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Tuesday, June 25, 2013

UFO, Gran Bretagna,ufficio indagini UFO chiuso e l'incompetenza della stampa italiana

L'ufficio che indagava sugli UFO viene chiuso (notizia vecchia tra l'altro) e la stampa italiana le spara grosse, vi spiego il perchè!

 

 

Contrordine, gli Ufo non esistono:ora Londra chiude l'ufficio alieni

 

Dopo 60 anni, la Difesa inglese si arrende: "Nessuna prova". 

 

 LONDRA - Gli Ufo non esistono. O, se esistono, la Gran Bretagna ha smesso di cercarli. Dopo 60 anni di indagini infruttuose, il "Ministry of Defense Ufo desk", ribattezzato a uso interno con ironia inglese "Britain's X-Files", come se fosse un telefilm (a indicare che non c'è mai stata grande fiducia di trovarli), ha deciso di chiudere.



Non pensate a una mega struttura come quella del Gchq, il servizio segreto elettronico britannico, parente della National Security Agency americana, gli spioni che – come si è recentemente scoperto grazie a una "talpa" fuggita a Hong Kong – sorvegliano tutte le telefonate che facciamo, le email che scambiamo, i siti che frequentiamo, in nome dell'antiterrorismo, della nostra sicurezza o di chissà quale altro scopo più o meno orwelliano. No, questo era un ufficio assai più modesto: due ufficiali della Raf, la Royal Air Force, anzi per la precisione un ufficiale (di basso grado) e un sottufficiale. Toccava a loro esaminare tutte le segnalazioni di marziani, dischi volanti, alieni di varie forme, avvistati dai sudditi di Sua Maestà. E siccome in oltre mezzo secolo non è saltato fuori nessun omino verde con le antenne in testa, nessun E.T., insomma niente di niente, il ministero della Difesa ha pensato bene di calare la saracinesca e assegnare i due valorosi  spettori del cosmo a un altro, più utile incarico.

Dietro suggerimento del comandante in capo della Raf, generale Carl Mantell, all'allora ministro della Difesa Bob Ainsworth (nel frattempo sostituito), il governo britannico conclude così un'epopea a metà strada tra scienza e fantascienza che ha popolato i sogni dell'umanità per lungo tempo. Con l'occasione, l'"Ufo desk" , il dipartimento Ufo, ha pubblicato gli ultimi "avvistamenti" di alieni giunti sulla propria scrivania, tanto per dimostrare che i due funzionari dell'ufficio non stavano con le mani in mano. Ce n'erano di due tipi. Il primo proveniva da scettici dichiarati, quasi convertiti sulla via di Damasco, o meglio delle guerre stellari: "Non riesco a credere a quello che ho visto, ho 48 anni, lavoro per il ministero della sanità, non credo alle favole, eppure ieri sera ho visto delle luci rosse muoversi a grande velocità sul cielo di Londra".

Il secondo veniva da convertiti sicuri: "Sono stato teletrasportato ben quattro volte su un altro pianeta e poi ho assistito a un atterraggio degli Ufo", scrive un signore, aggiungendo quasi di sfuggita di credere di essere nientepopodimeno che "Gesù". Un altro riferisce che un alieno si è stabilito a casa sua. Un terzo afferma che i marziani gli hanno portato via il cane.

Senza scomporsi, anzi con una certa dose di tipico humour britannico, l'ufficio Ufo esaminava tutte le segnalazioni e rispondeva a tutti. Come in questo messaggio inviato a un tizio che ha inviato la foto di una "oggetto volante non identificato" sulla spiaggia di Blackpool: "Ci dispiace, sir, ma a noi sembra un gabbiano". Consapevole che non basta chiudere un ufficio per convincere il mondo che non esistono gli Ufo, il ministero della Difesa conclude: "Non diciamo che non ci sono. Diciamo che non abbiamo mai verificato alcuna presenza ostile da altri pianeti ". E nemmeno pacifica, per la verità. Così, l'attesa degli extraterrestri continua. Ma senza l'aiuto della Gran Bretagna per scovarli.

 

Fonte 

Bene, anzi male, ora che avete letto l'articolo sopra leggete la biografia di Nike Pope, che fu incaricato dal governo inglese di coordinare la ricerca sugli UFO, inizialmente scettico, si convinse della realtà del fenomeno UFO, evidentemente gli avvistamenti catalogati non erano così insignificanti.

 
Nike Pope
 
Author, journalist and TV personality Nick Pope worked for the British government for 21 years, at the Ministry of Defence.  In the course of his career, he served in a number of different posts, but is best known for work that he did between 1991 and 1994, when he was posted to a division where his duties included investigating reports of Unidentified Flying Objects.  The purpose of these investigations was to see whether anything reported might pose any threat to the defence of the United Kingdom, or suggest the existence of anything that might be of more general defence interest.  Most sightings turned out to be misidentifications of ordinary objects or phenomena, but a small percentage remained unexplained.  Contrary to popular belief, there was no definitive evidence that any of these sightings were extraterrestrial in origin.  However, the Ministry of Defence remained open-minded about the possibilities and took no position on the existence of extraterrestrial life. 
Nick Pope was initially sceptical about UFOs, but his official research and investigation convinced him that whatever the nature of the sightings that remained unexplained, the UFO phenomenon raised important defence, national security and air safety issues.  He was particularly interested in cases where the witnesses were pilots, or where UFOs were tracked on radar. 
More recently, Nick Pope has been involved in the programme to declassify and release the MoD’s UFO files and send them to the National Archives.  This involved selecting some cases that would be of interest to the media, making a film to promote the release and giving newspaper, TV and radio interviews to publicise the story.
Nick Pope left the Ministry of Defence in 2006.  He now works as a freelance journalist and media commentator, writing and broadcasting on a wide range of subjects, including UFOs, the unexplained, conspiracy theories, fringe science, defence, intelligence, space and science fiction. 
Nick Pope works with a wide range of film companies, TV networks and production companies, helping develop ideas for new films, TV shows and documentaries.  He contributes regularly to various news programmes, chat shows and documentaries. 
Nick Pope works with various PR, marketing and advertising agencies, promoting sci-fi films and advertising campaigns themed around the unexplained.  He has worked for clients that include Microsoft, 20th Century Fox and Sony Pictures and has been involved in promoting The X-Files: I Want To Believe and the remake of The Day The Earth Stood Still. 
Nick Pope lectures all around the world and this has included addressing the Oxford Union and the Cambridge Union Society, as well as speaking at the Science Museum, the Royal Albert Hall and Global Competitiveness Forum 2011. 
Nick Pope has written four books, all of which have been published by Simon & Schuster.  His non-fiction books are Open Skies Closed Minds, about UFOs, and The Uninvited, about the alien abduction mystery.  Both books made the Top Ten in the Sunday Times list of hardback non-fiction books, with Open Skies Closed Minds reaching number three and staying in the Top Ten for ten weeks.  These books have been translated into various foreign languages.  Nick Pope has also written two science fiction novels about an alien invasion, Operation Thunder Child and Operation Lightning Strike.  There have been discussions about producing a film or a TV miniseries based on these books.
Nick Pope lives in California.

 

In sintesi la biografia di Nike Pope, tratta dal suo sito personale,   dice che quando venne incaricato dal governo inglese di indagare sugli avvistamenti UFO contenuti negli archivi del Regno Unito, inizialmente scettico, si convinse, che soprattutto gli avvistamenti fatti da gente qualificata, come i piloti di aerei militari o civili, erano genuini. La stessa cosa avvenne all'astrofisico Allen Hynek, che chiamato a collaborare al progetto Blue Book, vide scomparire il suo iniziale e forte scetticismo. Questo perchè, un conto è parlare degli UFO come se ne parla al bar ( i giornalisti spesso fanno proprio così), e un conto è studiare il fenomeno seriamente con la mente aperta e seguendo u na metodologia ben precisa. Del resto, cari lettori, nell'800, gli accademici decretarono che i meteoriti non potevano avere origine extraterrestre. Oggi tutti sanno che i meteoriti arrivano dallo spazio. Non è la prima volta quindi che la scienza sbaglia in maniera clamorosa. E sugli UFO oramai non si può più parlare di sbagli, c'è proprio una volonta malevola a voler negare un fenomeno oggettivo, ma si sa, il cervello è come un paracadute, funziona solo quando è aperto.


Oliviero Mannucci

 

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