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Saturday, February 1, 2014

Gran Bretagna, centrale nucleare chiusa per alta radioattività

Personale evacuato a Sellafield. L'impianto più vecchio e grande d'Europa. In passato altri incidenti  ( tenuti spesso nascosti )

La centrale nucleare di Sellafield, la più antica e più grande d'Europa, nel Nord Ovest dell'Inghilterra, è stata parzialmente chiusa il 31 gennaio: sono stati infatti rilevati livelli alti di radioattività dove si realizzano i processi di ritrattamento del combustibile fossile, a pochi chilometri da Seascale, villaggio della contea di Cumbria.
La società energetica pubblica britannica, la Bnfl, che gestisce la struttura, ha precisato che, a titolo prudenziale e cautelare, è stato deciso di mantenere la normale operatività ma con personale ridotto ai soli «lavoratori essenziali», benché abbia negato qualsiasi pericolo per la popolazione.
SITO ANCORA OPERATIVO. Il sito di Sellafield, ha precisato la società britannica, è al momento operativo, sebbene a regime ridotto.
Le radiazioni, infatti, risulterebbero superiori alla  norma, anche se «ben al di sotto» del grado che «imporrebbe l'adozione di qualsiasi contromisura».
L'evacuazione della centrale, ha continuato la Bnfl, dovrebbe durare per un periodo imprecisato, almeno fin quando non sarà ristabilita l'operativita dell'impianto nella massima sicurezza.
Secondo Gary Smith, segretario nazionale per l'Energia del sindacato britannico Gmb, la radiazione anomala è stata registrata alle 2 del mattino del 31 gennaio.
«È possibile si sia trattato di un campionario dell'aria difettoso», ha dichiarato Smith al quotidiano britannico Guardian.
RISCHI RIDOTTI PER GLI ESPERTI. I tecnici stanno quindi lavorando per permettere alla centrale di continuare a funzionare a pieno regime mentre al personale della centrale nucleare, circa 10 mila persone (8 mila secondo altre fonti), è stato chiesto di rimanere a casa.
Richard Wakeford, epidemiologo dell'università di Manchester, ha riferito che «a Sellafield non esistono al momento reattori nucleari operativi e quindi, il rischio di rilascio di radionuclidi nocivi, come lo iodio 131, è minimo».
Il docente ha però sottolineato la necessità di «identificare esattamente la causa dell'anomalia per prevenire ogni rischio di contaminazione radioattiva».
ALTRI INCIDENTI IN PASSATO. Sellafield, dove hanno sede anche reattori ormai dismessi, e da sempre teatro di lotta tra ambientalisti e governo, è stata in passato teatro di diversi incidenti: i principali risalgono al 1957, al 1973 e al 2004-2005.
Proprio le associazioni ambientaliste hanno espresso la loro preoccupazione per l'allarme lanciato dalla centrale nucleare, un sito a loro avviso, che dava «segnali poco rassicuranti per la popolazione».
In un comunicato rilasciato dall'associazione anti-nucleare 'Core', è stato sottolineato come «se le radiazioni elevate sono state notata lungo il perimetro del sito allora i rischi per popolazione circostante sono alti».
L'IMBARAZZO DI CAMERON. La centrale di Sellafield,era stata in passato anche al centro di interrogazioni parlamentari. A Londra, infatti, erano emersi dubbi sull'effettiva capacità della Bnfl di smaltire le scorie radioattive.
Il tempismo con il quale si è verificata la rilevazione anomale dei livelli di radioattività, inoltre, potrebbe creare non pochi imbarazzi per il premier David Cameron che, proprio nella mattinata del 31 gennaio, era a un incontro con il collega francese François Hollande, nell'Oxfordshire.
I due starebbero per concludere un accordo per la costruzione di un nuovo impianto nucleare in Inghilterra, a Hinkley Point, nel Somerset, da parte della controllata francese Edf.

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