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Monday, December 17, 2012

Campania - La Fukushima d'Italia

Campania - La Fukushima d'Italia

Nei tempi antichi era una terra nota con l'appellativo di "Campania Felix", per la non comune qualità della terra, particolarmente fertile grazie ai depositi magmatici del Vesuvio che il Sole e l'uomo hanno trasformato in colture rigogliose e paesaggi famosi in tutto il mondo.
Oggi, la regione sembra invece essere più che mai "infelix", anzi, può a ben vedere, essere definita "la Fukushimia italiana", in quanto oggetto del più massiccio traffico di rifiuti ossici e radioattivi fra Nord e Sud d'Italia, con oltre 1 milione di tonnellate di materiale che sarebbe stato sepolto abusivamente e illegalmente solo fra il 1999 e il 2000, almeno questo è ciò che sembra da molte ricerche, rivelazioni e indagini anche ufficiali. Rifiuti partiti a bordo di camion sigillati, e sversati nelle campagne della regione, dove non è mai avvenuta alcuna bonifica.
Una terra in maggior parte avvelenata, preda non solo di sversamenti di materiali pericolosi, ma soprattutto della pericolosissima Ecomafia, e con i continui roghi di cumuli di rifiuti che liberano pericolosi veleni nell'atmosfera, non ultimo la diossina.
Il sostituto procuratore di Napoli, Donato Ceglie, dichiara a proposito: "Prima era interesse particolare della camorra, che intercettava grandi produttori di rifiuti tossici e industriali del centro-nord, faceva loro diventare conveniente affidarglieli e li interrava, poi gestiva il ciclo illecito del cemento e delle cave abusive. Adesso, con questi meccanismi di combustione illecita, la camorra appalta e subappalta le attività criminali a rom, albanesi, extracomunitari africani o a chiunque abbia bisogno di soldi per mangiare".
Una vera e propria emergenza, quindi, non solo per quanto riguarda la questione rifiuti, che il sito "La terra dei fuochi" definisce "una catastrofe a partecipazione pubblica" e prospetta l'ipotesi di reato per omissione di atti d’ufficio (Articolo 328 Codice Penale)oltre a quello di strage, visto che la percentuale di morti per cancro in questa fascia di terra è tra le più alte di tutta Italia.
Dal punto di vista giuridico, il disastro ambientale non è ancora stato compreso nell'elenco dei crimini contro l’umanità, nè è quindi perseguibile presso il Tribunale Penale Internazionale. Non poche associazioni e organizzazioni stanno agendo in questo senso, perché lo diventi.

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