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Wednesday, January 9, 2013

Spirit, Opportunity, Curiosity: tracce a confronto sul suolo marziano


Rover traks on Mars
Rover traks on Mars
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Ieri sera, quasi per gioco, abbiamo deciso di accostare in un'unica immagine le diverse tracce lasciate dai rover su Marte, semplicemente scegliendo alcune delle foto disponibili sul nostro album “2di7 & titanio44”.
A un primo sguardo siamo rimasti stupiti dell'incredibile "somiglianza".
Naturalmente le ruote di Spirt ed Opportunity hanno lasciato impronte diverse rispetto a quelle di Curiosity: queste ultime, tra l’altro, presentano un caratteristico sistema di foratura che aiuta a mantenere la trazione e al tempo stesso scrive letteralmente nella sabbia di Marte, il percorso del rover con le lettere JPL in codice Morse. Con questo sistema, gli scienziati possono individuare facilmente gli spostamenti di Curiosity anche dalle immagini orbitali.
Le ruote di Spirit e Opportunity sono anche più strette rispetto a quelle di Curiosity perchè i MER stessi sono decisamente più piccoli ma nonostante la notevole differenza dimensionale dei rover, le tracce sono praticamente identiche.

Mars Pathfinder Spirit / Opportunity Curiosity
Image Credit: NASA/JPL-Caltech

I MER Spirit e Opportunity sono all’incirca 2,3 metri di lunghezza,1,6 metri per di larghezza, 1,5 metri di altezza, con un peso di 180 chilogrammi distribuito su sei ruote (circa 30 chilogrammi per ruota).
Curiosity invece, è decisamente più grande e pesante: lungo 2,9 metri, largo 2,7 metri e alto 2,2 metri, per un peso complessivo pari a 899 chilogrammi (circa 150 chilogrammi per ruota).
Le ruote dei rover Spirit ed Opportunity sono di soli 25 centimetri, contro i 50 centimetri di diametro delle ruote di alluminio di Curiosity.
La gravità su Marte è meno della metà rispetto a quella terrestre, 0,38 per l'esattezza, quindi ovviamente anche i rover pesano meno: Spirit e Opportunity su Marte pesano appena 68 chilogrammi circa mentre Curiosity arriva comunque a 339 chilogrammi circa, che ripartito sulle sei ruote è ugualmente un peso importante.
Fatta eccezione per alcuni luoghi, tipo la zona chiamata Troy dove è rimasto insabbiato Spirit, il suolo marziano deve essere alquanto duro, tanto che pressioni effettuate da pesi molto diversi generano comunque orme profonde pressoché simili.
Questo fatto potrebbe essere la causa delle tante piccole ammaccature visibili oggi sulle ruote di Curiosity dopo appena 90 sol di soggiorno sul Pianeta Rosso: già dal sol 60, nella foto – mosaico scattata dal MAHLI, si notano tanti piccoli colpi non presenti nelle immagini dei primi sol (basta verificare le foto della Navigation Camera o quelle dalla Mast Camera dei sol 2 o 3 disponibili sul sito ufficiale http://mars.jpl.nasa.gov/msl/multimedia/raw/).

CURIOSITY sol 60 MAHLI wheel detail
CURIOSITY sol 60 MAHLI dent on wheel
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Il dettaglio che segue, è invece estratto dall'autoritratto scattato sempre con il MAHLI da Curiosity durante il sol 84:

CURIOSITY sol 84 MAHLI self-portrait wheel detail
CURIOSITY sol 84 MAHLI self-portrait wheel detail
"Courtesy NASA/JPL -Caltech" processing 2di7 & titanio44

Probabilmente, sotto un primo sottile strato di polvere e sabbia c’è un suolo compatto (roccia, ghiaccio...) e, percorrendo un terreno molto duro, anche piccoli sassi, tenendo conto del considerevole peso del rover, segnano la superficie delle ruote.

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