbe essere leggermente esagerato, questo indica almeno perché questa ipotesi aggiunge tanta eccitazione e controversia al problema UFO. Nonostante numerosi rapporti riguardo a veicoli spaziali e visitatori alieni, restano i dubbi sulla veridicità di questi rapporti. Eppure questi contengono un numero di strani elementi che sono verificabili. Si preferirebbe prove concrete nella forma di una pinna, di una unità di propulsione, un UFO schiantatosi, diverse buone fotografie etc. Queste prove fisiche non sembrano esistere nonostante storie del contrario. Diversi scienziati hanno concluso che la probabilità di visite extraterrestri appare molto bassa in termini di presente conoscenza scientifica. Sebbene non ci siano prove conclusive sulla validità di questa ipotesi, un gruppo della Accademia nazionale delle Scienze ha concluso che sulla base delle attuali conoscenze, la spiegazione meno probabile degli UFO è l’ipotesi di visite extraterrestri da parte di esseri intelligenti.
8.    Messaggeri di salvezza e verità occulte. Alcuni culti hanno adottato il credo che la missione UFO sia spirituale e che tutti gli sforzi fisici per determinare la natura degli UFO debba necessariamente fallire. Sebbene questo possa essere un caso, mancano prove a supporto di ciò. Ulteriori discussioni su questa ipotesi esulano dall’obiettivo di questo testo.
33.3 Conclusione

Dopo aver presentato gli argomenti per ogni ipotesi, si possono trarre possibili conclusioni. Nessuna singola ipotesi può spiegare i rapporti UFO.
Le ipotesi 1,2,3,4 sono ovviamente valide e come gruppo spiegano un ampio numero di rapporti UFO. Tuttavia le prove sono insufficienti per concludere che tutti i rapporti UFO possano essere attribuiti a queste cause. L’ipotesi 8 è improbabile possa dare alcuna forma di analisi scientifica e la eliminiamo da ulteriori considerazioni. Le ipotesi 5 e 6 e 7 sono scientificamente le più interessanti poiché offrono la possibilità di una nuova conoscenza di noi stessi e del nostro ambiente. Come indicato sopra le ipotesi 5 e 6 richiedono altre ricerche su fenomeni scarsamente compresi prima di trarre conclusioni riguardo al problema UFO. Attualmente ci sono prove insufficienti per confermare o confutare l’ipotesi 7.
Una avvertenza aggiuntiva va fatta a questo punto. Nella maggior parte di questo capitolo abbiamo discusso principalmente le implicazioni scientifiche della questione UFO. Tuttavia i Lorenzens affermano che gli UFO sono principalmente un problema emotivo, secondariamente politico e sono incidentalmente un problema scientifico. C’è la sensazione che una volta che i problemi emotivi e politici saranno risolti, l’intero problema UFO darà spazio all’investigazione scientifica.
E’ probabile che una tale investigazione scientifica venga condotta? Almeno uno studio scientifico è stato fatto. Il Dr. Condon e il suo Progetto dell’università del Colorado hanno terminato il loro studio scientifico degli oggetti volanti non identificati alla fine del 1968 con la conclusione generale che niente è risultato dallo studio degli UFO nei due passati decenni che abbia aggiunto qualcosa al sapere scientifico e che ulteriori studi non potranno essere giustificati nell’aspettativa che la scienza migliori. Questa conclusione e l’intero rapporto hanno ricevuto l’appoggio da un selezionato gruppo della Accademia Nazionale delle Scienze.
Basandosi su queste conclusioni del rapporto Condon e la propria ventennale esperienza di UFO l’Air Force ha concluso il Project blue Book nel Dicembre 1969 con questa frase finale: “come risultato dell’investigazione dei rapporti UFO dal 1948, le conclusioni del Project Blue Book sono 1) nessun UFO è stato riportato, investigato e valutato dalla AIR Force ha mai dato indicazione alcuna di minaccia alla sicurezza nazionale. 2) Non vi è stata prova alcuna proposta o scoperta dall’Air Force che gli avvistamenti catalogati come “non identificati” rappresentino sviluppi tecnologici o principi al di là della gamma del sapere scientifico attuale. 3) Non c’è stata alcuna prova che gli avvistamenti catalogati come “non identificati” siano veicoli extraterrestri.
Di conseguenza al momento non vi è alcuna agenzia ufficiale e governativa che investighi i rapporti UFO. Il Dr. McDonald e diverse agenzie private di ricerca hanno criticato le inadeguatezze del rapporto Condon  e del Project Blue Book e richiedono che l’intero argomento sia di nuovo investigato. In maniere specifica il Project Blue Book è stato criticato durante la sua esistenza per la superficiale investigazione dei rapporti, il basso livello di competenza scientifica tra il personale e le spiegazioni irragionevoli riguardo specifici rapporti UFO. Le critiche del rapporto Condon includono la disputa che le conclusioni raggiunte non sono supportate dal grosso delle prove nel rapporto stesso e che il licenziamento di due membri dello staff per incompetenza prima della conclusione del rapporto finale solleva domande riguardo l’obiettività e la completezza degli studi compiuti. Mentre parte delle critiche può anche essere giustificata, è improbabile che un nuovo  studio scientifico sia in vista, soprattutto perché le conclusioni del rapporto Condon sono state così largamente accettate.
Il problema degli UFO deve ora competere con tutti gli altri problemi scientifici che l’umanità sta affrontando. Per ricevere l’attenzione degli scienziati e il necessario supporto economico, è necessario evidenziare il potenziale ritorno della ricerca sugli UFO commisurandolo con le risorse spese. Sebbene la commissione Condon abbia avvisato che niente di meritevole sarebbe derivato da tale ricerca, ha suggerito che tutte le agenzie del governo federale e delle fondazioni private dovrebbero considerare le proposte di ricerca sugli UFO insieme alle altre che sono state loro sottoposte sulla base di una apertura mentale senza pregiudizi.


Commento di Oliviero Mannucci: Bene! A questo punto faccio un invito ai presidi delle scuole. Prima di invitare qualcuno a parlare di un argomento come quello degli UFO, accertatevi prima delle reali competenze della persona candidata onde evitare la diffusione di false credenze scientifiche personali completamente destuite di ogni fondamento tese solo ad un condizianemento del tutto arbitrario del modo di pensare di individui in via di sviluppo