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Tuesday, February 26, 2013

2014: Marte potrebbe esser colpito da una cometa

 


C'è un pò di traffico nel Sistema Solare. Se il 2013 si è rivelato essere l'anno delle comete e degli asteroidi (vedi impatto in Russia e Cometa ISON), il 2014 non sarà da meno. A farne le spese potrebbe essere il nostro cugino Marte.
Nel mese di ottobre del 2014, il Pianeta Rosso potrebbe essere lo scenario di un catastrofico evento astronomico, nel momento in cui la cometa C/2013 A1 si troverà a passare vicinissima alla sua superficie.
A rivelare la possibile catastrofica profezia sono i calcoli diffusi dal sito web dell'osservatorio russo Ison-NM, secondo il quale un eventuale impatto  potrebbe creare un cratere dal diametro di 500 chilometri.
Secondo i modelli orbitali previsionali elaborati dagli astronomi, la cometa C/2013 A1 raggiungerà il massimo avvicinamento a Marte il prossimo 19 ottobre 2014. Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa ha calcolato che la cometa transiterà a meno di 63 mila chilometri dalla superficie del Pianeta Rosso. Sebbene le probabilità di un impatto catastrofico siano al momento basse, gli astronomi si tengono in allarme tenendo sotto osservazione la traiettoria della cometa.
Secondo DiscoveryNews.com, le previsioni orbitali si basano su un continuo aggiornamento dei dati sulla rotta di C/2013 A1, pertanto è impossibile escludere del tutto la possibilità di un impatto. Anche perchè il percorso della cometa è stato osservato solo per 74 giorni, risultando difficile per gli astronomi prevedere la posizione precisa della cometa tra 20 mesi.
C/2013 A1, infatti, è stata scoperta solo il 3 gennaio 2013 dal cacciatore di comete Robert McNaught, presso l'Osservatorio Siding Spring nel New South Wales, Australia. Una volta scoperto il corpo celeste, gli astronomi del Catalina Sky Survey hanno analizzato alcune immagini della stessa regione di spazio riprese nelle settimane precedenti, scoprendo la presenza della cometa fin dall'8 dicembre 2012. Sulla base di tali dati è stato possibile stabilire che la cometa sfiorerà Marte il 19 ottobre del 2014.
Tutti gli studiosi si sono chiesti se Marte corra il pericolo di un catastrofico impatto. Le opinioni prevalenti sono due ed entrambi estreme, una secondo la quale il corpo celeste transiterà nei pressi di Marte ad una distanza di sicurezza pari a 650 chilometri di altitudine, mentre la seconda prospetta la possibilità che la traiettoria della cometa finisca direttamente sulla superficie di Marte, impattando con il pianeta alla velocità pazzesca di 35 chilometri al secondo.
Pare che la cometa si muova in direzione opposta al moto dei  pianeti del sistema solare. Pertanto, secondo alcuni, la velocità relativa dell'impatto potrebbe salire a 56 chilometri al secondo. Se ciò accadesse, l'impatto produrrebbe un'esplosione pari a 20 miliardi di megatoni di tritolo, generando un cratere dal diametro di 500 chilometri. Ma c'è anche un'altra incognita: non si conoscono le effettive dimensioni della cometa e, solitamente, le comete non sono molto piccole.
Come per le altre comete, gli astronomi pensano che l'intruso ghiacciato provenga dalla Nube di Oort, un'ipotetica regione dello spazio che circonda il Sistema Solare contenente miliardi di nuclei cometari formatisi nella fase primordiale della vita del Sistema Solare. [In arrivo ISON, la cometa 15 volte più luminosa della Luna].
Non sarebbe la prima volta che una cometa colpisca uno dei pianeti del nostro sistema stellare. Basta ricordare la cometa Schoemaker-Levy 9 schiantatasi su Giove nel 1994. Lo stesso Marte è stato colpito numerose volte da comete nel suo turbolento passato. Si ritiene che gli oceano presenti sul nostro pianeta e le tracce di acqua nel passato di Marte siano dovute proprio agli impatti cosmici con i nuclei cometari ricchi di acqua. Da questo punto di vista, gli impatti con le comete sono una parte inevitabile della vita dell'ecosistema cosmico.
Secondo gli astronomi, se ci sarà un impatto, si tratterà di uno degli spettacoli cosmici più importanti per la vita dell'astronomia moderna. I numerosi strumenti in orbita attorno Marte e i rover presenti sulla superficie del pianeta potrebbero consentire una una visuale da prima fila agli astronomi e agli appssionati. Restano due grandi turbamenti: il primo riguarda i poveri robottini sulla superficie di Marte, i quali rischiano di lasciarci le penne e la seconda riguarda noi: cosa succederebbe se un corpo celeste del genere cadessi sul nostro pianeta?

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